La notizia della scomparsa a Tokyo è stata comunicata solo oggi (9 agosto), ma la morte del designer e stilista giapponese Issey Miyake è avvenuta qualche giorno fa, venerdì 5
Si è spento all’età di 84 anni Issey Miyake, designer e fondatore del Miyake Design Studio e del gruppo Issey Miyake, nato a Hiroshima il 22 aprile del 1938 e sopravvissuto all’atomica. Era noto come lo stilista della moda “genderless” ed ecosostenibile che vestì David Bowie e Steve Jobs.
La sua frase più riportata: “La cosa che da sempre mi affascina di più è lo spazio tra un abito e il corpo, è l’utilizzo di un elemento bidimensionale per vestire una forma tridimensionale. Se guardiamo indietro, nella storia, notiamo che molte culture hanno iniziato a creare indumenti partendo da un solo pezzo di tessuto. Io volevo partire da un elemento altrettanto semplice ed esplorare le diverse possibilità, unendo artigianato, tecnologia e tessuti sempre nuovi”.
Dopo la laurea nel 1964, si trasferisce a Parigi dove collabora con Guy Laroche e Hubert de Givenchy, per poi trasferirsi a New York e lavorare con Geoffrey Beene. Nel 1970 ritorna a Tokyo per aprire il Miyake Design Studio. Nel 1973 la prima sfilata donna e nel 1978 l’uomo. E’ uno dei primi a disegnare capi genderless, a parlare di moda riciclata o sostenibile, di tecnologia applicata ai materiali. Una tecnica fra le più antiche e couture, il plissé, con lui diventa il quotidiano. Con il profumo che porta il suo nome entra nella storia del settore. Ha sempre lavorato con i suoi team, dando vita a nuove creazioni e supervisionando tutte le collezioni sotto le diverse etichette Issey Miyake e quando nel 1999 si ritira definitivamente (pur mantenendo una supervisione) inizia a occuparsi di arte e mostre.
Tra i vari premi ricevuti, il premio Compasso d’oro nel 2014, per creazione delle lampade IN-EI Issey Miyake, realizzate per l’azienda italiana Artemide, tecnologicamente avanzate e con consumi ridotti.