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Limbo incerto. Denis Riva e il legame tra l’uomo e l’ambiente

Oggi un artista può davvero svincolarsi da una riflessione sull’ambiente? Sicuramente questo non è il caso di Denis Riva

Fin dagli albori della sua carriera artistica ha operato con una certa consapevolezza ambientale, scegliendo materiali riciclati e cercando di sprecare il meno possibile. Una pratica resa possibile attraverso l’accumulazione, spesso, infatti, solo successivamente nella mente dell’artista prende vita un progetto che anima la materia riciclata e la trasforma in arte.

La mostra all’interno degli spazi di Atipografia ad Arzignano (Vicenza), ci racconta soprattutto il legame tra l’uomo e l’ambiente in maniera favolistica. 

Gli animali non sono animali e gli uomini non sono uomini. Nell’universo artistico di Riva l’uomo è sfumato e indefinito, senza volto, smarrito in una dimensione esistenziale quasi senza tempo. Spesso si ibrida con l’animale arrivando a una contaminazione che sfida la classificazione usuale e annienta la concezione antropocentrica.

Nella loro rappresentazione si passa agli estremi: dalle figure fluite fuori dalle sue macchie acquerellate alla consistenza materica delle sculture come le Chele autoportanti al centro della sala principale, realizzate grazie al recupero dei ritagli del legno utilizzato nella produzione delle altre opere.

Per creare queste strutture tridimensionali site specific sembra quasi che abbia tirato fuori le figure dai suoi disegni così da dargli una materialità e una maggiore presenza in questo limbo incerto che è l’esistenza. 

Il nome della mostra, “Limbo incerto” appunto, sembra quasi una ripetizione che va a rimarcare la fluidità, l’indefinitezza e le molteplici letture che si possono fare. Perfino i titoli delle opere che consentono al visitatore di avvicinarsi all’essenza in realtà offrono il più delle volte una doppia lettura, o addirittura possono quasi trarlo in inganno.

L’artista vuole raccontare una storia, la sua storia e quella di ogni uomo che fa i conti con le sue emozioni. La paura, la solitudine, l’abitudine, prendono forma nelle opere ed escono fuori fino ad arrivare allo spettatore.

Tutte le creazioni sono in dialogo fra loro e con la struttura stessa. Lo sono i disegni, le strutture tridimensionali, l’imponente installazione inedita formata da un gruppo di sagome dipinte sul legno e perfino il Gira-gira libro – Andare verso il fuoco, un marchingegno realizzato a partire da un ex cassetto che srotola una storia fatta da tanti disegni.

 

DENIS RIVA
LIMBO INCERTO

26/11/2022 – 24/12/2022

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