Head of woman, Cannes 1961, cut sheet metal, folded and painted, 79.5 x 63 x 31.5 cm Bearded man’s head, Cannes 1961, cut, folded and painted sheet metal, 80 x 66 x 30 cm © Succession Picasso 2022
La Galerie de l’Institut di Parigi presenta una mostra-evento, 14 ottobre al 17 dicembre 2022, sulla scultura di Picasso Picasso / Sculture 1902-1962 nelle due sedi parigine di rue de Seine erue des Beaux-Arts, riunendo alcune delle più importanti pietre miliari dell’opera tridimensionale del grande artista.
Più di 70 sculture (dal 1905 al 1962), accompagnate da 35 disegni e dipinti, sono riunite per la prima volta in una galleria parigina, e alcune di esse saranno messe in vendita in questa occasione. La mostra, “Picasso. Sculture 1902-1962”, divisa in due temi principali – “la figura” (rue des Beaux-Arts) ed “il bestiario” (rue de Seine) copre la diversità dell’attività dell’artista. Tra le opere eccezionali, il pubblico potrà scoprire la prima scultura cubista del corpus dell’artista, una Testa di donna (Fernande), oltre a due magistrali teste in lamiera tagliata, piegata e dipinta del 1961 oltre a due magistrali teste in lamiera tagliata, piegata e dipinta del 1961.
The Cat, Paris 1941, bronze, 46.6 x 77 x 19 cm. © Succession Picasso 2022
In ciascuno dei due spazi espositivi, le sculture sono accompagnate da una selezione di dipinti e opere su carta, evidenziando il dialogo e la complementarietà tra i diversi mezzi espressivi utilizzati dall’artista. Le opere su carta comprendono disegni di studio e di ricerca, che danno “il movimento del suo pensiero”; i disegni autonomi mostrano la ricorrenza di un tema; i ritagli di cartone e di carta costituiscono i modelli per i fogli tagliati, piegati e dipinti.
Intorno al tema della figura la mostra riunisce le principali opere di scultura di Picasso, tre delle quali risalgono all’inizio del secolo. Inoltre, Picasso viveva circondato da animali: piccioni, colombi, gatti, cani – i cani afgani Kazbec poi Kabul: da qui prende spunto il tema del bestiario. Gli animali entrano nella sua opera scultorea a Boisgeloup all’inizio degli anni Trenta; poi agli animali familiari si aggiunge un bestiario mitologico.