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Scoperto in Egitto un tunnel sotterraneo che potrebbe condurre alla tomba di Cleopatra

An alabaster statue of Cleopatra is shown to the press at the temple of Tasposiris Magna on the outskirts of Alexandria, on April 19, 2009. Archaeologists are now more convinced than ever that the tomb of Marc Anthony and Cleopatra lies nearby. Photo credit should read Cris Bouroncle/AFP via Getty Images. An alabaster statue of Cleopatra is shown to the press at the temple of Tasposiris Magna on the outskirts of Alexandria, on April 19, 2009. Archaeologists are now more convinced than ever that the tomb of Marc Anthony and Cleopatra lies nearby. Photo credit should read Cris Bouroncle/AFP via Getty Images.
An alabaster statue of Cleopatra is shown to the press at the temple of Tasposiris Magna on the outskirts of Alexandria, on April 19, 2009. Archaeologists are now more convinced than ever that the tomb of Marc Anthony and Cleopatra lies nearby. Photo credit should read Cris Bouroncle/AFP via Getty Images.
Una statua in alabastro raffigurante Clepatra, ritrovata nei pressi del tempio di Taposiris Magna nel 2009. Photo credit Cris Bouroncle/AFP via Getty Images.
Gli archeologi hanno scoperto un tunnel scavato nella roccia sotto l’antico tempio egizio di Taposiris Magna. Il percorso potrebbe condurre alla tomba perduta di Cleopatra, ultima sovrana dell’Egitto tolemaico dal 51 al 30 a.C.

Un tunnel lungo 1300 metri, situato 13 metri sotto il tempio egizio di Taposiris Magna. Un prodigio della tecnica ingegneristica antica, per molti aspetti simile al Tunnel di Eupalinos sull’isola greca di Samos. A scoprirlo l’archeologa Kathleen Martinez dell’Università di San Domingo, da tempo sulle tracce dei resti dell’ultima sovrana dell’Egitto tolemaico: Cleopatra.

Cleopatra morì suicida dopo che suo marito, il generale romano Marco Antonio, scelse per sé la stessa sorte. Per questo si ritiene che i due siano stati sepolti insieme, anche se la tomba non è mai stata trovata. Una sfida, un sogno, per ogni archeologo. Soprattutto per Martinez. Dopo un decennio di studi l’esperta si era convinta che il tempio di Taposiris Magna, situato alla periferia di Alessandria e dedicato a Osiride, il dio dei morti, fosse un candidato di spicco per essere il luogo di sepoltura della regina.

Così, dopo centinaia di e-mail ignorate, Martinez è riuscita a ottenere un incontro al Cairo con l’archeologo Zahi Hawass, allora ministro delle antichità egiziane, per ricevere le autorizzazione agli scavi. Era il 2004. Inizialmente ottenne un permesso di due mesi, ma le progressive scoperte hanno convinto le autorità e gli esperti a proseguire nelle ricerche.

The Greco-Roman tunnel archaeologists discovered beneath Tapuziris Magna Temple near Alexandria could be a sign that the lost tomb of Cleopatra and Mark Antony lies nearby. Photo courtesy of the Egyptian Ministry of Tourism.
Il tunnel scoperto sotto il tempio di Taposiris Magna che potrebbe condurre alla tomba di Cleopatra e Marco Antonio. Photo courtesy of the Egyptian Ministry of Tourism.

Questo è il luogo perfetto per la tomba di Cleopatra. Se c’è una possibilità dell’uno per cento che l’ultima regina d’Egitto possa essere sepolta qui, è mio dovere cercarla. Se scopriamo la tomba…sarà la scoperta più importante del 21° secolo. Se non scopriamo la tomba…abbiamo fatto grandi scoperte qui, all’interno del tempio e all’esterno del tempio.

 

Kathleen Martinez

Difatti negli anni gli scavi hanno portato alla luce mummie con lingue d’oro e un cimitero di mummie in stile greco-romano sepolte di fronte al tempio. Forse un nucleo di schiavi sepolti insieme alla loro sovrana, in modo che potessero servirla anche dopo la morte secondo tradizione? Un dato che, così interpretato, supporterebbe la teoria di Martinez secondo cui nella zona fu costruita una tomba reale. Teoria che trova conferma anche in altri ritrovamenti, come quello di un busto che (forse) raffigura Cleopatra e 22 monete raffiguranti il suo volto.

Ora, con il tunnel, è però arrivata la vera svolta. Il percorso sotterraneo sembra infatti studiato per condurre a un luogo di sepoltura. La sua esplorazione richiederà del tempo, anche a causa dei vari allagamenti di cui il tunnel è vittima. Probabilmente conseguenza dei vari terremoti che hanno interessato la regione tra il 320 e il 1303 d.C.. La sensazione di trovarsi vicini alla scoperta archeologica del secolo è sempre più palpabile.

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