Martedì 20 settembre Wannenes esita a Palazzo del Melograno a Genova un catalogo interamente dedicato a Giovanni Migliara che ripercorre il percorso formativo e artistico del pittore e conta 46 opere tra dipinti, disegni e fixés sous verre. L’esposizione parte domani, 17 settembre
Giovanni Migliara (Alessandria, 1785 – Milano, 1837) è stato un vedutista italiano dell’800 conosciuto soprattutto per i paesaggi e le vedute urbane delle città italiane da lui visitate. Il catalogo in arrivo da Wannenes è suddiviso nei temi e nelle tecniche maggiormente care all’artista. Abbiamo chiesto all’esperta del dipartimento della maison Rosanna Nobilitato di raccontarci questa vendita:
Non è frequente trovare un intero catalogo dedicato a un solo autore, soprattutto se si tratta di un pittore dell’Ottocento. Ci raccontate come è nata quest’asta?
Crediamo molto nelle aste a tema che pongono il focus su un artista o una corrente pittorica. Si tratta di cataloghi più difficili da realizzare, ma proprio per la loro unicità rimangono impressi nella memoria diventando un documento prezioso da conservare.
L‘idea di una vendita dedicata a Migliara nasce in seguito all’acquisizione di un primo nucleo di dipinti che ci hanno stimolato a proseguire in quella direzione fino a raggiungere un numero interessante di affidamenti (quarantasei opere) che hanno permesso la realizzazione di questo prezioso volume concepito come una mostra: suddiviso per temi e tecniche.
Da dove provengono le opere?
Le opere provengono da molteplici affidamenti di diverse collezioni private italiane.
Il mercato di Migliara, secondo i dati di Artprice, è per il 74,5% italiano. A quale tipologia di collezionista si rivolge la vostra asta? Avete avuto dei riscontri anche da collezionisti stranieri?
Guardando al passato abbiamo constatato che l’artista suscita molto interesse anche sul mercato internazionale. Non solo appassiona i privati, ma ugualmente raccoglie l’interesse dei galleristi stranieri che rivolgono una grande attenzione ai pittori italiani e alla loro arte.
Il collezionista delle tele di Migliara è prima di tutto amante del bello, molto preparato e attento al mercato dell’arte. Per questo la nostra missione è quella di selezionare opere che abbiano lasciato un segno: dipinti di qualità dal soggetto gradevole e in buono stato di conservazione.
Inoltre, la tecnica pittorica dell’artista unisce un’insuperabile sensibilità ottica e atmosferica per la luce a un’attenzione illustrativa nel descrivere i luoghi. Grazie a queste peculiarità si può ritenere una firma che appassiona anche i collezionisti più giovani affascinati dalla sua essenzialità nel descrivere paesaggi e scorci urbani caratterizzati da architetture italiane iconiche.
La “storia d’amore” tra Migliara e Wannenes dura dal 2014. La vostra casa d’aste detiene infatti il record mondiale del pittore da otto anni, un passo avanti a maison internazionali del calibro di Sotheby’s, Christie’s e Dorotheum. Cosa ci potete raccontare di quella vendita record?
Il feeling tra Wannenes e il pittore nasce diverso tempo addietro, per la precision nel 2014 con la vendita dello splendido dipinto del 1828 raffigurante la piazza del Duomo di Milano col Coperto dei Figini. Tela presentata nel 1937 ad Alessandria in occasione della Mostra commemorativa dedicate a Migliara.
Nell’opera la facciata del Duomo è incornicita dal Coperto Figini e dall’isolato del Rebecchino con Palazzo Reale sullo sfondo; una delle immagini piu emblematiche della piazza prima delle demolizioni e i rifacimenti della seconda metà del secolo.
Si tratta quindi di un capolavoro di straordinaria qualità e dal significativo valore storico che ha conquistato per la sua bellezza collezionisti da tutto il mondo, raggiungendo un risultato importante ancora oggi record assoluto per l’artista.
Quanto è stimato l’intero catalogo dell’asta in arrivo?
Il valore dell’intero catalogo si aggira intorno ai 150.000 euro, ma grazie alla nostra esperienza con l’artista siamo sicuri che i collezionisti apprezzeranno come sempre la sua arte facendo registrare risultati assai più significativi.
Il catalogo della vendita in cinque sezioni
1. Paesaggi. Il catalogo si apre con una selezione di paesaggi, da quelli agresti agli scorci urbani, dalle rovine ai monumenti, fino ad arrivare ai cosiddetti “capricci”. Dopo una prima produzione milanese si fa viva nel pittore l’esigenza di aggiornare e arricchire il proprio repertorio tematico, rivolgendosi ad altre zone della regione lombarda. Le due tempere del 1820 “Veduta lombarda” (lotto 5, stima 3.200 – 3.800 euro) e “Veduta dei dintorni di Como” (lotto 6, stima 3.200 – 3.800 euro) rispondono appieno all’obiettivo dei suoi viaggi: l’osservazione e la riproduzione tramite schizzi e disegni di tutti i soggetti destinati a diventare protagonisti dei suoi dipinti. Partendo da luoghi e monumenti reali, come il lago e la città di Como, il monte Olimpino, il convento e il rudere con arco a cassettoni, Migliara intende ottenere composizioni di “fantasia” con figure, animali e barche, espressioni dei suoi appunti “dal vero”.
