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Guida tuttigusti+1: libri e quaderni per l’estate

Malgrado lo scarso entusiasmo nei confronti dei compiti per le vacanze negli ultimi anni si sono diffusi i quaderni estivi per adulti che hanno come target gran parte di quei bambini vittime dei sussidiari estivi.

Rientra nel filone dei libri-gioco per l’estate Il mio quaderno dei compiti delle vacanze” (Gribaudo) che offre una varietà di passatempi intelligenti.

Giunto alla seconda edizione propone nuovi quiz, enigmi, curiosità, con riferimenti e aneddoti musicali e cinematografici, ma con rimandi anche alle serie tv e ai personaggi pop. Un quaderno dalla grafica molto colorata, pensato per gli amanti dei puzzle, oppure per chi vuole prendersi una pausa dal telefono o dalla TV e riavviare il cervello in modo originale.

Se però l’idea di fare i compiti non vi entusiasma, in alternativa si può ricorrere ai romanzi, tra premi Strega italiani ed europei, interessanti uscite nazionali e internazionali, c’è l’imbarazzo della scelta.

 

Cortile a Cleopatra di Fausta Cialente (La nave di Teseo)

Marco torna a Cleopatra, un quartiere nella periferia più povera di Alessandria, dalle casupole corrose dal vento. Bello e ribelle, sognante e indolente, prova a inserirsi nel crogiolo di “etnie” e di religioni. Archetipo dell’innocente ma anche dell’egoista, rappresenta chi vede e sa tutto, perché “ogni cosa gli entra con forza, con prepotenza, nella testa o nel cuore”.

Questo gioiellino di Fausta Cialente, che lei stessa definì il migliore e quello a cui si sentiva più legata, anticipa con il suo antieroe molti dei vezzi che apparterranno ai personaggi esistenzialisti francesi e ci regala una sentita diapositiva dell’Egitto degli anni ’30.

Le perfezioni di Vincenzo Latronico (Bompiani)

I posti giusti, le esperienze da fare, le occasioni da cogliere, il partner e il lavoro ideale. Insomma le perfezioni a cui si anela e che quando si attraversano sembrano meno perfette. I sogni, le ambizioni, le vicissitudini che si susseguono e gli inevitabili momenti di autoconsapevolezza che ti spingono a dare una virata e a mettere in discussione tutto.

Questa è la storia di Anna e Tom, due giovani “creativi digitali” che si trasferiscono insieme a Berlino perché nella città d’origine manca “la libertà di essere se stessi, cioè di inventarsi, cioè di essere diversi da se stessi”. In Germania inseguono il sogno di una vita radical-instagrammabile un appartamento luminoso con delle belle piante e dove arriva sempre buon cibo internazionale, la politica progressista e le serate interessanti, la possibilità di essere una coppia aperta alla sperimentazione.

Solo che, per usare una frase del libro, “non sempre la realtà è fedele alle immagini”.

 

La mente è un luogo appartato di Davide Mazzocco (Alessandro Polidoro Editore)

Davide Mazzocco, giornalista e grande appassionato di cinema, con questo suo ultimo romanzo ci regala un ritratto che apparterrebbe al tipo di attore che abitava gli schermi del secolo scorso. Lo fa attraverso una narrazione sperimentale e frammentata – sceneggiature, lettere ed email – che si rivela estremamente personale. Al centro della storia troviamo Vittorio Poggi, la star dalla – ovviamente – personalità complessa: tutti i suoi conflitti interiori vanno in scena in pubblico e a porte chiuse. Entriamo così nella sua mente attraverso le confessioni, il diario, quel luogo appartato che gli permette di togliere la maschera. Del resto, “Nella vita reale, tutto ciò che sembra costruzione, edificazione e consolidamento, è, in realtà, un esperimento in corso d’opera”.

Le notti insonni di Gian Andrea Cerone (Guanda)

Nel febbraio 2020, mentre il mondo era ancora ignaro della portata della pandemia, il commissario Mandelli uscito dalla fantasia di Cerone, si preparava a risolvere un caso che gli avrebbe tolto il sonno. I brandelli di un corpo rinvenuti in un cassonetto dell’indifferenziata alla periferia di Milano aprono uno scenario drammatico quanto confuso: a chi appartengono quei resti? La vittima è davvero morta? Cosa si nasconde dietro un gesto così macabro? Si tratta forse di un serial killer? 

