L’Arte Moderna e Contemporanea è di scena a Roma con l’asta di Babuino in calendario per mercoledì 8 e giovedì 9 giugno 2022. In catalogo maestri italiani e internazionali con dipinti, disegni, grafiche, sculture, arti decorative e Design
Un’asta ricca di proposte, con oltre 450 lotti che saranno dispersi in due giornate. Spicca un bel olio su tela applicato su tavoletta di Giulio D’Anna: “Evoluzioni” del 1930/35 (Lotto n. 106) che campeggia sulla copertina del catalogo e stima € 15.000-20.000. Il dipinto mostra le caratteristiche dell’Aeropittura, che esalta con sintesi ed essenzialità la velocità, il movimento e la simultaneità del volo come atto fisico e come stato d’animo.
La definizione teorica stessa dell’Aeropittura (che si trova in un manifesto collettivo del 1929) cita che “tutte le parti del paesaggio appaiono al pittore in volo schiacciate, artificiali, provvisorie, appena cadute dal cielo”, proprio come nell’olio in asta. E ancora, leggendo le parole utilizzate nel catalogo della “Mostra futurista di aeropittura (41 aeropittori) e di scenografia (mostra personale Prampolini)” che si è tenuta a Milano, alla Galleria Pesaro, nel 1931 si può notare come calzino a pennello anche per questo dipinto degli anni Trenta: “L’aeroplano, che plana, si tuffa, s’impenna, crea un ideale osservatorio ipersensibile appeso dovunque nell’infinito […] Il tempo e lo spazio vengono polverizzati dalla fulminea constatazione che la terra corre velocissima sotto l’aeroplano immobile. Nella virata si chiudono le pieghe della visione-ventaglio per lanciarsi verticali contro la verticale formata dall’apparecchio e dalla terra. […] Noi futuristi dichiariamo che il principio delle prospettive aeree e conseguentemente il principio dell’aeropittura è un incessante e graduata moltiplicazione di forme e colori con dei crescendo e diminuendo elasticissimi, che si intensificano o si spaziano partorendo nuove gradazioni di forme e di colori. Con qualsiasi traiettoria metodo o condizione di volo i frammenti panoramici sono ognuno la continuazione dell’altro, legati tutti da un misterioso e fatale bisogno di sovrapporre le loro forme e i loro colori, pur conservando fra loro una perfetta e prodigiosa armonia. Questa armonia è determinata dalla stessa continuità di volo. Si delineano così i caratteri dominanti dell’Areopittura che, mediante una libertà assoluta di fantasia e un ossessionante desiderio di abbracciare la molteplicità dinamica con la più indispensabile della sintesi, fisserà l’immenso dramma visionario e sensibile del volo”.
E’ vicino alla poetica del realismo magico l’olio di Mario Tozzi “Figura che guarda” del 1945 (Lotto n. 71, € 10.000-15.000). Tozzi nasce a Fossombrone, presso Urbino, nel 1895 e trascorre l’infanzia e l’adolescenza a Suna, sul Lago Maggiore. Subito dopo la Prima Guerra Mondiale conosce la parigina Marie-Thérèse, sua futura moglie, e si stabilisce nella capitale francese, iniziandovi la sua carriera artistica. Qui espone nel 1920 al Salon des Independants e viene subito notato con favore dalla critica. In Italia esporrà dietro invito alle Biennali di Venezia, alle mostre del Novecento italiano e alle Quadriennali romane. Nel 1926 fonda a Parigi il Group de Sept (Gruppo dei sette), riunendo con sé i principali artisti italiani residenti nella città: Campigli, De Pisis, De Chirico, Savinio, Paresce e Severini.
La pittura di Mario Tozzi si evolve in una sospensione tra una realtà fantastica, surrealista e una realtà geometrizzata, aprendo alle infinite possibilità della memoria e ai territori dell’immaginario e del mito; le figure, in forme arcaizzanti che richiamano le terrecotte etrusche, si collocano in calcolato equilibrio fra strutture geometriche. Il critico Pierre Restany parlando del pittore dice: “individua nel femminino la necessità dell’evoluzione della sua pittura. La discriminante femminile è il riduttore formale dell’immaginazione creativa. La femmina oggetto diventa il ricettacolo di un tesoro di esperienze e conoscenze; dalla femmina oggetto all’oggetto femmina”. Secondo gli esperti di Babuino tutto questo è ben sintetizzato nell’opera in asta, “un vero capolavoro e punto cardine della maturità artistica del grande Maestro”.
Tra gli altri lotti spiccano l’olio su cartoncino applicato su cartone “Montagne” degli anni ’40 di Mario Sironi (Lotto n. 38, € 8.000-12.000) e la grande tela “La Samaritana” (Lotto n. 41, € 7.000-9.000) appartenente al ciclo “Le lacrime di guerra” di Giovanni Costantini, esposto completo delle quarantacinque opere che lo compongono alla I Biennale di Roma del 1921. Alcune di queste opere furono censurate per il realismo crudele che le caratterizzava. Sei furono ritirate dalla mostra dallo stesso Costantini.
