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Not my circus, not my monkeys. Pure Evil a Milano

Pure Evil, Arthur’s Miller Nightmare -Not my circus, not my monkeys (2022), 3-colour screenprint handfinished with Krink ink on 330gsm Fedrigoni paper, edition of 1, signed and numbered, 70 x 85 cm, credits Elena Domenichini Pure Evil, Arthur’s Miller Nightmare -Not my circus, not my monkeys (2022), 3-colour screenprint handfinished with Krink ink on 330gsm Fedrigoni paper, edition of 1, signed and numbered, 70 x 85 cm, credits Elena Domenichini
Pure Evil (2021), Credits Peter Jackson Photographer
Pure Evil (2021), Credits Peter Jackson Photographer

Milano. La galleria Wunderkammern presenta, a partire dal 14 settembre, la mostra Not my circus, not my monkeys, dedicata all’artista inglese Pure Evil. 

Per la prima volta nel capoluogo lombardo la più celebre serie dell’artista, Nightmare, che trae ispirazione dagli anni ’60 quando la Pop Art di Andy Warhol esplorava la celebrity culture. La serie è composta da opere su tela, carta e perspex che ritraggono star hollywoodiane e celebrità, come le bellissime e tormentate Natalia Wood, Sharon Tate e Jackie Kennedy.  Tra queste vi è Arthur Miller’s Nightmare – Not my circus, not my monkeys, l’iconico ritratto di Marilyn Monroe che da’ il titolo ala personale; ad accompagnare la serie anche un’edizione limitata di opere NFT. 

Pure Evil, Arthur’s Miller Nightmare -Not my circus, not my monkeys (2022), 3-colour screenprint handfinished with Krink ink on 330gsm Fedrigoni paper, edition of 1, signed and numbered, 70 x 85 cm, credits Elena Domenichini
Pure Evil, Arthur’s Miller Nightmare -Not my circus, not my monkeys (2022), 3-colour screenprint handfinished with Krink ink on 330gsm Fedrigoni paper, edition of 1, signed and numbered, 70 x 85 cm, credits: Elena Domenichini

«Ho mantenuto una grande semplicità nel realizzare l’intera collezione» ha affermato Pure Evil, «nei ritratti femminili i lineamenti sono essenziali, tagliati a mano con una lama affilata in tre strati di stencil e laboriosamente “spruzzati” per costruire i volti. Gli occhi gocciolano profonde lacrime dipinte e rappresentano i sogni d’amore infranti»

La galleria Wunderkammern continua così la sua ricerca nell’ambito della street art, raccogliendo la testimonianza di uno dei padri della Urban Art, nonché fondatore, insieme a Banksy, D*Face e Paul Insect, del leggendario Santa’s Ghetto, galleria itinerante che dal 2002 al 2007 ha sfidato con ironia le logiche del mercato dell’arte. La mostra, a cura di Giuseppe Pizzuto, inaugura il 14 settembre dalle 18,30 alle 21,30 (previa prenotazione) e sarà aperta al pubblico fino al 15 ottobre 2022 in via Nerino 2. 

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