Il programma della stagione 2022/2023 del Teatro Filodrammatici prevede quindici spettacoli, quattro dei quali di produzione propria, da ottobre a maggio. Si parte stasera, 13 ottobre, con N.E.R.D.S – sintomi
Tommaso Amadio e Bruno Fornasari, co-direttori artistici da quattordici anni del teatro milanese, propongono una rassegna dalla scelta creativa ampia che attraversa linee tematiche che si sovrappongono e si incrociano, tra le quali la crisi ambientale, la responsabilità civile e l’inclusione.
“Diamoci una mossa!” è l’inno creativo – inteso come poter tornare a darsi un’occasione, tutti insieme – scelto per questa stagione che si apre con N.E.R.D.S – sintomi, una commedia cult che ribalta il tema della famiglia come micro-elemento di una società sana, ambientando lo spettacolo all’interno di un agriturismo in cui si inscena un dialogo di egoismi e silenzi (dal 13 ottobre al 30 ottobre, qui tutte le date della stagione).
A seguire, la favola moderna PeerGynTrip: lo spettacolo è un mosaico di visioni di fantasia e mutamenti di scena, una fiaba tra il reale e l’irreale. La direzione propone poi L’Asino, un atto unico sperimentale sulla scrittura polivocale che innesca un dialogo tra maschile e femminile che cela una rappresentazione sarcastica della società scandinava spogliata da ogni attributo e Due gocce d’acqua, romantica messa in scena del cambiamento climatico. Nello spettacolo una coppia che abita sul fiume è testimone muta di una pioggia incessante che ricopre ogni cosa e riporta a galla ricordi, nostalgia e rabbia.
In fedeltà dal tocco leggero ed empatico, un esempio di teatro partecipato che chiacchiera di amore in cui tutti saranno coinvolti e invitati a dire lavoro. Il grande giorno racconta la storia di Ettore che vive dentro un appartamento che sembra un acquario e viene lascato dalla compagna a pochi giorni dalla sua elezione come capo del governo. È la storia di come ci si trova da soli, insieme a un pesce rosso a compiere un viaggio tra l’allucinazione e la realtà.
La lettera è un capolavoro del teatro internazionale che viene replicato da trent’anni. Narra di un uomo che entra in scena, si siede e scrive una lettera sorseggiando del vino. Al termine di questa si accorge che l’inchiostro è finito e che non ha mai scritto nulla. La storia si ripete per quindici volte in tutte le varianti del caso.
A casa allo zoo è una commedia composta di due atti che, ambientati a cinquant’anni di distanza, dialogano tra di loro. Ritrae un’umanità abituata a un mondo di uguaglianze e parità sociali in cui tre individui si confrontano con il proprio desiderio di interazione sociale. Il nero, il rosso e il blu è una lettura drammatizzata di Maria Paiato che lega insieme tre testi dalla personalità forte e fa si che conversino tra di loro.
Closer, commedia vincitrice di numerosi premi intreccia le vite di quattro giovani eccentrici che, trasportati dalla passione mutano l’amore in desiderio di possesso. Le luci puntano sulle relazioni umane e sui fili che queste tessono.
Il ritratto di Dora M. ripercorre la vita di Dora Maar, dalla carriera fotografica al rapporto travagliato con Picasso e a tutto ciò che ha contribuito a renderla un’immagine non trascurabile della Parigi dello scorso secolo. La prova è un testo di un’attualità spiazzante che descrive le vicende di un ufficio e dei rapporti complessi tra gli uomini e le donne che ci lavorano. Tratta di verità e satira, di incomprensione e discriminazione.
HeLa ovvero l’immortalità di Henrietta Lacks è tratto dall’esperienza di una donna afroamericana, del tumore di cui si ammala e del grande contributo, non consenziente, che lascia alla ricerca medica grazie a un particolare tipo di cellule che crescono anche al di fuori del corpo. Lo spettacolo tratta di etica medica e consenso.
Quentin Crisp. La speranza è nuda racconta la storia di un’icona gay rivoluzionaria nel mondo anglosassone e della maschera di sarcasmo e sagacia che è costretto a costruirsi.
Lecite visoni fa parte del festival lgbtqia+ all’interno del quale vengono raccontate vite e battaglie attraverso la lente dell’arte performativa tra danza, musica e spettacolo. La storia a processo trasforma il teatro in un’aula di tribunale e il pubblico la giuria, con la partecipazione di avvocati e giornalisti. È un incontro con la storia che coinvolge il pubblico direttamente. La repubblica indipendente della felicità è composto da sette incontri dove satira e stand up comedy saranno uno strumento per riflettere. Storia e narrazione presentano infine tre incontri separati, il primo rispetto alla bomba atomica tra Nagasaki e Hiroshima, la storia e la narrazione di Gesù di Nazareth e la pietà Rondanini di Michelangelo.
Stagione 2022-2023
Teatro Filodrammatici
via Filodrammatici 1, Milano
ingresso da piazza Paolo Ferrari 6, Milano
teatrofilodrammatici.eu