Robert Doisneau, Le baiser de l’Hôtel de Ville, Paris 1950
Presentata la mostra dedicata al maestro francese Robert Doisneau, uno dei più importanti fotografi del Novecento, a Torino nelle sale di CAMERA – Centro Italiano per la Fotografia, dall’11 ottobre 2022 al 14 febbraio 2023, a cura di Gabriel Bauret.
La mostra presenta oltre 130 fotografie dell’autore in un percorso che comprende alcune delle sue immagini più iconiche ma anche scatti meno noti, selezionati fra gli oltre 450.000 negativi di cui si compone il suo archivio. Fra i fotografi più famosi al mondo, Robert Doisneau è considerato, insieme a Henri Cartier- Bresson, uno dei padri della fotografia umanista francese e del fotogiornalismo di strada.
A partire dalla sua fotografia più conosciuta – che ritrae il bacio di una giovane coppia indifferente alla folla dei passanti e al traffico della place de l’Hôtel de Ville di Parigi– l’esposizione ne racconta la carriera attraverso i temi ricorrenti da lui affrontati in più di cinquant’anni con la fotocamera sempre pronta a scattare: la guerra e la liberazione, il lavoro, l’amore, i giochi dei bambini, il tempo libero, la musica, la moda, gli artisti. Che si tratti di fotografie realizzate su commissione o durante le lunghe giornate a girovagare per Parigi insieme agli amici scrittori, Doisneau racconta il proprio tempo attraverso uno sguardo guidato dalla disobbedienza e dalla curiosità, indicati da lui come ‘i due requisiti principali di questo mestiere’.
Robert Doisneau, Un regard oblique, Paris 1948
Le sue immagini, impregnate di un surrealismo che si può definire ‘premeditato’, data la spiccata capacità nel comporre scene all’apparenza sorprendentemente spontanee, raccontano di un’epoca in cui le persone cercano un nuovo equilibrio all’interno di una società in trasformazione, con i suoi riti e le sue contraddizioni. Pur riconoscendo ad autori come Brassaï e Andrè Kertész il ruolo di precursori di una fotografia che si nutre dello spettacolo ordinario della strada, Doisneau sviluppa uno stile personale che traspare anche nei suoi scritti o nelle didascalie che appone alle proprie stampe: un equilibrio fra le logiche del reportage e un’attitudine all’invenzione, cui si aggiunge una nota di scherzosa ironia nei confronti dei soggetti che ritrae.
Robert Doisneau L’enfer, Paris 1952
Con il suo obbiettivo, Doisneau ha infatti catturato con enorme libertà espressiva la vita quotidiana degli uomini, delle donne, dei bambini di Parigi e della sua banlieue, sapendo tradurne le azioni e i gesti, i desideri e le emozioni, tracciando uno spaccato realistico ed empatico dell’umanità del dopoguerra. È questo sguardo, assolutamente personale ma talmente lucido da riuscire a toccare corde universali, ad avergli garantito un posto d’onore nella storia della fotografia del XX secolo, arrivando ad essere uno degli autori più conosciuti al mondo.
Le oltre 130 stampe ai sali d’argento in bianco e nero esposte in mostra provengono tutte dalla collezione dell’Atelier Robert Doisneau a Montrouge, a sud della capitale francese, suo luogo di creazione e scoperte. È in questo atelier che il fotografo ha stampato e archiviato le sue immagini per oltre cinquant’anni, lasciando in eredità una mole incredibile di stampe e negativi che, ancora oggi, sono in grado di stupire. L’esposizione è accompagnata dal catalogo “Robert Doisneau”, edito da Silvana Editoriale.