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L’ambiguità del concetto di paesaggio. La “percezione” di Claudia Losi a Senigallia

Claudia Losi, Oltre il giardino, 2022, Disegno preparatorio dell’opera (con C. Neviani) in tessuto jacquard, Aròmata, Pistoia

Venerdì 3 giugno 2022 alle 18 apre al pubblico Being There. Oltre il giardino, mostra conclusiva del progetto biennale dell’artista Claudia Losi, a cura di Leonardo Regano, promosso dalla Rocca Roveresca di Senigallia, istituto della Direzione Regionale Musei delle Marche.

Con Being There. Oltre il giardino, Claudia Losi prosegue la sua indagine sulla complessa relazione tra l’essere umano, l’ambiente in cui vive e la lingua con la quale comunica. L’artista lavora sull’ambiguità del concetto di paesaggio, sulla percezione dell’ambiente intorno a noi e sul labile confine tra contesto naturale e antropizzato. Una ricerca avviata durante una serie di viaggi nel nord della Scozia e in particolare con sull’isola di St Kilda nelle Ebridi Esterne, e poi sviluppata nel 2016 in occasione della personale How do I imagine being there presso la Collezione Maramotti di Reggio Emilia. 

Claudia Losi, Ossi, 2019, Terra Impruneta, ferro, Tre pezzi, altezza 190 cm, base circa 35 x 45 cm l’uno, Courtesy Collezione Maramotti, Reggio Emilia, In collaborazione con l’azienda di Montelupo Fiorentino Tuscany Art e Museo Carlo Zauli, prodotte da Fondazione Museo della Ceramica di Montelupo e Comune di Scandicci, Courtesy l’artista e Galleria Monica De Cardenas, Milano-Zuoz

Being There. Oltre il giardino ha preso il via nel febbraio 2021 con un workshop online sull’interpretazione del concetto di “luogo naturale organizzato dal NTU-Centre for Contemporary Art di Singapore. Tra novembre e dicembre 2021, il centro culturale Hansen House di Gerusalemme ha ospitato – oltre a un workshop organizzato dalla Bezalel Academy of Arts and Design – una selezione di lavori dell’artista e una performance che ha visto la realizzazione di piccoli amuleti di terra cruda dalle sembianze metà umane e metà animali, disseminati nel giardino esterno. Nel mese di dicembre 2021 si è svolto anche un workshop  rivolto agli studenti dell’Accademia di Belle Arti di Urbino. Nel febbraio 2022 l’artista è stata ospitata presso il CIMeC–Centro Interdipartimentale Mente/Cervello dell’Università di Trento e Rovereto, dove ha potuto presentare il progetto e aprire un dialogo con i ricercatori dell’istituto.

Nel corso di questi due anni, Losi ha messo in relazione realtà e contesti molto diversi tra loro dal punto di vista culturale, linguistico e paesaggistico, interrogandosi su cosa possa essere inteso come “naturale” e cosa considerato “luogo”, e osservando come tutti i punti di vista alimentino macro narrazioni d’inesauribile complessità: Singapore, città-isola vicino all’Equatore, è votata a un’idea di futuro, in cui il rapporto con l’ambiente naturale è tema centrale e controverso; Israele è terra in cui i concetti di luogo naturale e territorio assumono particolari connotati sociopolitici e filosofici; e infine l’Italia che detiene una forte e stratificata tradizione paesaggistica e articolate dinamiche antropiche.

Claudia Losi, Cose che sono cose, 2015, Alluminio, ceramica, cartapesta, anilina, Numero e dimensioni variabili, Courtesy l’artista, Monica de Cardenas Gallery, Milano-Zuoz e Collezione Maramotti, Reggio Emilia. 

Una nuova opera è stata realizzata: Oltre il giardino, prodotta per la Rocca Roveresca di Senigallia, è ugrande tessuto jacquard di 15 metri realizzato in collaborazione con il centro di ricerca sul tessile Lottozero di Prato in collaborazione con l’azienda Aròmata di Pistoia, che su di sé mostra la trasposizione grafica dei contributi ricevuti dall’artista durante i diversi step del progetto. L’opera si configura come un grande diario visuale che narra Being There. Oltre il giardino nella sua interezza e complessità. Una moltitudine di riflessioni corali ed eterogenee sulla percezione del luogo naturale sono state tradotte da Losi in suggestioni capaci di creare un racconto coerente e inedito della sua esperienza di ricerca. Le grandi sale al piano terra degli appartamenti ducali dell’antica Rocca Roveresca si trasformano in un percorso esperienzale unico che porta allo svelamento di Oltre il Giardino ripercorrendo alcuni dei momenti più importanti dell’intero progetto Being There: il visitatore è condotto in una visione immersiva dell’intera opera grazie a un allestimento site-specific progettato da Claudia Losi per avvolgere la visione in un flusso unico e continuo,  in cui immagini e parole si sovrappongono e alternano liberamente.

Completano la mostra tre grandi lavori della serie Ossi (2019), metafora di un riparo fragile che pare costruito a partire dalle costole di un grande animale marino, una fotografia in biacno/nero su tela (Marmagne3, 1999) e una serie di oggetti in alluminio e cartapesta dal titolo Cose che sono cose (2015).

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