Nella Gallery of Art della Temple University in mostra sette opere di Mariani dalla collezione Martino, assieme ad altre concettualmente e culturalmente a lui vicine
“Oltre che essere stato un sublime importante pittore era anche un ottimo violinista. E probabilmente se la pittura non fosse stata la sua più grande vocazione, avrebbe intrapreso la carriera di musicista”. Questo aneddoto apparentemente avulso dal contesto visuale esprime il grande amore, che sfiora la devozione, del collezionista Antonio Martino per l’artista Carlo Maria Mariani. Una passione che ora trova una concretizzazione con la mostra Homage to Carlo Maria Mariani and the figure, from the collection of Antonio Martino, che si inaugura martedì 4 ottobre nella Gallery of Art della Temple University, a Roma. “Ho avuto modo di conoscere e frequentare ed imparare e capire profondamente Carlo Maria Mariani negli ultimi 25 anni, durante i suoi soggiorni vacanzieri romani. Ed anzi ho avuto anche il privilegio di averlo avuto ospite con sua moglie Carol Lane per un mese a casa mia nel lontano 2004”.
L’esposizione rende omaggio a Mariani (Roma 25 luglio 1931 – New York 20 novembre 2021) grazie a sette opere provenienti dalla collezione Martino, tra dipinti e disegni. Accompagnate da dieci opere di importanti maestri e virtuosi pittori di figura più giovani, tutti concettualmente e culturalmente vicini a Mariani. Curata dallo stesso Martino, assieme a storico e critico d’arte Lorenzo Canova e all’artista Nicola Verlato, la mostra – visitabile fino al 28 ottobre – espone quindi opere di Giulio Paolini, Luigi Ontani, Salvo, Gino De Dominicis, e dei più giovani Nicola Verlato, Patrizio Di Massimo e Valerio Carrubba.
“Mariani è un artista concettuale contemporaneo neo-classico, post illuminista e pre-romantico”, ha scritto Antonio Martino. “Post-Duchampiano, anche Pop, che rivisita, dopo circa due secoli, l’assioma centrale della teoria estetica del Winckelmann. Secondo il quale la produzione artistica deve puntare alla bellezza, di per sé indefinibile ma riscontrabile in alcuni particolari quali la misura, l’armonia, il senso di calma, di maestà e di dolcezza”.