Ha inaugurato lo scorso venerdì 18 novembre, nella sede milanese della Blindarte (in via Palermo 11), l’esposizione delle opere di Arte Moderna e Contemporanea che saranno battute in asta il 30 novembre 2022, sempre nel capoluogo lombardo
Sono 170 i lotti che compongono il catalogo di arte moderna e contemporanea della Blindarte, di questi molti hanno una storia rilevante o sono a firma di artisti particolarmente contesi nell’attuale mercato delle aste.
Partiamo con i giganti del moderno, spesso considerati inarrivabili per i prezzi, ma presenti da Blindarte con opere su carta, che oltre essere particolarmente interessanti da un punto di vista concettuale, perchè rappresentano il nocciolo dell’idea dell’artista, la primissima ispirazione, hanno il non piccolo vantaggio di aver delle stime più democratiche. Certamente l’acquerello di Giorgio Morandi, molto elegante, eseguito nella sua amata Levico nel 1957, è tra questi. L’opera riproduce con grande suggestione la ciminiera tipica di questi paesaggi ed è stimata 60.000/80.000 euro.
Tra i Work on Papers, che siano disegni o seriali, citiamo anche il titano Pablo Picasso con una litografia (La Toilette, 5-6.000 euro), Lucio Fontana con un progetto a penna per illuminazione al neon (4- 6.000 euro), Mario Sironi con “Scomposizione futurista di figura” (2.400 – 2.800 euro) e Alighiero Boetti con un lavoro a pennarelli per Pio Monti, il grande gallerista scomparso pochi giorni fa (“Pio Monti A Roma Il Venti Due Dicembre Uno Nove Otto Otto”, 2.500- 3.000 euro). L’artista torinese è sulla cresta dell’onda e il suo mercato è in continua crescita, tanto da essere uno dei più apprezzati anche a livello internazionale. Il suo record d’asta è stato recentemente aggiornato grazie alla vendita della sua monumentale e rarissima Mappa dall’oceano avorio venduta da Sotheby’s a New York per 8,8 milioni di dollari. A Milano da Blindarte è in vendita invece un arazzo piccolo ma di qualità eccezionale del 1990 intitolato “Simmetrie speculari” (cm 28×26), certificato dall’Archivio Boetti di Roma e stimato 50.000/70.000 euro.
Sempre on paper il lavoro “Senza titolo” di Jannis Kounellis. E’ una pittura su carta del 1961 di grandi dimensioni, cm 70×99,8, proveniente dalla prestigiosa galleria napoletana di Lucio Amelio dove fu acquisita dall’attuale proprietario negli anni ’70. Stima 90.000/140.000 euro.
Di grande interesse l’enigmatica opera su tela di Vincenzo Angetti intitolata “Oltre il linguaggio, Semiosi” del 1969, stimata 18.000/25.000 euro. E’ forse uno tra i lavori che meglio svela la ricerca sul linguaggio e sul suo superamento che ha da sempre affascinato il grande artista italiano.
Un allegro ritratto di Michelangelo Pistoletto, eseguito nel 1988, cm 125×165, che rappresenta Marisa Palazzolo è il top lot del catalogo e sarà offerto a una stima di 120.000/160.000 euro.
Ritorna il nome di Lucio Amelio, questa volta non come gallerista ma come soggetto di un’opera: nel ritratto eseguito da Andy Warhol nel 1985, che testimonia a distanza di tempo il rapporto di amicizia e stima che l’artista nutriva per il suo gallerista e amico napoletano. Il grande disegno/collage, cm 101×77, è stimato 60.000/80.000 euro. Tra le opere di Pop Art italiana vanno citati: Mario Schifano, Sergio Sarri, Gianni Ruffi.
Molto interessanti le opere degli anni ’70 di Giorgio Griffa (Due segni, 1976, tela, stima 12.000/16.000 euro) e di Piero Dorazio (Fom here to start, 1978, stima 12.000/18.000 euro), quelle di Carlo Alfano e di Pier Paolo Calzolari, Nunzio, Nanni Valentini ed Emilio Vedova.
Tra gli artisti stranieri si segnala una vera chicca: l’opera di grande qualità “Wrapped Reichstag” del 1994 di Christo, artista scomparso recentemente e molto considerato per i ripetuti recenti record di aggiudicazioni nelle aste, proposta con una stima di 30.000/40.000 euro. E’ del 1982 il grande lavoro cm 150×200 di A.R. Penck, tra gli artisti più interessanti delle recenti tornate d’asta internazionale, sulla scia di una fortissima rivalutazione del graffitismo mondiale storicizzato. L’opera “Ohne Titel”, proveniente (ed esposta) dalla galleria di Lucio Amelio, è stimata 60.000/80.000 euro. James Brown ha realizzato “Study for Mosaic IV” nel 1984, un imponente dipinto dall’inconfondibile stile graffitista del grande artista recentemente scomparso in Messico. Esposto nella galleria Lucio Amelio, l’opera è presentata in asta con una stima di euro 35.000/45.000.
