L’asta di Filatelia apre la stagione di appuntamenti d’asta a Il Ponte. 300 lotti raccontano la storia d’Italia e non solo. Esposizione il 16, 17, 18 settembre 2022. L’asta il 19 settembre 2022 a Milano.
A volte una collezione riesce a raccontare una storia. Spesso, se la collezione è di francobolli, riesce addirittura a raccontare la Storia. Una maiuscola a separare due dimensioni interconnesse ma distinte, quella delle vicende singolari e quella degli accadimenti universali, che per importanza e respiro finiscono per intercettare tutti noi.
Così un’asta de Il Ponte – che si tiene a Milano il 19 settembre – diviene in grado di raccontare secoli di Storia italiana, e non solo. 300 lotti che paiono quasi dei piccoli fotogrammi di grandi avvenimenti storici. Senza dimenticare le vicende spesso rimaste ai margini, a cui oggi ridiamo piena importanza contestualizzandolo a posteriori.
Si parte dunque da dove tutto è iniziato, da dove l’Italia ha preso avvio. Le guerre d’indipendenza italiane. In particolare dal Governo Provvisorio di Toscana, le cui vicende emergono in due lettere. Quella da Brody (Ucraina) per Livorno, con l’affrancatura che testimonia l’obbligato passaggio sulla via di Svizzera a causa delle ostilità tra il Regno di Sardegna e l’Austria durante la II Guerra d’Indipendenza del 1859 (lotto 101, stima € 1.200 – 1.800). E quella spedita da Firenzuola l’8 giugno 1860 e diretta a Modigliana, di particolare interesse per la rarità della combinazione degli annulli e il riutilizzo del supporto cartaceo (lotto 30, stima € 6.000 – 8.000).
“Fatta l’Italia, bisogna fare gli italiani” la frase, associata in genere a Massimo D’Azeglio, introduce alla sezione dedicata al Regno d’Italia. Ma qualcuno, più che all’interesse comunitario, pensava al proprio tornaconto. Lo testimoniano i tentativi di frode postale (lotto 41, stima € 400 – 500) e le emissioni pubblicitarie, con la cosiddetta “busta parlante” proveniente da una collezione mai apparsa sul mercato ed emessa durante il regno del re Vittorio Emanuele II nel 1877, quando la pubblicità si faceva anche attraverso la corrispondenza (lotto 43, stima 5.000 – 10.000). In asta altri falsi d’epoca d’eccezione, come il bollettino inviato da Roma a Firenze nel 1979 con un falso per posta calcografico da 1.000 lire (lotto 74, stima € 2.500 – 3.000).
Dall’Italia all’estero. Ecco tre prove di stampa volute dall’ultimo imperatore d’Etiopia Hailé Selassié, in cui risulta evidente nell’impostazione grafica la volontà di anteporre le diciture in etiope rispetto a quelle in francese obbligatorie da parte dell’Unione Postale Universale (lotto 110, stima € 800 – 1.000) e il francobollo da 1.c delle Hawaii stampato localmente nel 1859 (lotto 131, stima € 800 – 1.200).
Storici i francobolli dedicati ai primi giochi olimpici del 1896 (lotto 115, stima € 150 – 200), al mito del west con il “Pony Express” del 1861 (lotto 130, stima € 100 – 150) e alla nascita del movimento degli scout con il francobollo del 1900 dedicato al loro fondatore, il Generale Baden-Powell (lotto 121, stima € 200 – 300).
E, infine, cosa c’è di più universale dello spazio? Ecco quindi il cosmogramma Apollo 15 “Moon Rover” del 1971 (lotto 138, stima € 2.500 – 3.500) e un curioso sacchetto porta oggetti che ha viaggiato nell’universo, proveniente dalla collezione dell’astronauta Vladimir Titov – secondo uomo nello spazio (lotto 142, stima € 100 – 200).