Sarà inaugurata lunedì 14 novembre alle ore 16 a Palazzo Pirelli la mostra di Sara Forte, dal titolo “Fragile”: una sorta di antologica dell’artista milanese che ripropone, accanto ai nuovi lavori, anche alcuni pezzi storici della sua ormai decennale carriera artistica.
Allo Spazio Eventi al primo piano di Palazzo Pirelli saranno esposte 40 opere tridimensionali.
Da un lato la nuova produzione che comprende alcuni splendidi vetri, modellati con un famoso maestro vetraio di Murano, Giovanni Nicola, e che rappresentano al meglio la fragilità della bellezza a cui Sara Forte tende da sempre: splendide murrine che si allungano e si flettono, si torcono a formare preziose vesti, all’apparenza leggere e flessuose, e che sono ispirate da “Le città invisibili” di Italo Calvino, più propriamente dai sotto capitoli “Le città sottili”, in cui lo scrittore immagina nuove metropoli, aeree come i sogni e dense come le parole. Questa prima parte del percorso si completa con alcune tele (della serie “Kósmos” e “Argo”) che sembrano propendere per la pittura analitica, una pittura pura che diventa oggetto di indagine di sé stessa: ne sono esempi i cieli non cieli (alla Claudio Oliveri) che sono estensioni di colore (i viola, gli aranci, i blu, i rosa…) talora piatti, talora con rare sfumature su cui si innervano curve sinusoidali e frattali, o preziosi innesti di vetro a recuperare forme organiche, quasi con intenti barocchi.
Dall’altro lato, la produzione precedente a cui ci aveva abituato Sara Forte, un lavoro algido, di grande rigore formale, che tendenzialmente esclude ogni intento lirico e si muove su precise direttrici storiche, influenzato in primis dalle teorie del MAC, il Movimento Arte Concreta di Bruno Munari, il cui intento negli anni Cinquanta del Novecento era di opporsi alla moda dell’astrazione prediligendo un’arte appunto concreta. Da qui, l’adozione da parte della Forte di un “modulo grafico”, il cartiglio che è “primus movens della sua creazione pittorica”, come sottolinea il curatore della mostra Angelo Crespi
BIOGRAFIA
Sara Forte nasce nel 1978 a Verbania.
Autodidatta, fin da giovanissima si dedica alla pittura, e perfeziona la tecnica sperimentando tutte le pratiche pittoriche dal disegno con grafite, pastelli ad olio e sanguigne all’incisione a punta secca, maniera nera e acquaforte, approdando alle soluzioni ad olio e in acrilico. Quella che era solo una passione diventa una professione e tutto ciò che propone è frutto della sua personale esperienza e ricerca. Un equilibrio di forme e colori, tradizione pittorica e innovazione sono gli elementi sempre presenti nelle opere dell’artista. Al gioco iniziale del gesto dettato dall’ispirazione si è via via sostituito un segno che va alla ricerca di una pittura che possa farsi tramite di messaggi universali. Il segno espresso dalle forme delle opere è mutato in funzione di una sorta di nouvelle vague simbolico-astratta che è divenuta, ormai, cifra riconoscibile della sensibilità dell’artista: una figura che si attorciglia, che la Forte chiama “papiro” e che nasce in foggia di metafora dell’essere umano, del suo costante vivere in fieri, in una incessante evoluzione.
Sara Forte – “Fragile”
15 novembre / 2 dicembre 2022
A cura di Angelo Crespi
Palazzo Pirelli – Sala Eventi
Orari:
Lunedì – Giovedì ore 9.30–12.30 / 14.30–17.30Venerdì 9.30–12.30