Torniamo in Italia, per guardare alle opere della Transavanguardia: sono presenti 3 lotti di particolare interesse, primo su tutti Mimmo Paladino, con il grande lavoro (cm 220×150) “Senza titolo”. Si tratta di pittura e collage su tela/tavola, elegantemente incorniciato, ricco di stratificazioni di segni e materie pittoriche e dai riferimenti allusivi e iconici, è stimato 80.000/120.000 euro; Arreug! (o guerrA!, letta al contrario) è l’opera di Francesco Clemente eseguita nel 1981, pubblicata e più volte esposta in luoghi prestigiosi, altamente rappresentativa del periodo più ricercato della produzione del grande artista napoletano di nascita, ma newyorkese di adozione. E’ presentata con una stima di 50.000/70.000 euro. Infine, il dipinto “Senza titolo” di Sandro Chia, in elegante cornice d’artista (cm 160x129x6), stimato 22.000/26.000 euro.
Importanti opere anche nella sezione più contemporanea, tra queste il bellissimo e coloratissimo dipinto in acrilico e resine su tela di Bernard Frize, francese tra i più affermati artisti contemporanei viventi. La sperimentazione dell’uso estremamente plastico e sciolto del colore, caratteristica delle sue opere, è eseguita con successo in “Maigre”, grande tela (cm 218,4×218,4) del 2002, stimata 60.000/80.000 euro.
Ricco di colori l’intenso e imponente dipinto del grande artista figurativo tedesco Norbert Bisky. Dal titolo “Judith” l’opera, anche questa di grandi dimensioni (cm 200×300), è la rivisitazione in “chiave Bisky” della celebre storia biblica di Giuditta e Oloferne, ed è presentata con una stima di euro 50.000/70.000. Un riuscitissimo lavoro di Conrad Marca-Relli del 1978, “The Players”, cm 68,6×86,4, eccellente citazione dell’omonima opera di Marcel Duchamp.
La rara scultura del 1998 di Gianfranco Meggiato, “Sfera Erosa,” una delle prima realizzate e opera unica, dal diametro di 45 cm, è stimata 20.000/30.000 euro. L’artista veneziano è attualmente a Pisa protagonista con una mostra diffusa nel centro storico della città e nella chiesa di Santa Maria della Spina, creando un dialogo che unisce arte antica e contemporanea.
Due le opere di Hermann Nitsch, grande artista viennese recentemente scomparso: “Edipo Re” realizzata con sangue, tecnica mista e serigrafia su tela e valutata 18.000/25.000 euro, mentre l’olio “K_Adolf_08”, di cm 100×80, ha una stima di 22.000/26.000 euro.
Degna di nota una piccola sezione con opere di Jan Fabre. Sono sei i suoi lavori in catalogo. Quattro appartenenti alla serie di disegni dedicata al cervello. Spicca un autoritratto dell’artista in stucco dorato su un piatto di ceramica con una luce in mano in teca di plexiglass. L’opera dal titolo “L’Homme qui donne du feu”, modello per la Rozenheuvel, del 1999 e pubblicata nel volume Les bronzes, a cura della galleria Guy Pieters, è stimata 20.000/25.000 euro.
Da segnalare anche il grande lavoro al neon di Mario Dellavedova del 2000, “I am not sorrowful, but only tired of everything that ever desired”, stimato 15.000/20.000 euro e il grande e imponente, nonché minuzioso lavoro su tavola (cm 170×210) di Sergio Fermariello, del 1989, realizzato ai tempi della galleria Lucio Amelio, stimato 15.000/20.000 euro.
Tre sono le opere degli anni ’90 presentate del collettivo di Lubiana Irwin, pseudonimo femminile di Marcel Duchamp (stime dai 2.500 ai 7.000 euro), così come tre sono le sculture in terracotta dell’artista africana Seni Awa Camara (stime dai 3.500 ai 12.000 euro).
In asta anche opere di Tom Burr, Mathieu Mercier, Spartacus Chetwynd, Kati Heck, Yngve Holen, Maurizio Cattelan, Hugo Mccloud, Aaron Bobrow, Zio Ziegler, e una sezione di arte contemporanea cinese e orientale, con opere tra gli altri di Huang Yan, Jiang Ahi, Ma Liuming, Farhan Siki.
Qualche incursione nella fotografia con giganti come Cindy Sherman, e tra gli altri Elger Esser, Candice Breitz, Luigi Ghirri.
Chiude l’asta una sezione dedicata alle opere sulle biciclette della Collezione di Antonio Colombo, con opere di Nathalie Du Pasquier, Marco Cingolani, Mario Schifano, Luca di Maggio e molti altri.
>>> Sempre questa sera, venerdì18 novembre, si inaugura anche il progetto di Gaston Marticorena – Vain & Vicious. Si tratta di un’installazione dell’artista e designer newyorkese prodotta per iniziativa della galleria BLINDARTE.
ASTA
ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA + DESIGN
Milano, 30 novembre 2022, ore 18.00
BLINDARTE
Via Palermo 11
20121 – Milano
ph. +39 02 36565440
ph. +39 081 2395261
info@blindarte.com
www.blindarte.com