Frammento Fatica N.26, Daniele Puppi, On the wall, Teatro Caio Melissa Spazio Carla Fendi
La Fondazione Carla Fendi, rinnovando il suo impegno per Spoleto 65 Festival dei 2Mondi, che si terrà dal 24 giugno al 10 luglio 2022, presenta ARTIFICIAL ARTECHNOLOGY, un progetto che esplora il binomio già nell’interesse della Fondazione da alcune stagioni.
Sono due i lavori presentati. Il primo, “Frammento Fatica N.26” dell’artista Daniele Puppi, si trova esposto sulla facciata del Teatro Caio Melissa Spazio Carla Fendi; è un fotolavoro tridimensionale realizzato in quattro esemplari nel 2004 per la Lisson Gallery di Londra e ora si trova in Collezioni Private. Fin dal suo esordio nel 1996 con Fatica N.1, Puppi lavora a scardinare l’idea di spazio, che ancora si percepisce e ruota all’interno delle coordinate euclidee. L’artista concepisce il lavoro come un vero e proprio work in regress, che nasce dopo un periodo di gestazione trascorso all’interno degli spazi, durante il quale sperimenta l’ambiente e stabilisce con esso una relazione quasi carnale, valutandone limiti e potenzialità.
Privilegiando la video installazione, ha manifestato una nuova attitudine al mezzo, enfatizzando e rovesciando radicalmente l’utilizzo del suono e della riconfigurazione visivo-architettonica che sempre diventa altro da sé. Le tecnologie utilizzate (videoproiettori, Led-screen, sincronizzatori, amplificatori, sub woofers, speaker e microfoni) sono funzionali all’attivazione e all’amplificazione multisensoriale delle facoltà percettive, visive e uditive dello spettatore, come parte integrante dell’opera stessa. Lo spettatore/visitatore è chiamato a entrare in una nuova e straniante dimensione spazio-sensoriale.
Reality?, Gabriele Gianni, Installazione realtà aumentata, Battistero della Manna D’oro
Il secondo lavoro presentato è “Reality?” di Gabriele Gianni, ed è un’installazione in realtà aumentata che si trova nell’ex Battistero della Manna D’oro. Un’esperienza visiva e sonora che vuole far vacillare la percezione della realtà oggettiva in un luogo un tempo sacro, attraverso il misticismo “aumentato” dalla tecnologia. Il lavoro vuole indagare lo spazio illusorio nella coscienza, tra l’io soggettivo e le infinite possibilità dentro di noi. Un’esperienza percettiva dove le strutture biologiche che compongono il cervello, appaiono tessere architetture che sostengono la realtà percepita.
Nel Battistero della Manna D’oro dopo aver indossato dei visori per la realtà aumentata, il visitatore camminerà nella chiesa tra marmi e stucchi entrando in contatto con strutture tridimensionali sospese. Scansioni reali di neuroni umani che toccando libereranno messaggi sonori, ricordi, voci, pensieri. Le pareti popolate di cellule cerebrali, neuroni milioni di volte più grandi creano una dimensione altra, divenendo specchio magnificato della mente. Quando il visitatore si sentirà pronto a terminare la sua esperienza “aumentata”, in un gesto simbolico porrà le sue mani sulla fonte battesimale al centro della chiesa ottagonale e intorno a lui la realtà della Manna D’Oro si spegnerà. Reality? è il tentativo di usare la tecnologia come strumento di domande profonde, vissute esperienzialmente attraverso un metaverso che invade quel che un tempo è stato un luogo sacro.
Nella giornata conclusiva del festival verrà conferito il Premio Carla Fendi Stem (science, technology, engineering, mathematics) all’astrofisica Marica Branchesi per il contributo dato alla rilevazione delle onde gravitazionali. La cerimonia avrà luogo sul palcoscenico del Concerto finale alla presenza del Maestro Antonio Pappano, del sindaco Andrea Sisti Presidente della Fondazione Festival, della direttrice artistica Monique Veaute e di Maria Teresa Fendi Presidente della Fondazione Carla Fendi.
La Fondazione Carla Fendi ospiterà a Palazzo Racani Arroni gli incontri con gli artisti che il Festival organizza durante i fine settimana dalle ore 11:00 alle ore 12:00.