L’arrivo del Covid e di un altro crimine, quello di un famoso gioielliere assassinato in una rapina, rendono ancora più ardue le indagini del commissario e della sua squadra. L’indagine e il racconto si concentrano su otto giorni di tensione e rivelazioni, con percorsi personali e professionali che finiscono per intrecciarsi in una sfida brutale, dove ognuno mette a rischio la propria sopravvivenza e quella dei propri cari.

La stanza delle mele di Matteo Righetto (Feltrinelli)

Immersa tra le montagne, la stanza in legno profuma di mele conservate per il sidro e di disperazione, quella di un bambino maltrattato dal rude e tormentato nonno che non perde occasione per rinchiuderlo lì.

Veniamo a contatto con un mondo ruvido, governato da regole rigide, spesso brutali, ma utili a temprare i montanari che non vogliono soccombere alla montagna. 

Un impiccato, una figura mitica, la montagna come cornice salvifica ma a tratti spietata, offrono al lettore una potente storia di riscatto. 

La stanza delle mele è una prigione e una liberazione, perché in certi casi, se vogliamo, possiamo prendere il dolore e non lasciare che ci consumi ma che alimenti altro.

Un amore di Sara Mesa (La nuova Frontiera) 

La scrittura di Sara Mesa punge come uno spillo. Arriva nuda e cruda a mostrarti l’altro lato della luna, quello scuro. Lo fa attraverso una storia di crisi, quella di una Nat che si trova a vivere in una cascina a La Escapa. La traduttrice, scappata alla città prova ad aggiustare la sua vita e quella metaforica casa, e insieme all’altrettanto disgraziata creatura, il cane Fiele, attraversa l’incubo delle esistenze dannate dai piccoli e grandi drammi. Le prevaricazioni, i rapporti di forza, le conseguenze, lasciano il posto a una storia d’amore che non ha niente a che fare con quelle che abbiamo letto finora.

Tutto il cinema è Addio di Michele Montorfano (graphe.it) 

Le scene dei film sono sempre qualcosa in più: più belle o più tragiche, talvolta troppo manchevoli o colpevoli di eccessi che le bollano come invenzioni ma a volte sono così reali da sembrare vita riversata su pellicola. In questo scenario si inserisce perfettamente la mitologia dell’addio che ha nutrito secoli di pellicole.

Da Drive a 8 ½ passando per Casablanca (non si può parlare di commiati nel cinema senza tirare in ballo Ilsa e Rick e la nebbia all’aeroporto) e cineasti del calibro di Terence Malick e Gus Van Sant, Montorfano ci porta a scoprire i luoghi cinematografici dell’addio.

Questo saggio, a partire da una bibliografia più indie, ci porta attraverso visioni e constatazioni non banali che ci svelano qualcosa di più sul mondo del cinema e soprattutto sulla fenomenologia dell’addio.

 

La verità di un instante. La storia di Dorothea Lange di Elise Hooper (Harper Collins)

Questo romanzo ricostruisce la biografia della fotografa Dorothea Lange ma soprattutto ci mostra la donna dietro all’obiettivo che ha dovuto faticare per farsi largo in un mondo che è ancora dominato dagli uomini. Ci svela i suoi traumi familiari, le decisioni strazianti, i suoi dubbi e tutto quello che l’ha accompagnata nella sua scalata verso il successo. 

La narrazione segue la traiettoria della vita reale di Lange, dai suoi primi difficili giorni a San Francisco, dove si ritrova borseggiata e senza soldi fino all’apertura di uno studio fotografico.  

Per gli appassionati di fotografia e coloro che hanno familiarità con il suo vasto corpus di lavori, leggere il libro sarà come scoprire il retroscena segreto di qualcuno che pensavano di conoscere.

 

La galleria di Potsdamer Platz di Alexandra Cedrino (Harper Collins)

Scritto da una discendente della famiglia di mercanti d’arte Gurlitt, in questo romanzo la storia personale di una donna che combatte per la sua nuova vita nel mondo dell’arte in una Berlino degli anni Trenta, si sviluppa sullo sfondo dell’ascesa del Nazionalsocialismo.

La protagonista è Alice che decide di trasferirsi nella capitale tedesca per indagare sulla sua famiglia. La giovane sviluppa presto un debole per la fotografia e coltiva l’idea di riaprire la galleria di proprietà. Per questo progetto trova il sostegno di suo zio Johann.

