Uno dei dipinti più famosi di Leonardo da Vinci, San Giovanni Battista, è pronto a fare le valigie. Espressione più che mai azzeccata. Difatti lo spostamento dal Louvre di Parigi al Louvre di Abu Dhabi assume gli ironici connotati di una vacanza.
Per celebrare il quinto anniversario del Louvre Abu Dhabi, l’istituzione godrà del prestito del dipinto del XVI secolo per i prossimi due anni. La tela, che raffigura Giovanni Battista in un’aura fumosa, si accende di misteriose luminescenze quando dettaglia il corpo del Santo. É soprattutto sul suo braccio teso che si concentra la maestria di Leonardo nel gestire il chiaroscuro. Nel complesso, un manifesto di tecnica rinascimentale.
Ne è ben consapevole Mohamed Khalifa Al Mubarak, presidente del Louvre Abu Dhabi, che ha elogiato il prestito. «I visitatori del Louvre Abu Dhabi hanno un’imperdibile opportunità di confrontarsi con una magnifica opera d’arte, la quale cattura un momento straordinario dell’arte e che da oggi rappresenta anche un grande capitolo della nostra storia».
Al Mubarak ha poi sottolineato che l’operazione, come del resto la costruzione di un avamposto del Louvre, fa parte di «un ampio progetto per il distretto culturale di Saadiyat». Questo, come tutti gli Emirati Arabi Uniti, sta cercando (a suon di milioni) di diversificare la propria economia, decentrando la propria dipendente dal petrolio verso il turismo.
Inoltre, è proprio il momento migliore per godere del dipinto di Leonardo. Grazie al restauro condotto a Parigi nel 2016, i dettagli dell’immagine, che era incompiuta al momento della morte dell’artista nel 1519, sono ora più chiaramente visibili. I riccioli dei capelli ramati di Giovanni Battista, la pelliccia drappeggiata intorno alla vita e altri dettagli sono tutti meglio visualizzati. A questo si aggiunge la prima pulizia completa compiuta dal 1802. Circa 16 strati di vernice, accumulati e ossidati nei decenni, sono stati accuratamente rimossi.