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I francobolli per gli auguri di Buon Natale, dal presepe di Greccio alla Regina Elisabetta II

Una carrellata dei francobolli emessi per gli auguri di Buon Natale 2022

Finalmente anche in Italia chi vuole può affrancare cartoline e biglietti augurali di Buon Natele con un francobollo dall’immagine che come nessun’altra rimanda a questa grande festa: il presepio di Greccio che san Francesco “inventò” nel 1223.
Negli ultimi anni, infatti, era stata tutta una sequenza di Madonne con Bambino, più o meno famose, ma certamente non rappresentative della Natività. Quest’anno, come si è detto, il Mimit, Ministero delle imprese e del made in Italy, ha puntato su un’immagine propriamente natalizia, scegliendola con mano felice fra le opere d’arte della fiorentina basilica di Santa Croce, il Pantheon degli italiani.

“La scelta dell’immagine di Francesco d’Assisi che istituisce il presepe a Greccio, uno degli episodi narrati da Coppo di Marcovaldo nella Tavola Bardi, come soggetto per il francobollo celebrativo del Santo Natale 2022- ammette Cristina Acidini, presidente dell’Opera di Santa Croce-, ci riempie di fierezza e di gioia. Questa scelta assume tanto più valore perché introduce alla celebrazione dell’ottavo centenario della nascita del presepe, voluto da Francesco a Greccio, che cade proprio nel 2023. Siamo felici – prosegue – di poter condividere la bellezza e il valore simbolico delle Storie di San Francesco narrate magistralmente dalla Tavola Bardi, composizione pittorica che ha un ruolo centrale nella basilica collocata com’è alla base dell’altare maggiore. Si tratta di un’opera caratterizzata da una forte impronta espressiva che comunica, con grande efficacia, la straordinaria portata della testimonianza esistenziale e spirituale del Poverello di Assisi. Nella grande tavola a fondo oro si sviluppano, attorno alla figura centrale di Francesco, venti episodi della vita del Santo, ricavati dalla “Vita Prima” di Tommaso da Celano: dalla scelta della povertà totale all’approvazione della prima Regola, dalla predica agli uccelli con l’attenzione speciale per tutte le creature all’incontro con il Sultano, dalle stimmate alla morte, dalla canonizzazione da parte di Gregorio IX ai miracoli. Le Storie di San Francesco, e il presepe di Greccio che è soggetto del francobollo, costituiscono dunque una rappresentazione emblematica del messaggio francescano in cui è determinante l’impegno per la fraternità e la pace. La Tavola Bardi ci presenta uno scenario di grande suggestione narrativa che parla anche ai giorni nostri, a un tempo in cui le tenebre della storia hanno la necessità di essere illuminate proprio dalla potenza della fraternità. Ed è questo l’auspicio che, anche attraverso questo francobollo, desideriamo condividere”.

Tavola Bardi

Giovedì 15 dicembre (ore 11,30) il francobollo verrà presentato nel fiorentino Cenacolo di Santa Croce, mentre alle 17.00 Franco Cardini e padre Enzo Fortunato, moderati da padre Giancarlo Corsini, rettore della basilica di Santa Croce, si confronteranno su “Il presepio di Greccio  sfida per la città secolare”.

Naturalmente chi preferisce soggetti più laici può attingere da un secondo francobollo, anche questo come il precedente con valore unificato B (€1,20), ma di formato triangolare, mentre negli anni passati non c’era la possibilità della scelta per due valori facciali differenti. Raffigura, su immagine del grafico romano Francesco Di Pietro, un cielo stellato, un nastro su cui campeggia la scritta “BUON NATALE” che, arrotolandosi, forma un albero di Natale con una stella luminosa al suo interno, circondato da pupazzi di neve e da un cagnolino.

Pur proponendo una splendida opera pittorica, ossia il polittico dell’altar maggiore di santa Maria della Pieve in Arezzo dipinto da Pietro Lorenzetti tra il 1320 ed il 1324 per commissione del vescovo Guido Tarlati che era stato arciprete della Pieve e che lo pagò 160 lire pisane, non si può dire abbia centrato il tema natalizio. Tranne, forse, per la presenza dell’Annunciazione. Con l’Arcangelo Gabriele, del quale il 9 dicembre si è fatta memoria anche con annulli speciali del 50esimo della sua proclamazione a patrono delle Poste da parte di Paolo VI, al quale è stato riservato un francobollo da 2,40 euro.

Nel presentare l’emissione, monsignor Alvaro Bardelli, arciprete della pieve di santa Maria in Arezzo, sottolinea come “al centro del polittico sta la Madonna col Bambino con ricca veste regale foderata di ermellino. Il tema del colloquio tra madre e figlio è reso con forma perfetta e delicatissimo contenuto. Alla destra della Madonna sono san Giovanni Evangelista col libro del vangelo e san Donato, patrono di Arezzo, con mitra e pastorale. Alla sinistra della Madonna sono san Giovanni Battista (la Pieve è la chiesa battesimale di Arezzo) e san Matteo col libro del vangelo. Sopra la parta centrale con la Madonna ed il bambino è dipinta l’Annunciazione, una delle parti più belle del polittico e sulla cuspide, Maria Santissima Assunta in cielo, titolare della Pieve. Sopra i quattro santi sono raffigurati: san Paolo e san Giovanni martire, san Vincenzo martire e san Luca, san Giacomo il maggiore e san Giacomo il minore, san Marcellino martire e sant’Agostino martire. Nelle rimanenti quattro cuspidi sono raffigurate: santa Reparata, santa Caterina D’Alessandria, santa Antilia e sant’Agata. L’opera, definita una delle più alte e mature realizzazioni di Pietro Lorenzetti, fu smontata nel 1560 e privata delle guglie, della predella e delle due colonnette estreme dipinte con le figure degli apostoli. Segnata dal tempo e da varie vicissitudini e finalmente ricollocata al suo posto, dopo l’ultimo accurato restauro, è tornata a splendere nella meraviglia dei suoi colori e dell’abbondanza dell’oro”.

Piuttosto freddi, quasi glaciali – il che stride con la festa natalizia che è calore e condivisione – i tre francobolli di San Marino per i quali Valentina Ascione, dello Studio Ascionemagro, ha affidato alla stella cometa il compito di collegamento. Alla cui base, nell’ordine,  spiccano il mare, la montagna e il territorio di San Marino con uno scorcio della Prima Torre.


Tra i tanti Buon Natale, non poteva mancare una proposta curiosa che viene dalla Gran Bretagna, dove il francobollo è nato nel 1840. Opera di Katie Ponder i sei francobolli di Rayal Mail, con belle raffigurazioni natalizie un po’ sacrificate dal bar code utile alla lavorazione della corrispondenza, presenta ancora il cammeo di Elisabetta. I francobolli, fanno sapere da Londra, già erano stampati e non si è creduto di avviarli al macero. D’altra parte re Carlo III ancora non è stato in incoronato. Perciò gli inglesi continuano a scabiarsi auguri – e lo fanno massicciamente-, come se sul trono ci fosse ancora l’amata Elisabetta II.

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