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Bertolami Fine Art. Il report delle attività del 2022

Lotto 16 BULGARI
Lotto 16
BULGARI

Il 2022 è stato un anno storico per il mercato dell’arte, con un fatturato di quasi 20 miliardi di dollari per le tre major internazionali Christie’s, Sotheby’s e Phillips. Anche in Italia le maggiori case d’asta nazionali hanno registrato risultati importanti e nella maggior parte dei casi migliori del 2021.

Confrontando i risultati della rosa di Maison consultate dalla redazione di ArtsLife, si evince che anche per il mercato del Bel Paese, come per le major estere, il segmento del lusso ha visto un forte incremento. Sempre più collezionisti sono interessati agli orologi e ai gioielli, tanto che tra i top price di molte case d’asta sono comparsi, anche alle prime postazioni, lotti afferenti a questi settori.

Vediamo nel dettaglio come sono andate le singole realtà.

Ecco il 2022 di Bertolami Fine Art

-Qual è stato il fatturato del 2022? (Confronto con il 2021)

Il fatturato di Bertolami Fine Art del 2022 è stato di 13.948.280,00, in crescita sul 2021(€ 13.154.122,00 €).

 

-Quali sono stati i cinque top price?

Le prime cinque aggiudicazioni sono l’engagement ring di Bulgari venduto a 302.400 euro; un grande pannello vietnamita dipinto a lacche policrome passato di mano per 201.600 euro; un aureo coniato da una zecca militare al seguito di Bruto tra il 43 e il 42 a.C. che ha raggiunto il prezzo di 170.100 euro; mentre a 152.400 è stato venduto un grande e bellissimo dipinto di Pompeo Batoni; 124.270 euro è stato infine il prezzo raggiunto a Londra da un labrum romano in alabastro del I-II secolo d.C.    

1)
Asta 112, 27 maggio 2022, Roma
Lotto 16
BULGARI
Anello incastonato con diamante taglio brillante 7,27 ct
Aggiudicato € 302.400,00

2)
Asta 115, 23 giugno 2022, Roma
Lotto 252
Raro pannello dipinto a lacche policrome su legno
Vietnam, metà del XX sec.
Aggiudicato € 201.600,00

3)
Asta 109, 4-5 maggio 2022, Monaco di Baviera
Lotto 452
M. Giunio Bruto e P. Cornelio Lentulo Spintere,
Aureo, zecca militare mobile al seguito di Bruto, 43- 42 a.C; AV (g 8,10; mm 18; h 12)
Aggiudicato  € 170.100,00

4)
Asta 240, 17 novembre 2022, Roma
Lotto 211
POMPEO BATONI (1708-1787) E AIUTI
La Clemenza implora la Giustizia
Olio su tela, 121×192 CM
Aggiudicato € 152.400,00

5)
Asta 106, 22 aprile 2022, Londra
Lotto 67
Labrum in alabastro
Roma, I-II sec. d.C.
Aggiudicato € 124.270,00

 

-C’è un dipartimento in particolare che ha riscontrato risultati significativi? 

Ci sono, è vero, aree collezionistiche di moda, ma la nostra platea è oramai così vasta e diversificata che tutti i dipartimenti possono trovare uno sbocco di mercato. Il segreto è nelle strategie di web marketing, vale a dire nella capacità di rendere le nostre vetrine digitali altamente visibili. Va da sé che queste vetrine dovranno contenere una proposta qualificata dalla nostra professionalità. Il cliente che ti raggiunge da paesi lontani è un animale diffidente. Bisogna fargli capire che sei un esperto, che si può affidare a te. 

 

-Avete notato dei trend particolari? Come è andato in generale l’anno 2022?

Definirei il 2022 un anno bifronte: da una parte di consolidamento di tendenze emerse nel 2020 come strategie per aggirare le restrizioni anti covid, dall’altra di novità indotte da una situazione di politica internazionale a dir poco effervescente. Dalle strategie commerciali elaborate durante il periodo pandemico è nato un nuovo assetto, un modo diverso di lavorare. Una imprevista situazione contingente ci ha costretti a sdrammatizzare il rituale dell’asta. Sino al 2019 ogni asta, tranne quelle con battitore elettronico, è stata preceduta da un’esposizione e ogni esposizione aperta da un cocktail che rappresentava, nel quadro della cronaca cittadina, un vero e proprio evento mondano. Ai vernissage delle nostre esposizioni sono passate sino a quattrocento persone. Imprescindibile appariva anche la pubblicazione di un catalogo cartaceo. Di questo luccicante quanto costoso apparato oggi, per quanto ci riguarda, rimane ben poco. Abbiamo semplificato le procedure: il catalogo cartaceo viene pubblicato solo per le aste più importanti e si valuta di volta in volta quale modalità applicare per la visione dei lotti, nella consapevolezza che l’allestimento della classica esposizione pre asta non sia l’unica strada percorribile. Snellire un sistema significa risparmiare tempo e danaro, risorse reimpiegate nell’affinamento delle strategie di web marketing – fondamentali ai fini dell’internazionalizzazione della clientela – e nell’organizzazione di un numero crescente di aste. Aste che si devono confrontare con la realtà di un mercato dominato dall’esigenza di collocamento di oggetti di fascia media. Perché, al di là delle storie da copertina sulle aggiudicazioni multimilionarie di Sotheby’s e Christie’s, il vero problema da risolvere è quello di trovare una destinazione commerciale per l’enorme quantità di beni di qualità anche ottima ma non aulica che sta uscendo dalle case anche per via di un epocale cambiamento del gusto.  In questo contesto la nostra platea si allarga diventando sempre più internazionale e il nostro business sempre più sensibile a fattori economici e politici che emergono al di fuori dei confini nazionali.  Le vere novità dell’anno sono non casualmente arrivate come diretta conseguenza di eventi di politica internazionale, alcuni clamorosi, come la guerra russo-ucraina, altri meno noti, come alcune disposizioni imposte dal governo cinese al proprio sistema bancario.  Nel giro di dodici mesi abbiamo visto tramontare la stella dei clienti russi ed emergere quella dei polacchi; gli aggressivi compratori cinesi in improvvisa difficoltà nel pagare i loro costosissimi acquisti per via di un limite massimo annuale imposto dal loro sistema bancario ai bonifici verso l’estero e quella crisi che li ha momentaneamente tolti di scena (si stanno comunque organizzando benissimo per aggirare la legge) è stata utilissima per comprendere che il mercato asiatico non è solo Cina, ma una realtà molto più sfaccettata.  Ci sono settori ancora in ombra, con quotazioni appetibili, che meriterebbero di essere riscoperti: dipinti, sculture, oggetti d’arte, arredi antichi. Le quotazioni dell’arte antica stanno lentamente risalendo ma il margine di crescita è ancora altissimo a fronte di una qualità dell’offerta spesso superlativa. Una congiuntura di cui bisogna approfittare.

 

– Aspettative per il 2023

Noi continueremo a scommettere sui dipartimenti di nicchia fortemente specializzati. È una strategia che ci contraddistingue e premia da anni e che sarà sempre più premiante in una situazione che, anche nel mercato dell’arte, ha sdoganato gli acquisti da remoto, vale a dire una modalità di acquisto in cui la competenza di un venditore specializzato diventa una garanzia necessaria. Nel 2022 il nostro dipartimento di bronzetti antichi ha tenuto con ottimo successo la sua prima asta, nel 2023 inaugureremo il dipartimento di placchette medievali e rinascimentali.  

 

Tutte le risposte sono di Giuseppe Bertolami, Amministratore Unico della maison.

 

bertolamifineart.com

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