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The Audley Public House: storia e arte contemporanea si fondono in un locale leggendario a Londra

The Audley Public House (Londra)

L‘Audley Public House (Londra), all’angolo tra Mount Street e South Audley Street a Mayfair, ha aperto i battenti. Artfarm, la società che ha creato The Roth Bar & Grill presso Hauser & Wirth Somerset e The Fife Arms a Braemar, ha trasformato questo tradizionale pub, restaurando fedelmente e rimanendo fedele alla sua struttura originale, che è stata sottoposto a vincolo di tutela.

Il risultato di questo accurato progetto di restauro è un pub londinese come nessun altro, un luogo in cui storia e arte contemporanea si incontrano, ma senza mai dimenticare che si tratta di un pub locale. Ewan Venters, CEO di Hauser & Wirth e Artfarm, commenta: “La parola Audley è un termine anglosassone che significa “vecchio amico” e il pub è stato un vecchio amico per le persone che vivono e lavorano a Mayfair, sin dalla sua apertura in epoca edoardiana. Volevamo che rimanesse tale. Questa zona è così ricca di cultura e storia e di storia, e dove meglio si può continuare a raccontare queste storie se non nel pub locale?“. Aperto 7 giorni su 7, The Audley Public House offre una gamma di birre e sidri alla spina, mentre una lavagna sul bancone mostra il menu degli spuntini. Il menu, supervisionato dall‘Executive Chef Jamie Shears.
Lo studio di design e architettura Laplace, con sede a Parigi, guidato da Luis Laplace e Christophe Comoy, è l’architetto principale del progetto. Comoy è l’architetto responsabile del restauro dell’Audley. Laplace è la forza creativa dietro di numerosi spazi di proprietà di Artfarm e Hauser & Wirth, tra cui Somerset e il centro d’arte di Minorca. Con uno stile inconfondibile, audace e senza tempo, Laplace integra intuitivamente architettura, arte e design, lavorando a stretto contatto con gli artisti e lasciando che la loro arte sia al centro della scena.
The Audley Public House (Londra)
Oltre al lungo e sinuoso bar in mogano, l’Audley vanta anche il soffitto spettacolare: un intervento appositamente commissionato dall’artista britannica Phyllida Barlow, nota per ispirarsi all’ambiente circostante per creare installazioni straordinarie. Phyllida ha creato un mosaico di carta dipinta a mano in una gamma di colori caldi, ispirati alla curvatura delle finestre del pub, che contrasta brillantemente con il legno scuro e gli interni del bar. Altre opere d’arte degne di nota all’interno del pub sono Martin Creed, opera n. 671 “Friends” (2007), Rodney Graham “A Glass of Beer” (2005) e due opere di Don McCullin: “Hessel Street, Jewish District, East End, Londra” (1962 ca.) e “Coppia Bradford che prende il tè” (1970 ca.).
L’artigianato è stato fondamentale per il restauro del pub e, ove possibile, sono state utilizzate aziende e artigiani locali e britannici. Gran parte degli interni in legno scuro sono stati restaurati da SJM French Polishers, che detiene un mandato reale, con un team di sei persone che ha trascorso oltre otto settimane a lucidare a mano la boiserie. Altri elementi elementi che sono stati restaurati includono l’orologio a soffitto originale dell’Audley Hotel del 19° secolo e il caminetto originale, con la scritta “salve“, che significa “benvenuto” in latino. A completare l’ambiente sono le sedute in pelle su misura dell’azienda britannica Craftwood e le lampade a sospensione realizzate nel Regno Unito da Mullan Lighting.
Come cenno alla storia dell’edificio, sono stati incorporati nello spazio diversi oggetti originali e intriganti, ognuno dei quali racconta la propria storia. Tra questi, i boccali tradizionali appesi dietro il bancone, il coltello da intaglio originale del 19° secolo usato nelle cucine dell’Audley fino al 1970 e i tappetini d’epoca incorniciati della Watney’s Beer. Altri pezzi includono foto incorniciate di Winston Churchill, che viveva sopra il negozio di sigari al 105 di Mount Street tra il 1900 e il 1905, caricature originali di James Gillray del 1792 e del 1810, tre foto d’epoca di un coltello usato nella cucina dell’Audley fino al 1970 del 1792 e del 1810, tre mappe a strisce originali di James Ogilvy, stampate intorno al 1675, provenienti dalla Britannia Collection e vignette incorniciate del satirico sociale George Cruikshank, risalenti al 1816 e al 1821.

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