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Un “formidabile” taglio bianco di Fontana guida l’asta di Finarte

lotto 143

Si unisce alle vendite meneghine del mese di dicembre dedicate all’arte moderna e contemporanea di Cambi e Wannenes anche Finarte.  L’asta è in calendario per il 19 dicembre ed è il quinto appuntamento del 2022 per il dipartimento

Sono oltre 300 i lotti selezionati tra nomi italiani e internazionali dalla casa d’aste Finarte che, per la sua asta di moderna e contemporanea, scommette su Lucio Fontana con un iconico taglio bianco. Il suo “Concetto Spaziale, Attesa” del 1968 guida il catalogo con una stima di € 400.000 – 600.000. Come molto spesso accade nelle opere del padre dello Spazialismo, vi è una iscrizione al verso che recita così: Il barbera è un vino formidabile. 

Segue uno Scheggi rosso quotato 250-350 mila euro, “Zone riflesse” del 1964, mentre la copertina del catalogo è stata affidata ad Alberto Burri in asta con un piccolo “Cellotex”  del 1980 (cm 16,5 x 23,8) che stima 30-40 mila euro. Antonio Ligabue – il cui mercato, come quello di Salvo, sta vivendo un momento di grande interesse negli ultimi anni – si posiziona quarto nella lista dei top lot dell’asta con il suo crudo mondo animale, rappresentato in questo caso da un paesaggio con numerosi placidi cavalli al pascolo (€ 80.000 – 120.000). Mimmo Rotella, terzo nella classifica dei top lot, è in asta con un’opera che non ha nulla a che fare con i suoi noti decollage. Si tratta di un lavoro realizzato con colla, gesso, pittura, bruciature del 1950 che quota € 100.000 – 150.000. Bello l’Afro “Senza titolo n.9” del 1960 (50-70 mila). I colori sono intensi e vive di contrasti “L’Etna Da Taormina”, il paesaggio di Salvo del 1993 offerto a 10- 14 mila euro. 

Ligabue

Non mancano i “soliti noti” delle aste di moderna e contemporanea delle piazze italiane: Giorgio de Chirico con una still-life di tulipani (anni ’40, 35-40 mila euro) e Giorgio Morandi con una acquaforte di una natura morta di vasi su un tavolo del 1931 (38-50 mila).

Nutrita la selezione di opere afferenti alla sfera della carta. Una bella china di Henri Matisse del 1927 è offerta a 25-35 mila euro e un lavoro sempre a china di Victor Brauner del 1936,  “L’Entree Triomphale de Christophe Colombe Avec Lo’euf Tandem (Bo’euf Tandem)“, stima poco meno (25-30 mila). 

Matisse

Molti altri i nomi di artisti affermati in asta: da Bonalumi a Cucchi, da Dorazio a Gnoli, Paladino, Perilli,  Sironi, Vedova, Dalì, Max Bill, Man Ray, Masson, Vasarely,  Picasso. L’esposizione si tiene a Milano il 16, 17 e 18 dicembre, dalle ore 10:00 alle ore 18:00 in via Paolo Sarpi, 6

www.finarte.it

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