Phillips annuncia gli highlights delle vendite 20th Century & Contemporary Art del 29 e del 30 giugno a Londra.
Guida la vendita un lavoro senza titolo di Cy Twombly del 1962, perfetto esempio del linguaggio visivo e gestuale sviluppato dall’artista. I riferimenti legati agli dei Marte e Venere offrono un’ancora narrativa all’opera, la quale riporta immediatamente a testi quali le Metamorfosi di Ovidio. Rappresentativo dei cosiddetti dipinti “barocchi” di Twombly, Untitled giustappone l’antico e il moderno, forse alludendo anche ai graffiti sovrapposti che spesso di trovano scarabocchiati sopra le rovine romane. Stima 3-4 milioni di sterline.
Anche Georg Baselitz fa i conti con il passato, in particolare con la guerra. Ohne Titel (Landschaft) – stima 800mila – 1.2 milioni di sterline – del 1970 raffigura un paesaggio ribaltato dove un fitto fogliame si sovrappone a elementi industriali. Un tentativo dell’artista di vedere il mondo in modo diverso e fare i conti con il trauma collettivo generato dalla guerra.
Un ritratto toccante di una giovane donna nera, con la testa coronata da rose nere fittamente intarsiate. Clarendon (stima 800mila – 1.2 milioni) di Simone Leigh rappresenta un’indagine che l’artista porta avanti da tempo sulla storia e sull’identità femminile. Il lavoro prende il nome da Clarendon County, Carolina del Sud, dove è iniziata la lotta alla segregazione razziale in ambito scolastico alla fine degli anni ’40. Quest’anno Leigh ha vinto il Leone d’Oro a Venezia, mentre nel 2023 l’Institute of Contemporary Art di Boston le dedicherà una mostra. Marine di Nicolas de Staël unisce due tentazioni all’apparenza inconciliabili: quella per l’astratto e quella per il figurativo. Stima 1.7-2.2 milioni.
Grande spazio alle giovani artiste britanniche. Moi aussi je déborde (stima 250-350 mila) di Flora Yukhnovich è un espressione perfetta della sua miscela immediatamente riconoscibile di estetica rococò e cultura contemporanea. Moi aussi je déborde riflette sul concetto di femminilità e sulle questioni che circondano la sessualità femminile. In particolare l’eccesso e la frivolezza in termini strettamente femministi. A testimonianza della rapida ascesa dell’artista, Yukhnovich è appena stata protagonista di una mostra personale da Victoria Miro a Londra.
Un idilliaco paesaggio di montagna con figure che fanno il bagno e galleggiano senza peso sulle acque tranquille di un lago. Questo il soggetto di We Stray di Antonia Showering. Eseguito nei toni sognanti del’ ocra, del prugna e del verde acqua, il dipinto pare costruire un mondo che esiste solamente fuori dallo spazio e dal tempo. Stima 40-60 mila.
Segue l’artista colombiana María Berrío, le cui tele offrono scene che attingono tanto dalla storia letteraria dell’America Latina quanto dalle tradizioni artigianali sviluppate prevalentemente dalle comunità femminili. The Riders (stima 150-200 mila) è un esempio particolarmente significativo. Così come Carma (stima 120-180 mila) lo è per Tschabalala Self.
Chiude le segnalazioni Anna Weyant. Artista più giovane di sempre a entrare a far parte della scuderia di Gagosian, la pittrice canadese sta vivendo un momento di crescita esponenziale. Tavolozza ricca e scura, compensata da personaggi che paiono essere composti di porcellana luminosa. Questa la sua cifra stilistica, riscontrabile anche in Bad Time, all’asta con la stima di 80-120 mila.