La Casa Museo Palazzo Maffei di Verona propone un dialogo subliminale fra l’osservatore e l‘arte. Con una performance-audioguida ideata da Silvia Mercuriali
“La vitalità del Museo, luogo di godimento del bello e dell’arte, parte anche dalla sperimentazione, dalla creazione di nuove proposte di fruizione. Dal confronto tra diversi linguaggi artistici e differenti sfere dell’esperienza artistica che possono aprire a nuovi orizzonti e a nuove visioni”. Parole di Vanessa Carlon, direttrice di Palazzo Maffei Casa Museo di Verona. Il gioiello affacciato su Piazza delle Erbe che espone le oltre 600 opere dell’incredibile collezione raccolta dal padre Luigi Carlon. ”Attraverso l’arte”, prosegue, “possiamo lanciare messaggi, sostenere azioni, creare connessioni con la città, il territorio e i giovani”.
L’occasione è data dal nuovo appuntamento del progetto Art in Action #2022, una serie di eventi, performance e visite guidate a tema all’interno del Museo. Che ha preso il via a novembre con “Ask me in Pink”, in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne. Ora il dialogo con la città e con il pubblico riprende con “Opening Night”, un’esperienza teatrale ideata dall’affermata attrice e regista italo-britannica Silvia Mercuriali. Riconosciuta come una delle pioniere della pratica dell’Autoteatro, pratica che rende gli spettatori direttamente protagonisti dello “spettacolo”.
Dialogo subliminale
Una modalità innovativa per creare un dialogo subliminale fra l’osservatore e le opere che si trova davanti. Una proposta teatrale che si sostanzia in un’approfondita visita della collezione tra le sale del Palazzo, pensata per uno spettatore alla volta. Sperimentabile “live” fino alla fine di dicembre, la performance potrà poi diventare un’unica e originale audioguida. Con gli spettatori che diventano protagonisti, seguendo le istruzioni pre-registrate. “Entrare in Museo come entrare in un sogno, in un’altra dimensione: essere protagonisti di una festa a Palazzo con le donne e Muse della Collezione, che per l’occasione prendono vita”.
Nell’esperienza il visitatore, dotato di cuffie o di airpods, è accompagnato dalla voce della regista e autrice e dalle musiche di Schumann rielaborate da Federica Furlani. “Suoni, rumori, vociare di persone, con registrazioni binaurali effettuate dal vero”. Il tutto realizzato con il coinvolgimento degli studenti in Beni Culturali dell’Università di Verona, dell’Accademia di Belle Arti di Verona e degli Allievi della Scuola del Teatro Stabile di Verona.
Una grande, raffinata wunderkammer
A far da sfondo, la straordinaria collezione Carlon, che resta la vera anima di Palazzo Maffei. Il frutto di oltre cinquant’anni di passione collezionistica dell’imprenditore Luigi Carlon, con l’impeccabile idea museografica di Gabriella Belli. Circa 600 opere distribuite su due piani, tra cui circa 250 dipinti, una ventina di sculture, disegni, un’importante selezione di oggetti d’arte. E diverse installazioni d’arte contemporana, anche site specific.
Una grande, raffinata wunderkammer che attraversa duemila anni di bellezza, avviata con l’importante e unico focus sulla pittura veronese. E poi cresciuta con la passione per il Futurismo e la Metafisica. Ora ricca di autentici capolavori di Picasso, Modigliani, de Chirico, Magritte, Fontana, Burri, Manzoni. Fino alle creazioni più contemporanee, da Leandro Erlich ad Arcangelo Sassolino.
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