In tempi in cui il mercato dell’arte sembra aver interesse principalmente per l’arte contemporanea e ultra-contemporanea, l’asta di Old Master di Sotheby’s del 7 dicembre con in catalogo un’opera attribuita a Tiziano, ha realizzato 32,721,480 sterline
“Venere e Adone” era stimato 8-12 milioni ed è stato battuto a Londra da Sotheby’s per 11,164,000 sterline. Le sontuose rappresentazioni di Tiziano di questo tragico racconto si sono sempre classificate tra le opere più apprezzate del maestro rinascimentale, con interpretazioni che coronano le grandi collezioni reali e nobili d’Europa del passato e sono protagoniste delle collezioni delle istituzioni pubbliche più illustri del mondo oggi. Nel 1998 questo stesso dipinto era già passato in asta ma non era stato venduto perché vi erano dubbi sulla provenienza e sulla “mano dell’artista”. Dubbi che però sono stati fugati secondo Sotheby’s, che ha messo in catalogo questa versione del famoso “Venere e Adone” di Tiziano del Prado come “il dipinto più importante dell’artista che sarà offerto all’asta in questo secolo” anche se è stato inserito come “Tiziano e bottega”.
L’asta ha visto un venduto dell’86% dei lotti. La metà delle opere in catalogo ha raggiunto prezzi superiori alle stime più alte e otto opere sono state vendute per oltre 1 milione di sterline.
Secondo il giornalista Scott Reyburn dovremmo chiederci se il mercato degli antichi maestri sia ormai in declino terminale. Perchè l’anno scorso, gli old master europei hanno rappresentato solo il 4% delle vendite all’asta di opere d’arte da 26,3 miliardi di dollari nel mondo (numeri del Report Art Basel & UBS). Secondo l’esperto i dipinti antichi continuano a regalare sì delle forti vendite (un esempio recente nella vendita di Paul Allen da $ 1,6 miliardi di Christie’s la Madonna del Magnificat di Botticelli venduta per 48,5 milioni di dollari), ma questi prezzi sono valori anomali. «Sappiamo tutti che gli antichi maestri hanno abbandonato la moda del collezionismo» chiosa Reyburn.
Quello degli Old Masters è un mercato di nicchia, con un numero inferiore di opere presenti sul mercato rispetto all’arte contemporanea e una platea di collezionisti molto più ristretta. Sempre secondo Reyburn «È difficile fare soldi con i dipinti antichi. […] I veri problemi per gli Old Master si verificano più in basso nella catena dei prezzi» non con le opere-trofeo dei Big come Leonardo, Botticelli e Bruegel.
Tornando all’asta di Sotheby’s del 7 dicembre, molto bene le nature morte della collezione Grasset. Le 16 opere della raccolta vendute hanno realizzato un totale di 12,7 milioni di sterline, oltre le stime (7-10,8 milioni di sterline). Si tratta di una delle migliori collezioni private di nature morte e paesaggi olandesi e fiamminghi, messa insieme da Juan Manual Grasset negli ultimi quattro decenni. “Still life of flowers in a glass vase with insects and fruits in a stone niche” di Jan Davidsz. De Heem era stimata 1,000,000 – 1,500,000 sterline ed è stata venduta per 2,697,000. E ancora la ricchissima natura morta di frutta e formaggi di Floris Claesz. van Dijck da 600,000 sterline è salita fino 2,092,000. E tornando alle Still Life di fiori, si segnalano quelle di Osias Beert the Elder venduta a 882,000 partita da 400 mila e di Jan van Kessel, aggiudicata a 453,600 ma stimata “solo” 120,000 – 180,000. Notizia interessante: Osias Beert the Elder ha infranto il record d’asta due volte durante questa vendita, prima con Still life of roses (£630,600), e poco dopo con la sopracitata Still life of tulips and an apothecary’s rose ( £882,000). Venduto online il lotto principale della collezione, la Venezia di Canaletto, 2Il Canal Grande, guardando a nord-ovest” aggiudicato a £ 3,7 milioni.