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La ricerca dello straordinario nell’ordinario: è la Vita Dolce di Alex Katz, al Mart

Alex Katz Rebecca, 1999 Collezione Ferrari Galassi
Alex Katz
Rebecca, 1999
Collezione Ferrari Galassi

Il museo Mart di Rovereto dedica una mostra a uno tra i maggiori artisti americani viventi, Alex Katz

L’esposizione, che si intitola Alex Katz. La Vita Dolce, propone opere di grandi e grandissime dimensioni appartenenti a grandi collezioni italiane e svizzere e realizzate in quella che può essere definita la stagione della maturità, tra gli anni Novanta e oggi.

Vittorio Sgarbi ha parlato di Katz come del pittore della atarassia, perchè legge in lui una “…ostinata volontà di rappresentare, senza inquietudine e turbamenti, un’età dell’oro, un tempo perfetto in cui tutto è fermo, in una eterna primavera, in una giovinezza senza fine. Tutto è immobile in Katz, le persone e la natura. Le donne sono eternamente giovani, la vita è sempre felice, gli animi sono imperturbabili”.

Alex Katz
Libby, 1991
Mart, Museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto
Deposito collezione privata

Il novantaquattrenne Katz ha un curriculum espositivo forte: sono oltre 250 le personali e 500 le collettive in settant’anni di attività espositiva. E il 2022/23 si prospettano come anni ricchissimi per mostre e soprattutto l’importanza delle sedi che le ospiteranno tra USA ed Europa:  una monografica si apre al Guggenheim di New York dal 16 agosto, alla Fondazione Thyssen-Bornemisza di Madrid dall’11 giugno e in Italia quella del Mart di Rovereto, dal 15 maggio al 18 settembre.

Alex Katz
After hours, 1993
Collezione Mastrotto

Altre mostre sono in programma alla Timothy Taylor Gallery di Londra e al Colby College Museum of Art nel Maine, patria d’elezione del pittore, nato a New York nel 1927. Tra le istituzioni che ospiteranno il lavoro di Katz nel 2023, compaiono l’Albertina di Vienna e la Poetry Foundation di Chicago.

Alex Katz
Dark brown hat #1, 2002
Collezione Ferrari Galassi

Alex Katz. La dolce vita presenta in un unico percorso e per la prima volta un’ampia selezione delle opere esposte in Italia a partire dagli anni Novanta. Al Mart oltre 40 grandi tele costituiscono un percorso a colori nel quale sono rappresentati i due grandi generi esplorati dall’artista: i ritratti e i paesaggi. 
In mostra anche uno dei rarissimi nudi, oltre ad alcuni sketch, un disegno e due video, tra cui l’estratto di un film realizzato dal regista Ranuccio Sodi per la televisione e mai andato in onda.

Alex Katz
Woods, 2004
Collezione privata, Modena. Foto Paolo Terzi, Modena

In Europa la conoscenza dell’opera di Katz è aumentata costantemente a partire dagli anni Novanta. Nei decenni precedenti, nonostante gli ottimi riscontri sul mercato, la sua poetica risultava distante dalle ricerche della critica e delle istituzioni. Sia nei periodi nei quali la pittura era guardata con maggior diffidenza (anni Settanta e Novanta), sia nei momenti in cui veniva “riabilitata” (Ottanta), si prediligevano gli artisti impegnati, le opere di denuncia o di rottura, l’impegno politico o sociale, l’anti-sistema. Inoltre, spopolavano le espressioni installative, performative e relazionali, i nuovi media, le contaminazioni tra linguaggi.

Alex Katz
Anne Lyon, 1994
Private collection, Switzerland


L’arte di Katz, raffinata e fortemente coerente con se stessa, non presuppone l’azione, ma la contemplazione. Distante dagli “intellettualismi”, descrive la vita per quella che è, alla ricerca della bellezza e dell’armonia

All’attuale fama di Katz in Italia e in Europa ha indubbiamente contribuito anche l’impegno di due galleristi italiani: nel 1990 a Modena Emilio Mazzoli organizza una prima mostra curata da Achille Bonito Oliva; negli anni immediatamente successivi Monica De Cardenas inizia a proporre con convinzione Katz ai suoi collezionisti, dapprima in Italia e in seguito in Svizzera. Qualche anno dopo lo spartiacque sarà la mostra di Charles Saatchi (Londra, 1998) che rappresenta la vera e propria consacrazione di Katz in Europa.

Alex Katz
Song, 2004
Collezione privata, Modena. Foto Paolo Terzi, Modena

In ascesa, oltre alla popolarità, anche le quotazioni delle opere, che in breve diventeranno proibitive. Questo rende difficile la programmazione di esposizioni nel Bel Paese, che restano pochissime. 
Nel ’99 è la volta della mostra della Galleria Civica di Trento, l’anno successivo del progetto alla Fondazione Bevilacqua La Masa di Venezia, curato da Angela Vettese. Nel 2001 arriva la seconda mostra di Mazzoli e otto anni più tardi quella del MARCA di Catanzaro, allora diretto da Alberto Fiz.

Se a questo punto le esposizioni italiane subiscono una battuta d’arresto, nel resto d’Europa Katz spopola. Da Londra a Vienna, passando per Parigi, Amburgo e Dublino, i maggiori musei puntano sulla pittura dell’ormai anziano pittore newyorkese, le cui opere entrano a far parte delle più importanti collezioni pubbliche e private.

Alex Katz
Emma, 2015
Private Collection Switzerland

A oltre vent’anni di distanza dall’ultima mostra italiana, il Mart di Rovereto raccoglie quindi l’importante testimone e riconosce il ruolo di coloro che furono pionieri in questa storia: Emilio Mazzoli, Alberto Fiz e Monica De Cardenas, che tutt’ora rappresenta Katz in Italia.

ALEX KATZ. LA VITA DOLCE
Mart Rovereto,
15 maggio — 18 settembre 2022
Da un’idea di Vittorio Sgarbi
A cura di Denis Isaia
Mart Rovereto
Corso Bettini, 43
38068  Rovereto (TN)
T. 800 397760 
T.+39 0464 438887
info@mart.trento.it
www.mart.trento.it

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