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Giovanni Pizzo, caposaldo dell’arte Programmata italiana, è scomparso all’età di 88 anni

Giovanni Pizzo nel suo studio, Formello, 2015
Giovanni Pizzo nel suo studio, Formello, 2015
L’artista Giovanni Pizzo è morto a Roma all’età di 88 anni in seguito all’aggravamento di una polmonite. Insieme alla moglie Lucia Di Luciano hanno fatto la storia dell’arte Programmata italiana, fondando il Gruppo 63 e l’Operativo R.

Giovanni Pizzo nasce a Veroli nel 1934. Si laurea in architettura a Roma nel 1955. Nel 1958 la prima mostra personale di rilievo alla Galleria la Fontanina di Siracusa. Nel 1960 è presente alla VIII Quadriennale d’Arte di Roma. Invitato da Fiamma Vigo espone, nel 1965, alla galleria Numero di Roma; nel 1966 espone all’Art Center di Joannesburg e partecipa alla X Biennale di Barcellona; nel 2007 è alla GNAM di Roma nella mostra Combinatorie. Arte programmata, anni ’60.

Pizzo è stato assoluto protagonista della stagione di sperimentazione detta arte programmata, termine coniato da Umberto Eco in occasione dell’esposizione al negozio Olivetti di Milano (1962). Nel 1963 fonda il Gruppo 63 insieme a Lia Drei, Francesco Guerrieri e Lucia Di Luciano. Nel 1964 fonda Operativo R insieme a Carlo Carchietti, Franco Di Vito e Lucia Di Luciano.

La sua è stata una ricerca gestaltica, caratterizzata dall’utilizzo di moduli geometrici, linee, quadrati e rettangoli. Dapprima realizzati con una tavolozza minimale di bianchi e neri, essa si arricchisce via via di blu e rossi saturi. Il prefisso sign gestalt, utilizzato spesso come titolo dei lavori, vuole indicare che il processo operazionale che porta alla forma è primario rispetto alla forma stessa.

La sua ricerca vive negli anni una continua attenzione, con mostre e collettive personali che si susseguono ininterrottamente fino ai giorni nostri. Per ultima la bipersonale del 2022 Lucia Di Luciano & Giovanni Pizzo. Pogrammed Art, Marinko Sudac Collection del Museum of Avart-Garde di Zagabria, Croazia.

A dare la notizia, insieme ai familiari, è la 10 A.M. ART Gallery di Milano, che rappresentava l’artista: «Dopo 10 anni di vera amicizia e di collaborazione lavorativa insieme, Giovanni oggi ci lascia una grandissima eredità artistica che insieme alla moglie Lucia, al figlio Oscar e alla figlia Georgia, porteremo avanti con grande amore e dedizione».

Difatti sono già diversi in progetti in cantiere. A luglio sono iniziate le riprese – presso la casa/studio dell’artista a Formello (Roma) – per la realizzazione di un film/documentario sulla vita di lui e della moglie Lucia di Luciano, con il regista Fabio Cherstich. Nel 2023 è in programma l’uscita di una grande monografia sull’artista. Il 27 ottobre 2022, proprio da 10 A.M. ART Gallery, è in programma una mostra collettiva dove Giovanni Pizzo è presente con alcune opere.

GIOVANNI PIZZO, Sign Gestalt N.20 I, 1965, Morgan’s paint e china su masonite da 8mm, 180×115 cm
GIOVANNI PIZZO, Sign Gestalt N.3, 1964, Morgan’s paint su masonite, 60×115 cm
Il Gruppo 63, da sinistra Francesco Guerrieri, Lia Drei, Lucia Di Luciano, Giovanni Pizzo, Roma 1963
Il Gruppo Operativo R, da sinistra Carlo Carchietti, Franco Di Vito, Giovanni Pizzo e Lucia Di Luciano, Roma, 1964

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