Prosegue fino al 4 ottobre l’asta solo online che Wannenes dedica ai maestri della pittura antica e del XIX secolo
In catalogo una selezione di 280 tele di artisti italiani e internazionali, tra ritratti, paesaggi, scene di genere e pittura sacra, con prezzi accessibili e adatti anche a chi desiderasse iniziare una nuova collezione.
Tra le opere segnalate dagli esperti di Wannenes spicca una “Natura morta” (lotto 79, stima 800 – 1.200 euro) attribuita ad Angelo Maria Rossi (Milano, notizie dal 1662 al 1675). L’artista, attivo in Lombardia e personalità di rilievo nel genere delle nature morte in Italia nella seconda metà del Seicento, era noto come “Pittore di Carlo Torre” o “Pseudo Fardella”. Solo recentemente la critica ha identificato la sua firma grazie ad Alberto Crispo che ha scoperto su una tela un monogramma riportante le iniziali del pittore (A.M.R.).
Di Giovanni Camillo Sagrestani (Firenze, 1660 – 1731) si segnala l’olio su tela “Salomone incensa gli idoli” (lotto 83, stima 1.000 – 2.000 euro) che è stato ricondotto al catalogo del pittore da Ugo Ruggeri e datato presumibilmente al settecento. Lo stile dell’opera presenta i peculiari effetti di luce e di cromatismo neoveneto dell’artista che, influenzato dagli esempi di Luca Giordano, Giuseppe Maria Crespi e Sebastiano Ricci, rivelano una personalità ragguardevole del tardo barocco.
L’olio su tela attribuito a Francesco Mancini (Sant’Angelo in Vado, 1679 – Roma, 1758) raffigurante la “Madonna con il Bambino” (lotto 86, stima 800 – 1.200 euro) che rispecchia mirabilmente la sua tecnica dai toni chiari e luminosi e con il “Ponte delle guglie” (lotto 195, stima 800 – 1.200 euro) di Francesco Filippini (Brescia, 1853 – Milano, 1895). Veduta realizzata probabilmente alla fine degli anni Ottanta dell’Ottocento dove l’arista mostra una vicinanza alle modalità stilistiche dell’impressionismo francese filtrate attraverso il dato naturalistico.
Tra gli stranieri spiccano il “Ritratto della signora Graeffe” (lotto 215, stima 1.100 – 1.400 euro) realizzato nel 1864 da Wilhelm Juncker (Wenden, 1820 – Dresda, 1901) che è senza dubbio un’opera in grado di mettendo a fuoco la personalità del soggetto e ricorda nei tratti la ritrattistica di Anton Graff. La fama di Juncker si deve soprattutto al suo lavoro da ritrattista per le più importanti famiglie della nobiltà tedesca, per i dipinti storici e di genere e le pale d’altare conservate nelle più importanti chiese tedesche. Nome ricorrente delle più rinomate gallerie inglesi e in importanti collezioni private, Alfred Pollentine (Inghilterra, 1836 – 1890) è in asta con “Il Canal Grande con Santa Maria della Salute” (lotto 196, stima 1.000 – 1.500 euro), un dipinto luminoso dalle pennellate veloci e dal gusto vagamente impressionista. Uno stile caratterizzato da scene calde dove la vita quotidiana si mescola con l’architettura e la pennellata vigorosa e vibrante esprime il romanticismo della città lagunare.
DIPINTI ANTICHI E DEL XIX SECOLO
Web-only, 22 settembre – 4 ottobre 2022