Il 2022 è stato un anno storico per il mercato dell’arte, con un fatturato di quasi 20 miliardi di dollari per le tre major internazionali Christie’s, Sotheby’s e Phillips. Anche in Italia le maggiori case d’asta nazionali hanno registrato risultati importanti e nella maggior parte dei casi migliori del 2021.
Confrontando i risultati della rosa di Maison consultate dalla redazione di ArtsLife, si evince che anche per il mercato del Bel Paese, come per le major estere, il segmento del lusso ha visto un forte incremento. Sempre più collezionisti sono interessati agli orologi e ai gioielli, tanto che tra i top price delle singole case d’asta sono comparsi, anche alle prime postazioni, lotti afferenti a questi settori.
Vediamo nel dettaglio come sono andate le singole realtà.
Ecco il 2022 di Colasanti
-Qual è stato il fatturato del 2022? (Confronto con il 2021)
Il realizzato totale dell’anno, inclusi i diritti d’asta, è stato di 4.875,000 € con 15 aste.
-Quali sono stati i top price?
1)
Hubert Robert, attribuito
“Vedute fantastiche di Tivoli”
coppia di olii su tela
Aggiudicato a € 412.500
2)
Afro Basaldella
“Senza titolo”, 1969
tecnica mista su carta intelata
Aggiudicato a € 65.000
3)
Piero Dorazio
“Senza titolo”, 1962
pastello su carta applicata su tela
Aggiudicato a € 53.750
4)
Rolex Daytona Oyster Perpetual Cosmograph
orologio da polso ref. 16519
Aggiudicato a € 37.500
-C’è un dipartimento in particolare che ha riscontrato risultati significativi? Avete notato dei trend particolari?
Nel corso del 2022 abbiamo registrato nuovi primati, oltre ad un nuovo incremento del fatturato di circa il 30% rispetto allo scorso anno: il primo dato riguarda il nostro numero record di aste, ben 15 in dodici mesi, segno di un ormai crescente e consolidato feeling con la nostra clientela. Nuovi record anche per il dipartimento di Fine Art, che è stato il protagonista assoluto del 2022 con due vendite sensazionali per incasso e qualità delle opere proposte. Notiamo inoltre un continuo aumento della percentuale di clientela più giovane, che sembra finalmente formare una nuova generazione di collezionisti e appassionati d’arte (commento di Luigi Colasanti).