Luglio è tempo di bilanci. Concluse le aste del primo semestre, è il momento di tirare le somme. Non sono stati sei mesi qualunque, ma quelli in cui il mercato dell’arte era chiamato a confermarsi. A dimostrare che la ripresa fatta registrare nel 2021 non era episodica, ma concreta. E così è stato
Difatti, nonostante il clima d’incertezza mai pienamente sopito, nel 2022 le più grandi case d’asta nazionali hanno registrato risultati importanti. In linea, se non ancora migliori, rispetto a quelli del 2021.
Grazie al ritorno in presenza, ma anche in virtù degli strumenti virtuali e ibridi. Ormai piattaforme essenziali per garantire alternative ai collezionisti e per raggiungere i buyer in ogni angolo del mondo. Nuove soluzioni frutto di una notevole propensione al rischio del settore. Che non ha avuto timore di rinnovarsi in un periodo critico, ed è stato premiato.
Ciò ha consentito di proporre un’offerta sempre più ampia e ibrida, che ha annesso alle vendite lotti particolari come cimeli sportivi, streetwear, strumenti musicali. Senza dimenticare l’ascesa degli NFT e della digital art. A sua volta questo ha saputo attrarre nuovi collezionisti, giovani e con interessi moderni.
Nel complesso questi elementi hanno portato a sviluppare un nuovo assetto, una rimodulazione del mercato – sia da parte della domanda che dell’offerta – che ha paradossalmente giovato delle ristrettezze pandemiche. Più digitale, dinamico, aperto alla novità. E tutte le maison ora ne stanno giovando.
Ecco il primo semestre 2022 di Bertolami Fine Art.
Qual è stato il fatturato del primo semestre 2022?
Il fatturato del primo semestre 2022 è stato di € 10.252.808 (con 24 aste di cui 21 variamente ibride e 3 online only con battitore elettronico) con un aumento di fatturato del 28% rispetto al primo semestre dell’anno precedente. Un risultato che acquista un valore ulteriore in un anno apertosi all’insegna delle preoccupanti incognite create dalla crisi internazionale seguita all’invasione russa dell’Ucraina.
Quali sono stati i tre top lot?
Lotto 16
BULGARI. Anello incastonato con diamante taglio brillante 7,27 ct
Asta 112 27 Maggio 2022, Roma
GIOIELLI OROLOGI, ARGENTI E ALTRI OGGETTI D’ARTE
Aggiudicazione: € 302.400
Lotto 252
Raro pannello dipinto a lacche policrome su legno
Vietnam, metà del XX sec.
Asta 115 23 Giugno 2022, Roma
ARTE ASIATICA, AFRICANA E PRECOLOMBIANA
Aggiudicazione: € 201.600
Lotto 452
M. Giunio Bruto e P. Cornelio Lentulo Spintere, Aureo,
zecca militare mobile al seguito di Bruto, 43-42 a.C; AV (g 8,10; mm 18; h 12)
Asta 109 4-5 Maggio 2022, Monaco di Baviera
MONETE GRECHE, ROMANE E BIZANTINE
Con la collezione Bono Simonetta di monete cappadoce e una selezione di monete siciliane medievali della collezione Spahr
Aggiudicazione: € 170.100
C’è un dipartimento in particolare che ha riscontrato risultati significativi?
Ottime le prestazioni dei due dipartimenti che trattano preziosi: Gioielli e Orologi e Argenti, Avori e Coralli. Momenti salienti del semestre sono stati l’asta di glittica di aprile a Londra e quella di numismatica di maggio a Monaco di Baviera. Due vendite caratterizzate dalla presenza in catalogo di pezzi di qualità mediamente molto alta e dall’abbondanza di highlight rimarchevoli per finezza stilistica, ottimo stato di conservazione e rarità. Nell’asta di glittica la forza del potere d’acquisto cinese ha fatto la differenza portando i prezzi di aggiudicazione verso traguardi da record.
Commento di Giuseppe Bertolami – Amministratore unico Bertolami Fine Art
Bertolami Fine Art ha chiuso il primo semestre del 2022 con un + 28% sul I semestre 2021. Un risultato eccellente. Il dato eclatante della continuità del trend di crescita e degli ottimi numeri che lo caratterizzano non deve però distoglierci da un’analisi approfondita dei dati. Quelli sin qui raccolti raccontano in quale modo l’attuale situazione geopolitica stia impattando anche sul nostro settore. Nelle occasioni in cui abbiamo proposto pezzi eccezionali il mercato ci ha premiato al di sopra delle nostre più rosee aspettative, registriamo invece una battuta d’arresto di quel fenomeno di rafforzamento degli acquisti di lotti di valore medio che aveva caratterizzato il 2021 e che avevamo salutato come un segno di buona salute del nostro comparto.
Le performance deicompratori cinesi rappresentano uno dei dati salienti di questa prima parte del 2022. Il loro ingresso in gara fa sempre la differenza, sia che sfidino con successo la clientela anglosassone nelle aste in cui si vende la più iconica e preziosa produzione occidentale, antica e moderna, sia che gareggino tra di loro per acquistare arte asiatica. Non è un caso che la seconda aggiudicazione del semestre sia un lotto dell’asta di arte asiatica di giugno, un pannello vietnamita venduto per 201.600 euro partendo da una base d’asta di 15.000.
Emerge la ricerca dell’alta qualità premiata in qualsiasi settore. La conferma arriva dal dipartimento di Antiquariato, che ha cominciato a operare proprio nel 2022 proponendo mobili e oggetti d’arte antichi, una categoria merceologica in cui, a causa di un epocale mutamento del gusto, l’offerta supera di gran lunga la domanda. Abbiamo deciso di inserirci in quest’area nella piena consapevolezza di andare incontro a una sfida commerciale tra le più ostiche. Nonostante ciò, nella nostra classifica delle prime dieci aggiudicazioni del semestre troviamo un arredo antico: una coppia di trumeau veronesi di metà ‘700 aggiudicati a € 83.160. Nel dipartimento più sensibile alle oscillazioni del gusto, quello di Arte Moderna e Contemporanea, continuiamo comunque a registrare un rafforzamento del ‘900 storico italiano, di cui si torna ad apprezzare anche la produzione dei cosiddetti artisti minori.
Tra le criticità riscontrate nel semestre, si segnalano i bizzarri avvisi di notifica fioccati in questa prima parte dell’anno che offrono interessanti spunti di riflessione sulla deriva di un istituto nato per evitare l’espatrio dei tesori nazionali ma oggi trasformato in elemento depressivo del mercato dell’arte italiano.
Anticipazioni sul prossimo semestre
Tra i progetti in cantiere Bertolami Fine Art segnala le aste che, a Londra, inaugureranno due nuovi dipartimenti: Bronzetti dal XV al XVIII secolo e Placchette e medaglie devozionali medievali. La conquista di nicchie collezionistiche di respiro internazionale, anche se molto ristrette, continua a essere un obiettivo al centro delle strategie commerciali della casa d’aste.