La nuova etichetta del rum filippino Don Papa si decide insieme agli studenti del Triennio in Graphic Design e Art Direction di NABA, Nuova Accademia di Belle Arti, un progetto che ha preso vita durante l’ultima Milano Design Week (6 – 12 giugno 2022)
Un modo creativo per coinvolgere nuovi talenti nello sviluppo di progetti concreti, per un vero approccio al mondo del lavoro. Durante la Milano Design Week si è svolta la finale di un contest artistico finalizzato alla realizzazione di un nuovo pack per Don Papa Rum, il brand di rum premium originario delle Filippine.
Don Papa Rum si ispira ad un eroe mistico, Papa Isio, che è stato una delle figure della Rivoluzione filippina del XIX secolo. Inizialmente coltivatore di canna da zucchero, Papa Isio ha giocato un ruolo cruciale nel liberare l’Isola di Negros dalla dominazione spagnola grazie al suo coraggio.
Il progetto si chiama Sugarlandia: dotata di un terreno ideale per la coltivazione della canna da zucchero, Negros garantisce da sola più della metà della produzione di zucchero dell’intero arcipelago filippino, oltre a dare lavoro alla maggior parte degli abitanti dell’isola tramite la coltivazione e la raccolta di canna da zucchero.
I finalisti e il progetto vincente
Al primo posto si è classificato il progetto “Sugarlandia Life Circle” di Gloria Ricciardi, premiato per la coerenza al brief, per la circolarità dell’opera che si ispira al concetto di ecosistema, in cui ogni elemento ha un ruolo fondamentale per la sopravvivenza degli altri, compreso il vulcano Kanlaon al centro e per la corrispondenza con le linee estetiche usate dal brand. Il progetto della vincitrice potrebbe vedere il proprio Art Work utilizzato per il pack del Rum Don Papa nel 2023.
Secondo posto per “Colorful mess” di Marco Graziaplena per la freschezza del tratto e sintesi compositiva, immediatezza visiva, coerenza col brief per la presenza colorata di flora e fauna. Terzo posto pari merito per “Sugarlandias Frames” di Carlotta Nardi e Silvia Onesti per una sintesi iconica più vicina alla cultura locale dell’isola e per “Metamorphosis” di Giorgio De Leo per l’originalità tecnica e narrativa.