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Il ricco piatto di offerte del Teatro Nazionale di Genova

Tutte le novità del Teatro Nazionale di Genova che vanno a completare la già ricca stagione 2022-23 forte di 70 titoli e oltre 20 produzioni

Nuova drammaturgia, rassegne musicali, residenze creative, laboratori, incontri e un grande progetto di valorizzazione delle periferie. Queste le svariate iniziative in programma per la stagione 2022-23. Ma non solo. Grazie al lauto fondo di ben 2 milioni di Euro del PNRR, il Teatro Nazionale di Genova per il prossimo anno ha programmato il rinnovamento delle sale dei suoi teatri, ma già da questi mesi si darà il via a una serie di lavori che mirano a migliorare da un lato l’accessibilità alle sale, abbattendo le poche barriere architettoniche rimaste, e dall’altro a ottimizzare l’efficienza energetica dei palcoscenici e degli uffici, grazie alla sostituzione degli impianti termici con apparecchiature di nuova generazione e l’utilizzo di illuminazione con tecnologia led sia per gli spettacoli che per gli uffici. Soluzioni che aiuteranno a fronteggiare la crisi energetica e che vanno incontro agli obiettivi dell’Agenda ONU 2030. Il Teatro Nazionale di Genova infatti dallo scorso anno ha aderito all’ASVIS – Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile.

Insomma il bello dentro al bello. E se di bello si parla, questa stagione non può che farsi lustro di avere come ospite, dal 12 al 14 ottobre al Teatro Gustavo Modena, Milo Rau, uno dei registi più influenti a livello internazionale. Il drammaturgo svizzero presenterà Grief & Beauty, uno spettacolo che fa riflettere sul lutto e sull’eutanasia, di cui il Teatro Nazionale di Genova è coproduttore italiano insieme a RomaEuropa Festival.

Un altro appuntamento importante è quello dal 18 al 30 ottobre al Teatro Ivo Chiesa che porta la firma di Livermore: Maria Stuarda di Friedrich Schiller, con due protagoniste di altissimo livello come Laura Marinoni ed Elisabetta Pozzi che si alterneranno nei ruoli principali, scoprendo sera per sera chi vestirà gli abiti di Maria Stuarda e chi di Elisabetta I. Uno spettacolo che come ha raccontato il direttore – regista si vanta di avere anche i costumi delle due sovrane firmati Dolce & Gabbana.

Davide Livermore
ph Paola Leoni

Anche la danza, come era tradizione del Teatro dell’Archivolto, trova i suoi spazi in questo cartellone con un’iniziativa intitolata Corpo Civico, curata da Nicoletta Bernardini e Piera Pavanello. Le due coreografe, rappresentanti di Rete Danza Contempoligure, creeranno un ponte tra la dimensione teatrale e quella territoriale, conducendo workshop in teatro ma anche camminate nel verde la domenica mattina, per arrivare a creare performance site specific a Sampierdarena. La danza nelle sue varie espressioni diviene quindi strumento d’incontro tra diverse fasce di cittadini – dagli studenti delle scuole agli anziani delle bocciofile, dalle associazioni di immigrati ai ragazzi dei centri sociali – anche all’interno di Ritratti coreografici di quartiere, a cura di Elena Dragonetti, Isabella Magnin e Silvia Bennett.

«Un’azione culturale costante contribuisce in modo determinante a riqualificare il territorio, migliorando la qualità della vita, la sicurezza e la coesione sociale – ha affermato Davide Livermore – e il il teatro pubblico si deve caricare della responsabilità di dare prodotti di pregio al pubblico e soprattutto di educare i giovani».

Giovani che dal 26 ottobre potranno ritrovarsi a bere qualcosa discutendo di teatro con la ripresa degli appuntamenti di Happy Theatre Hour, il format rivolto agli under 35 che nel corso della stagione propone dj set con aperitivo negli spazi del Teatro in abbinamento agli spettacoli. Nato nell’ambito di un bando di Fondazione Compagnia di San Paolo, Happy Theatre Hour è sponsorizzato da Leonardo.

Alle produzioni già annunciate si aggiunge Madre Courage e i suoi figli, capolavoro di Bertolt Brecht che sarà al Teatro Gustavo Modena dal 10 al 21 maggio, prima nazionale. La regia è affidata a Elena Gigliotti, formatasi alla Scuola di Recitazione del Teatro di Genova. Certo la giovane registra dovrà fare i conti con le storiche edizioni di Squazina e Sciaccaluga, ma il mondo va avanti e anche in questo senso la direzione cavalca la wave: ”largo ai giovani”.

Giovani sempre più protagonisti come gli allievi del Master della Scuola di Recitazione che insieme ad alcuni attori del Teatro Nazionale di Genova, faranno parte di nuovo format curato da Elisabetta Pozzi, Teatro Aperto, ideale prosecuzione del lavoro realizzato negli anni passati con le rassegne di drammaturgia contemporanea. Otto testi per altrettanti reading, accompagnati da un’introduzione degli autori e dalle musiche di Daniele D’Angelo, al Teatro Gustavo Modena nell’arco del mese di marzo 2023. “All’interno della masterclass verranno letti dei testi di nuovi autori che verranno giudicati dai presenti che dovranno scrivere i loro pareri a riguardo, come delle recensioni – ha spiegato la Pozzi – Alla fine ci sarà anche un vincitore”.

Pozzi Marinoni
ph Matilde Pisani

Ma le novità non finiscono qui. In video conferenza ha salutato i presenti Gad Lerner, il quale è stato scelto come presidente di giuria della terza edizione del Premio Internazionale Ivo Chiesa. ”Sono la persona meno adatta a far parte di una giuria di teatro – ha detto scherzando il giornalista – niente a che vedere coi miei predecessori Marco Sciaccaluga e Dacia Maraini, ma diciamo che sarò un buon coordinatore, relazionandomi al meglio con chi ne sa più di me”.

La cerimonia di premiazione si svolgerà lunedì 12 dicembre al Teatro Eleonora Duse. Main partner del Premio è Unipol Gruppo.

www.teatronazionalegenova.it

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