Ferdinando Scianna (Bagheria, PA, 1943) racconta Carpi e il suo rapporto con l’arte tessile nella mostra SOLO LA MAGLIA. La tradizione tessile a Carpi nelle fotografie di Ferdinando Scianna. Dal 16 settembre 2022 al 30 gennaio 2023, i Musei di Palazzo dei Pio, Carpi. Manuela Rossi, Direttrice dei Musei di Carpi e co-curatrice della mostra insieme a Luca Panaro, ci racconta i dettagli di questo connubio unico.
Uno dei più grandi fotografi italiani contemporanei a confronto con un tema per lui inusuale, ma già affrontato sul finire degli anni ’80. Ferdinando Scianna espone a Carpi diversi nuclei di fotografie dedicate al mondo della moda.
Prima 11 stampe originali provenienti dall’archivio personale del fotografo. Al loro fianco 26 immagini del book della campagna fotografica di moda realizzato per la collezione primavera 1987 di Dolce & Gabbana. Si trattò della prima volta in cui indumenti realizzati in jersey di lana, tessuto creato proprio a Carpi, passarono per la prima volta sulla passerella. A corredo 10 capi originali di Dolce & Gabbana.
La mostra prosegue con 14 fotografie realizzate da Scianna per l’associazione Magliacalze e confluite nel volume Maglia (Franco Sciardelli editore) del 1989. Si tratta di una sorta di reportage che documenta i processi produttivi e di commercializzazione della maglia nelle fabbriche di Carpi.
A chiudere l’esposizione un’installazione, realizzata in collaborazione con Dondi Jersey, che immagina il futuro della tessitura.
Perché l’associazione Magliacalze pensò proprio a Scianna per il reportage sulle aziende tessili di Carpi?
L’idea di coinvolgere Ferdinando Scianna nasce dopo la sua campagna per la collezione primavera-estate 1988 dei giovani Dolce & Gabbana. È l’occhio fotografico da cronista che interessa i committenti, ma allo stesso tempo una sensibilità molto particolare al mondo della moda che il fotografo siciliano aveva mostrato nelle fotografie realizzate pochissimi anni prima. Queste fotografie esprimono tutta l’attenzione di Scianna per i dettagli, le mani, i gesti precisi, le macchine in movimento, ben diverse dalle immagini che fino a quel momento avevano raccontato i luoghi di produzione e lavoro.
Come si inseriscono gli scatti dedicati all’arte tessile nella sua produzione?
Sembra di poter dire che a Scianna interessa il dietro le quinte: infatti, nel fotografare l’industria della maglieria italiana, compie un viaggio più profondo nel nostro Paese, racconta l’ascesa di alcune regioni che da un’economia prevalentemente agricola si trasformano in aree tra le più industrializzate d’Europa.
Quanto del suo stile riesce ad applicare a un tema per lui inusuale?
Ferdinando Scianna è un fotoreporter, ha documentato la Sicilia sua terra d’origine, la città di Milano dove si trasferisce nel 1966 per lavorare al settimanale “L’Europeo”, poi dal 1974 l’esperienza decennale a Parigi e altre collaborazioni in giro per il mondo, sempre come fotografo per testate giornalistiche. Il lavoro per Magliacalze può essere considerato a metà, forse, tra il giornalismo e la ricerca antropologica, a cui Scianna fin dalle origini è interessato.
In che modo il sistema tessile carpigiano ha giovato del progetto?
Se è vero che le fotografie in mostra sono state realizzate negli anni Ottanta, siamo qui a parlarne perché questo “miracolo italiano”, come lo definisce Guido Vergani nel volume di Sciardelli “Maglia” da cui provengono parte delle fotografie in mostra, è giunto fino a noi in una forma che possiamo sintetizzare in una parola: ricerca. Oggi più che mai necessaria – nella moda, nel contesto della produzione tessile, nella fotografia – per rispondere alle sfide di un mondo che si interroga sui temi della sostenibilità, del riuso e del riciclo, raccontati nell’ultima sezione di mostra, tutta centrata sul futuro. Questa esposizione non è quindi rivolta con lo sguardo all’indietro, al passato, ma rileggendo un momento particolare, il lavoro di personaggi specifici, apre a una riflessione proiettata avanti per il distretto tessile di Carpi.
L’installazione realizzata con Dondi Jersey come si collega alle fotografie esposte?
La collaborazione con Dondi jersey nasce in prima battuta in maniera molto didascalica perché i tessuti, quelli in jersey in particolare, utilizzati per una parte degli abiti indossati nella campagna fotografica di Scianna sono stati realizzati dall’azienda carpigiana negli anni ’80, con un approccio alla produzione di questo tessuto innovativo, con l’obiettivo di nobilitare una magla considerata di uso quotidiano. In questo contesto, la domanda che ci siamo posti è stata: dove vanno ora la ricerca e l’innovazione nel sistema tessile? Se sono cambiati gli obiettivi e i temi della ricerca nel campo del tessile, di pari passo con i problemi sociali del nostro tempo si pongono oggi questioni di sostenibilità, riuso e riciclo che abbiamo tradotto in mostra con una installazione di tessuti certificati.