Nessuna tragedia ma tanta perplessità di fronte al gesto compiuto da un ragazzo, che si è introdotto al Louvre di Parigi nascondendo una torta. L’obiettivo? Scagliarla contro la Gioconda e ottenere così attenzione per il suo messaggio ambientalista.
Più comico che tragico l’evento vandalico che uno dei circa 10mila visitatori giornalieri del Louvre, nella giornata del 29 maggio, ha commesso ai danni del quadro più celebre della storia. “Save the planet!” avrebbe urlato un ragazzo prima di scagliare una torta – o comunque un dolce alla panna o simile – contro il vetro protettivo della Gioconda leonardesca. Non dei baffi come aveva fatto Duchamp un secolo fa, ma un nuovo vestito di crema chantilly.
Si scherza perché l’evento non ha recato danni permanenti al quadro, mentre l’autore del fatto è stato subito allontanato, senza ricorrere alla violenza, dalla sicurezza del museo. Ecco, se vogliamo, l’interrogativo più serio può essere questo: come ha fatto il ragazzo a introdursi in uno dei musei più importanti del mondo portandosi dietro una torta?
La risposta, pur non scagionando i sistemi di sicurezza del Louvre, vale la pena di essere raccontata. Il vandalo si è infatti avvicinato al quadro su una sedia a rotelle e per camuffarsi indossava anche una parrucca e abiti da donna. Sotto l’abito, che evidentemente nessuno ha avuto l’ardire di controllare, teneva in serbo un dolce che non avrebbe mangiato. Difatti, giunto a pochi metri dalla Gioconda, l’ha scagliato in direzione dell’opera. Tutt’attorno i visitatori sconvolti, che hanno ripreso gli istanti successivi a un gesto più dimostrativo che violento.
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Nelle riprese amatoriali si vede chiaramente il vetro imbrattato, con gli inservienti già al lavoro per pulirlo. Dall’altra parte la sicurezza, che accompagna il giovane – ora in grado di reggersi in piedi e di declamare il suo messaggio (nel contenuto pure condivisibile) ecologista – fuori dal Museo.
Tutto sommato si tratta del più ilare di una serie di misfatti e atti vandalici che la Mona Lisa ha subito negli anni. Nel 2009 un visitatore lanciò contro il dipinto una tazza da tè che andò a infrangersi contro la teca di vetro. Negli anni ‘50 in due occasioni la Monna Lisa fu lievemente danneggiata da due attentatori che, in due momenti diversi. lanciarono verso il quadro dell’acido e un sasso.
L’episodio più clamoroso risale ovviamente al 1911, quando un immigrato italiano in Francia, Vincenzo Peruggia, riuscì a rubare la tela nascondendola sotto la giacca e portandola in Italia. Peruggia fu poi arrestato quando cercò di rivendere la Gioconda a un antiquario di Firenze.