2. Interni di convento. Seguono una serie di interni di convento, soggetti che Migliara replica numerose volte nella sua carriera. “Frati che attendono ai lavori in cucina” (lotto 9, stima € 4.000 – 6.000) risale al periodo più maturo della carriera del pittore e “Frati che accolgono i pellegrini alla Certosa di Pavia” (lotto 10, stima 4.000 – 6.000 euro) propone una soluzione scenografica in controluce, espediente che si ritrova spesso nelle sue opere.
3. Vedute urbane. Si passa poi alle vedute urbane realizzate tra gli anni Venti e Trenta dell’Ottocento, quando il pittore intraprende alcuni viaggi in Italia. Spicca il top lot della vendita: “Interno del Santuario di Santa Maria dei Miracoli presso San Celso” (lotto 18, stima 16.000 – 20.000 euro), tela dominata dall’imponente architettura rinascimentale raffigurante l’interno del Santuario animato da una serie di figure rese con grande attenzione e minuzia.
Il lotto si è conquistato la copertina del catalogo ed già passato sul mercato nel 2013 da Dorotheum a Vienna (aggiudicato a 49.100 euro). In quella occasione Gernot Mayer nella scheda tecnica dell’asta suggeriva come la scena potesse rappresentare la visita al santuario dell’arciduchessa Maria Beatrice d’Este e del figlio Massimiliano nel 1820. Migliara infatti, spiegano gli esperti, aveva un vivo interesse negli avvenimenti pubblici e mondani milanesi del tempo, che diventano uno spunto per le ambientazioni delle sue vedute cittadine, non di rado, come forse in questo caso dipinte su commissione.
Da Wannenes evidenziano anche l’olio su tela raffigurante il “Porto di Genova” (lotto 13, stima 3.200 – 3.800 euro) dove l’artista restituisce sia la solennità monumentale della Lanterna sia la quotidianità della vita del porto utilizzando come costante la luce per creare sofisticati contrasti che vivacizzano la scena.
3.1 Milano. Questa “sottosezione” non è presente in catalogo, l’abbiamo “aggiunta” noi di ArtsLife in questa carrellata perché dei tredici lotti di questa sezione, ben sei raffigurano la città di Milano, che è stata una grande protagonista delle tele di Migliara e dove il pittore si trasferisce qui nel 1801. In “La piazza del Duomo col coperto dei Figini e l’isolato del Rebecchino” (lotto 23, stima 10.000 – 15.000 euro) il vedutista rende omaggio ad uno scorcio cittadino tra i più iconici. La sua attenzione si sofferma soprattutto sulla descrizione accurata, da miniaturista, dei personaggi che affollano la piazza, offrendo un repertorio di mestieri e costumi che lo rendono uno dei protagonisti indiscussi della pittura di genere. Questa veduta ricorda quella del record del 2014: “La Piazza del Duomo a Milano col Coperto dei Figini” del 1928 (vedi sopra) anch’essa caratterizzata da una forte attenzione illustrativa e pittoresca nel raccontare la vita che abita la piazza.
Gli altri lotti che raffigurano chiese o piazze del capoluogo lombardo sono “La piazza di Sant’Eufemia a Milano” (lotto 12, stima € 10.000 – 15.000) dove Migliara inserisce la raffigurazione di edifici reali, Santa Maria presso san Celso e la basilica di Sant’Eufemia, in uno scenario fantasioso, avvicinando le due chiese che nella realtà sono più distanti e diversamente orientate. Elementi di fantasia anche in “Le colonne di San Lorenzo a Milano” (lotto 14, stima € 10.000 – 15.000) dove il pittore inserisce addirittura una marina. Questo soggetto è stato molto amato da Migliara ed è noto in diverse versioni tra cui quella al museo Correr di Venezia del 1812 e quella della galleria sabauda di Torino del 1814. E ancora si segnalano il “Cortile della Basilica di Sant’Ambrogio” (lotto 15, stima € 7.000 – 9.000), il già citato “Interno del Santuario di Santa Maria dei miracoli presso san Celso” (lotto 18) e la “Processione nel Duomo di Milano” (lotto 22, stima € 10.000 – 15.000).
4. Fixés sous verre. Si prosegue con una ricca raccolta di rari fixés sous verre dove Migliara si cimenta in questa delicata e particolare tecnica nata in Francia nella seconda metà del Settecento. Si tratta di opere di piccole dimensioni dipinte ad olio su taffetà di seta e incollate a un vetro concavo attraverso un miscuglio dalla consistenza mielosa. Il risultato, fragile ma di lucentezza estrema, gli ha garantito il soprannome di “fiammingo italiano” per via della sua incredibile attenzione ai dettagli. Tra i vari esempi proposti nella vendita da Wannenes segnalano “La cappella Colleoni a Bergamo” (lotto 39, stima 800 – 1.200 euro). Fixé datato tra il 1825 e il 1830 dove ritorna quel medesimo scrupoloso trattamento dell’architettura e delle figure tipico del suo stile.
5. Disegni. Infine chiude il catalogo una carrellata di quattro disegni, sia esempi dall’esecuzione molto dettagliata che schizzi, veri e propri appunti di lavoro, poi riutilizzati nei dipinti.
WANNENES
ASTA 415
20 SETTEMBRE 2022
ore 15:00
Palazzo del Melograno
Piazza Campetto, 2 Genova
ESPOSIZIONE
17 – 19 SETTEMBRE 2022
orari: 10.00 – 13.00 | 14.00 – 18.00