Dettaglio Bibbia dono Beltrame, dettaglio carta 374r, incipit Vangelo S
Dal 6 agosto al 18 settembre 2022, le Sale del Castello Inferiore di Marostica (Vi) ospitano la mostra “La battaglia dei due Re con finte schiere. La storia degli scacchi tra XIII e XVIII secolo nei libri della Biblioteca Bertoliana”, a cura di Laura Sbicego.
Come indica il sottotitolo, la mostra attinge ai tesori della Biblioteca Bertoliana di Vicenza, che, attiva sin dal 700, è la più importante del territorio vicentino e tra le più importanti biblioteche storiche italiane. La Bertoliana, tra i suoi tanti tesori, accoglie una rara collezione di letteratura scacchistica universale. Sono opere manoscritte e a stampa datate tra il XIII e il XIX secolo, spesso arricchite da disegni e incisioni.
Windisch, Tavola
A guidare tra i contenuti della sezione della Biblioteca riservata al gioco degli scacchi, è un manoscritto di piccolissime dimensioni, redatto nell’Ottocento dai bibliotecari Ignazio Savi e Andrea Capparozzo, contenente il censimento bibliografico dei libri sul gioco degli scacchi all’epoca patrimonio della Biblioteca vicentina. Quell’inventario è stato in seguito ampliato a livello di bibliografia specialistica.
Tra i tesori, il “Liber … super ludo scachorum” (1493) di Jacopo da Cessole, con straordinarie illustrazioni e il “manuale” per “imparare giocare a scachi et de le partite” di Pedro Damiano da Odemira (1512), “Il gioco de gli scacchi” (1584) di Ruy Lopez de Segura, o il trattato “Scacchia ludus” (1527) di Girolamo Vida o, ancora “Il gioco de gli scachi” (1617) di Pietro Carrera, o l’ “Analyse du jeu des echecs” (1749) di François-André Danican Philidor. Affascinano, nelle “Lettres … accompagnee de trois gravures … qui representant ce fameux Automate” (1783), le immagini del celeberrimo Automa che gioca a scacchi.
Cessole, partita a scacchi, frontespizio
Opere rare, spesso impreziosite da notevoli tavole illustrative delle diverse fasi del gioco. Tra i tanti tesori della mostra, accanto ai trattati scacchistici che hanno segnato la storia del gioco in Europa, va segnalata la miniatura che decora la Bibbia del copista Cambius Vicentinus. La piccola scena miniata rappresenta un chierico e un laico che, seduti, giocano a scacchi: si tratta di una delle prime rappresentazioni di partita a scacchi ad oggi nota, realizzata in Francia nel terzo quarto del XIII secolo, negli anni in cui il pio re Luigi IX vietava il gioco degli scacchi.
La mostra è realizzata in collaborazione con il Comune di Marostica, l’Associazione Pro Marostica, il Circolo scacchistico “Città di Marostica”, A.S.D. Scacchi Berici, Fondazione Benetton Studi Ricerche e con lo storico degli scacchi Diego D’Elia.