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Jean Dubuffet e l’emergere dell’astrazione

Nel video Michael Macaulay (Senior International Specialist of Contemporary Art di Sotheby’s) esamina tre opere distinte del pittore francese Jean Dubuffet che saranno offerte nell’asta serale della “Collezione David M. Solinger” a New York il 14 novembre

Il primo lavoro si intitola “Scène dans un paysage de rochers, ou Trois malandrins dans les rochers” (1946) e sfida un tropo comune della storia dell’arte all’interno dei ritratti, dove invece di raffigurare la classe superiore, l’artista raffigura un gruppo di banditi con l’uso di una struttura rocciosa composta da asfalto, olio e gesso, tra gli altri materiali.

La seconda opera è “Chamelier” (1948), ispirata dai viaggi dell’artista nel sud dell’Algeria, e mette on scena  i temi della memoria e le possibilità espressive della pittura stessa. Il terzo dipinto, “Épisode” (1967), parte dell’iconica serie “L’Hourloupe”, invoca il caos tra astrazione e figurazione.

 

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