Un grande polittico di oltre 10 metri abita lo spazio della galleria IPERCUBO che ospita fino all’8 giugno 2022 la prima personale italiana di Ivan Grubanov, l’artista serbo che nel 2015 è stato scelto per rappresentare il suo paese alla Biennale d’Arte di Venezia. Ritagli di tela e bandiere della Jugoslavia assemblati con specchi riflettono sul concetto convenzionale di stato-nazione per documentare e interpretare la storia recente e le sue lacerazioni.
Skin Nation Class inaugura la prima personale italiana di Ivan Grubanov (Belgrado, 1976) che torna dopo sette anni dall’esperienza alla Biennale di Venezia ad approfondire ulteriormente le tematiche storiche legate al concetto di stato-nazione, potere e nazionalismo. Sei tele quadrate composite di ritagli di tela e bandiere della Jugoslavia, recuperate da edifici pubblici e monumenti, accolgono al centro uno specchio nero, finestra di attesa e “riflessione”, fisica, storica, civile, etica. A queste si accompagnano tre dipinti –Motto paintings– del 2020, in cui la pittura si fonde e fa da sfondo ai motti nazionali degli stemmi ufficiali dell’Unione Europea, dei Paesi Bassi e di Panama, ricamati sulla tela come segni di potere identitario. Nel 2015 Grubanov aveva realizzato per il padiglione serbo un affresco di 200mq –United Dead Nations– dipinto con le bandiere di paesi che, non esistendo più, hanno perso il proprio valore di riconoscimento nazionale. Il nuovo corpus di opere inaugurato alla galleria IPERCUBO prosegue quanto presentato alla Biennale esplorando i limiti dell’arte come strumento che può condurre ad un’azione trasformativa mediante la riflessione, la documentazione e l’interpretazione della storia. Torna anche la sistematica rinuncia alla figurazione e all’uso dei convenzionali strumenti pittorici, i pennelli. L’artista serbo, infatti, per applicare la pittura sulla tela utilizza tessuti, stracci e, in questo caso, bandiere dimesse, macchiate, recuperate da edifici pubblici e monumenti. Dunque pittura e superficie pittorica nei lavori di Grubanov non sono altro che la medesima traccia dell’azione dell’artista e della relazione che egli instaura con il contesto storico e sociale.
Pertanto, Grubanov introduce la storia e il tempo -un tempo ricorsivo che risale alle nazioni estinte per farle risuonare nel presente, purtroppo oggi con un nuovo tragico senso- non solo, come direbbe Greimas, attraverso la pratica, ma attraverso il suo stesso uso ed espansione del medium, che riposiziona la pittura in un contesto storico e politico, sia letteralmente sia performativamente.
Gabriela Galati
Ivan Grubanov (Belgrado, 1976) si è formato all’Accademia di Belle Arti di Belgrado, alla Rijksakademie van beeldende kunsten ad Amsterdam, ai Delfina Studios a Londra e alla Casa de Velazquez a Madrid. Tra le mostre personali si ricordano quelle al Padiglione della Serbia alla LVI Biennale di Venezia, alla Galleria Ron Mandos di Amsterdam, al Museo Nazionale d’Arte Contemporanea di Atene, alla Loock Galerie di Berlino, al Laboratorio 987 al MUSAC di Leon, a Le Grand Cafe Centre d’Art Contemporain di St Nazaire, alla Galleria del Centro Culturale di Belgrado e al Salone del Museo di Arte Contemporanea di Belgrado, allo Stroom Center for Contemporary Art di Den Haag, a Nogueras Blanchard a Barcellona, all’Expodium di Utrecht. Ha partecipato a numerose mostre collettive; come quelle al Museum of Contemporary Art di Cracovia, al Witte de With a Rotterdam, a Kiasma a Helsinki, al 3° Festival Internazionale di Arte Contemporanea di Algeri, alla X Biennale di Istanbul, alla I Biennale di Salonicco, allo Stedelijk Museum CS, SMART Project Space e De Appel ad Amll’sterdam, al Drawing Center e all’Apex Art di New York, alla City Gallery di Praga, al 50° Salone di ottobre di Belgrado, alla Biennale del porto termale di Banja Luka, alla III Biennale dei Giovani Artisti di Bucarest, la Moderna Galerija di Lubiana, alla III Biennale di Tirana, alla III Biennale del Quebec, alla Kunsthalle Bern, all’Office Baroque ed Extra City Kunsthal ad Anversa, all’Aeroplastics a Bruxelles, alla South London Gallery, all’ARCOS Museum a Benevento, al Museum De Beyerd a Breda, all’Henie Onstad Art Center a Oslo, al Museu Colecção Berardo a Lisbona, allo Iaspis a Stoccolma.
IVAN GRUBANOV. Skin Nation Class
Milano, IPERCUBO (corso di Porta Ticinese 87)
4 maggio – 8 giugno 2022
Orari: dal lunedì al venerdì, dalle 15 alle 19, o su appuntamento
Ingresso libero
Informazioni
Tel. 340.9691313 | 339.1365419 | info@ipercubo.eu
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