La galleria di Potsdamer Platz è il primo volume della trilogia di donne galleriste ed è anche il debutto di Alexandra Cedrino.

Foglie sparse di Alessandra Jatta (Voland)

Russia, Romanov e in mezzo alla guerra una zingara che predice il futuro. Già questi elementi bastano per delineare una storia che ci parla di legami familiari, paura ma anche attaccamento per la patria.

Jatta con l’aiuto di documenti, biglietti, fotografie e gioielli, ricompone l’epopea familiare di Pavlovna Olsufieva moglie di Vasilij, colonnello della guardia imperiale impegnato al fronte, che nel 1917 si vede costretta ad abbandonare il suo paese con i suoi cinque figli. L’albero genealogico e la mappa della fuga aiutano il lettore a seguire le tappe della fuga fino all’arrivo a Firenze nel marzo del 1919. Calata nel contesto storico della fine degli zar e dell’arrivo della modernità racconta le vicissitudini di una famiglia aristocratica che come tante altre ha vissuto la guerra e pagato il prezzo con separazioni, spargimenti di sangue, soprusi e angherie.

Lultimo atto del signor Beckett di Maylis Besserie (Voland)

Indagare gli ultimi anni di un grande autore è un desiderio che accomuna molti lettori. Se questo scrittore poi è Samuel Beckett senz’altro è un piacere che riguarda moltissime persone.

Nel descrivere l’ultimo atto del celebre drammaturgo, quello a Le Tiers Temps, la casa di riposo parigina, convoca anche James Joyce per ricordare le serate trascorse dai due irlandesi a cantare, parlare e bere. Per la maggior parte del tempo narrativo Besserie ha ambientato il romanzo nel 1989, l’ultimo anno di vita di Beckett, incorporando però anche l’aggressione nel 1938, quando fu pugnalato con un coltello nel quattordicesimo arrondissement. Per scrivere una delle pagine più convincenti la scrittrice ha usato i resoconti dei giornali dell’epoca, riuscendo così a ricreare un rapporto della polizia scritto in un gergo molto credibile.

Il testo è costellato di canzoni e poesie e in fondo al libro c’è anche una ninna nanna irlandese.

 

Spezzate di Jude Ellison S. Doyle (Tlon) 

L’autrice de Il mostruoso femminile torna nelle librerie italiane con la sua prima provocazione contro la misoginia moderna. Doyle in questa prima anatomia femminile e femminista, propone un compendio di “sbagli” e “delusioni” di alcune celebri eroine che hanno violato norme e aspettative che, insomma, sono uscite fuori dai binari. Il titolo originale del libro, infatti, è Trainwreck, cioè incidente ferroviario. Metafora calzante di quanto siano state considerate incidenti, o almeno “incidentate”, le protagoniste di questo saggio. Dipendenze, condotte sessuali, atteggiamenti non ritenuti consoni rispetto a un canone specifico o il tanto abusato ideale di femminilità sono additate come le cause del deragliamento esistenziale. L’autrice attingendo alla poesia, alla musica, alle riviste scandalistiche, tra passato e presente, va a porre anche una scomoda domanda: perché piace vedere le donne spezzate?

Il libro passa in rassegna la vita di personaggi storici come Charlotte Brontë e icone della metà del secolo scorso come Billie Holiday e Sylvia Plath, fino ad arrivare a soggetti dello show biz contemporaneo come Taylor Swift, Amy Winehouse, Whitney Houston e Britney Spears. 

Non leggete i libri fateveli raccontare di Luciano Bianciardi (Neri Pozza)

Questo libro di Bianciardi aveva come sottotitolo Sei lezioni per diventare un intellettuale dedicate in particolare ai giovani privi di talento.

Irriverente e chirurgico, lo scrittore de La vita Agra propone un breve prontuario per menti non brillanti ma volendo anche per gli altri, i geni e i cervelloni, per salvarli da un’esistenza mediocre e avviarli alla scalata dell’Elicona. 

Lo scrittore a partire da una disamina sulla figura dell’intellettuale propone strategie ma anche indicazioni più pratiche e frivole, come i vestiti da scegliere e i gesti adeguati per sopravvivere e dominare la conversazione nei salotti come nelle case editrici.

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