“Prima che ci fosse il barattolo di zuppa, c’era il Nosepicker”. All’asta da Phillips a New York le opere giovanili di Andy Warhol affidate dalla famiglia dell’artista
La notizia era uscita quest’estate. Si sapeva solo che gli eredi di Andy Warhol avevano in programma di mettere all’asta una serie di dipinti giovanili dell’artista. Non le più mature creazioni Pop per cui l’autore è diventato celebre, ma dei dipinti realizzati durante la scuola d’arte, la Carnegie Institute of Technology (ora Carnegie-Mellon University), dove ha studiato tra il 1945 e il 1949.
Si tratta di opere di genere: ritratti, nature morte e scene domestiche. La casa d’aste che metterà in vendita le opere è Phillips, durante la Evening Sale di New York del XX secolo e dell’arte contemporanea del 15 novembre. In catalogo il primo autoritratto di Warhol insieme a una rappresentazione della sua casa d’infanzia. Si intitolano “Nosepicker I: Why Pick on Me (The Broad Gave Me My Face But I Can Pick My Own Nose)” e “Living Room“, sono stati realizzati nel 1948 e sono rimasti nella famiglia dell’artista per oltre settant’anni, fino ad oggi.
Sono stati affidati a Phillips dal nipote di Warhol, James Warhola (l’artista pop aveva lasciato cadere la “a” nel suo cognome). I due quadri fanno parte di un nucleo che apparteneva inizialmente a Paul (fratello di Andy) e Anne Warhola, morti rispettivamente nel 2014 e nel 2016. I dipinti sono quindi passati ai nipoti di Warhol – James, appunto, e i suoi sei fratelli.
James Warhola, nipote di Andy Warhol, ha dichiarato: «Questi due dipinti sono stati una parte preziosa della collezione della nostra famiglia da quando ho memoria e hanno regalato a me e ai miei fratelli una grande gioia nel corso dei decenni. Essendo stati esposti in tutto il mondo, da Pittsburgh a Parigi, è stato meraviglioso vedere come risuonano con le persone di tutto il mondo, consentendo loro una connessione più personale con nostro zio. Trasmettono le sue aspirazioni di giovane studente d’arte che vuole essere un bravo artista, e dico sempre: “prima che ci fosse il barattolo di zuppa, c’era il Nosepicker”. Spero che portino tanta felicità alla loro prossima casa come hanno portato alla nostra».
“Nosepicker I” raffigura l’artista con un dito infilato nel naso. E’ un raro esempio di dipinto di Warhol, che evoca la crudezza espressiva di Jean Dubuffet più dell’estetica serigrafata del personaggio “Andy Warhol”. Fu rifiutato dalla 39^ Mostra Annuale degli Artisti Associati di Pittsburgh a causa del suo soggetto “offensivo”. Imperterrito e fiducioso nel suo primo capolavoro, Warhol lo sottopose di nuovo a un’esclusiva mostra collettiva estiva presso l’Arts and Crafts Center pochi mesi dopo. L’audace irriverenza e l’inventiva formale del dipinto hanno attirato molta attenzione e successo locale.