Di Ferruccio Ferrazzi, pittore della Scuola Romana, sono in asta quattro opere che provengono dalla collezione dell’avvocato Carlo Castria, collezionista di arte contemporanea tra gli anni Venti e Trenta del Novecento. “Adolescente” del 1922 (Lotto n. 15, € 1.500-2.000) è dedicato ad Horitia, che l’artista sposa nel luglio del 1922 e rappresenta il disegno preparatorio per l’omonimo dipinto ad olio. Quest’ultimo venne esposto nell’aprile 1923 alla Quadriennale d’Arte di Torino, e nel novembre entrambe le opere furono esposte alla personale di Ferrazzi ospitata negli ambienti della Seconda Biennale Romana (n. 11. Studio per l’Adolescente). “Aurora” del 1937 è un disegno a sanguigna su carta gialla, uno studio preparatorio da riferirsi alla rappresentazione dell’Aurora, raffigurata su mosaico nell’abside del Mausoleo di Aqui Terme commissionato a Ferrazzi dalla famiglia Ottolenghi (Lotto n. 17, € 500-700). L’inchiostro su carta “Ritratto di Fabiola” del 1933 (Lotto n. 16) stima € 300-400 e “Papà e Fabiola piccola” del 1926 (Lotto n. 18) è un olio su tela e quota € 1.500-2.000.
Tra gli importanti esempi di scultura del XX secolo emerge il bronzo a cera persa di Enzo Plazzotta, Volti di Peter Ustinov del 1968 (Lotto n. 118, € 10.000-15.000) che è composto dai volti espressivi di Ustinov nei suoi più importanti film. E’ la prima fusione di una serie di dodici sculture per le quali Ustinov posò come modello. Un’opera costituita da dieci volti, assolutamente fedeli a quelli proposti da Ustinov, dove l’artista raccoglie il pathos e l’introspezione narrata nei vari ‘Movies’; tra gli altri il bronzo Nudo degli anni ’30 di Venanzo Crocetti (Lotto n. 70, € 4.000-5.000), il bronzo Sediolina di Umberto Mastroianni del 1938 (Lotto n. 51, € 3.000-4.000), Rotondo I, in argento e acciaio, del 1972, di Arnaldo Pomodoro (Lotto n. 124, € 3.000-4.000) e il bassorilievo del 1984 L’ombra la segue di Fausto Melotti (Lotto n. 60, € 7.000-9.000).
Passando a un altro periodo della storia dell’arte, diverso per datazione e stile, il catalogo propone un salto nella Pop Art italiana con Mario Schifano e Tano Festa, quest’ultimo presente con ben 10 opere. Tra tutte spicca il “Ritratto di Giovanni Arnolfini” del 1973 (Lotto n. 93, € 12.000-18.000), ispirato -come dice esplicitamente il titolo- al dipinto del pittore fiammingo Jan van Eyck del 1434 e conservato nella National Gallery di Londra. Tra gli altri citiamo la “Persiana” del 1963 (Lotto n. 79, € 10.000-15.000) e un acrilico su tela del 1974 “Senza titolo” (Lotto n. 33, € 5.000-7.000). Di Schifano si segnala lo smalto su tela “Albero” della seconda metà degli anni ’70 (Lotto n. 147, € 12.000-18.000).
Si conclude in seconda tornata con dipinti, sculture e una selezione di arti decorative e Design del Novecento tra cui segnaliamo la scultura in marmo bianco statuario di Malvina Brach Libellula (Lotto n. 217), la grande Potiche degli anni ’30 di Galileo Chini per Fornaci di San Lorenzo in ceramica dorata e smaltata a lustro (Lotto n. 264), la Lampada Modello 546 di Gio Ponti disegnata nel 1946 per Ugo Pollice (Lotto n. 277) e il Buffet in tek di Luigi Scremin degli anni ’40, con bassorilievo scolpito a figure adamitiche con cervi nella vegetazione (Lotto n. 395). Di impatto scenografico il grande dittico su compensato di Giuliano Geleng, Scenografia con Dominique Sanda del 1984 (Lotto 306).
ASTA DI ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA
DIPINTI E SCULTURE DEL XX E XXI SECOLO
ARTI DECORATIVE E DESIGN DEL XX SECOLO
Sfoglia i cataloghi:
Mercoledì 8 giugno, ore 15.30
Dipinti e sculture del XX e XXI secolo
Giovedì 9 giugno, ore 15.30
Arti decorative e design del XX secolo
Esposizione
da sabato 4 a martedì 7 giugno 2022
Orario continuato: 10.00/20.00
L’asta sarà anche trasmessa in streaming e si potrà partecipare attraverso le piattaforme di on-line bidding “Mybabuino”, “Drouot”, “Invaluable” e “The Sale Room”.
Casa d’aste Babuino
Via dei Greci 2/A Roma