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Un mega Terzo Paradiso di Pistoletto fatto di tronchi a Courmayeur

Il Terzo Paradiso, Michelangelo Pistoletto

Il 31 luglio 2022 è stata presentata al pubblico l’installazione di Michelangelo Pistoletto dedicata al Terzo Paradiso, che richiama l’importante tema del rispetto per l’ambiente e per la natura. L’opera è stata posizionata nella Val Ferret, a Courmayeur, che diventa così una delle ambasciatrici del progetto culturale di Pistoletto.

L’installazione è ampia 54 metri, ed è stata concepita per durare almeno 15 anni. Per realizzarla sono stati utilizzati dei tronchi di abete locali, già tagliati: i ceppi sono stati posizionati e in alcuni casi coperti con dischi di acciaio specchiante.
L’opera nasce per ispirare una trasformazione della società, riassumendo in un unico segno – due cerchi esterni, un cerchio centrale – la complessità dell’esistente: dall’unione tra i poli opposti della natura e dell’artificio scaturisce uno spazio liminale carico di potenzialità, generatore di rinascita.
Il Terzo Paradiso, Michelangelo Pistoletto
Il Terzo Paradiso – spiega l’artista – vuole sottolineare il nesso tra il cielo e la terra e le sue biodiversità, così come il senso della misura, della proporzione, dell’armonia, da applicare non solo in termini quantitativi ma anche qualitativi ed etici. Il Terzo Paradiso significa il passaggio ad un nuovo livello di civiltà planetaria, indispensabile per assicurare al genere umano la propria sopravvivenza.
Courmayeur e la Val Ferret entrano così a fare parte di una rete di località che si estende da Addis Abeba a Tokyo, da Medellin a Sarajevo – passando per varie città italiane – e che promuovono armonia, sostenibilità e rispetto per l’ambiente.

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