Il ritrovamento nell’area del Parco Scott a Roma “Le foto non rendono le sue reali dimensioni: quando l’ho vista sono rimasto a bocca aperta – ha affermato il Direttore del Parco Archeologico dell’Appia Antica – Probabile raffiguri una personalità importante dell’epoca”. Chi? Ecco le prime ipotesi
La statua ritrovata a Roma (non è Ercole)
Come si scrive in questi casi, “Roma non finisce mai di stupire”. Frase banale ma che racconta quella che è una certezza: ad ogni scavo, che si tratti di un parcheggio o di un banale rifacimento stradale, corrisponde quasi sempre una straordinaria scoperta archeologica.
In questo caso, il ritrovamento ha le fattezze di un personaggio di rilievo in veste di Ercole. Non Ercole, come hanno titolato frettolosamente quasi tutti i giornali. La splendida statua a grandezza naturale è stata ritrovata nell’area del Parco Scott a Roma, tra la via Cristoforo Colombo e la via Appia Antica nel corso dei lavori di scavo di Acea con Bacino sud srl per un intervento di revisione e bonifica del condotto fognario.
Un archeologo, coordinato dai funzionari del Parco Archeologico dell’Appia Antica, ha costantemente seguito i lavori di sbancamento che hanno raggiunto la quota di 20 metri sotto il livello di piano di calpestio. L’area interessata dai lavori infatti si trova al secondo miglio della via Appia Antica, nei pressi del Sepolcro di Priscilla.
Il post social del Parco Archeologico dell’Appia Antica
“Oggi, dopo settimane di movimentazioni di terra di riporto completamente priva di reperti di interesse archeologico, Parco Scott ci ha regalato una grande sorpresa: una statua marmorea a grandezza naturale che, per la presenza della clava e della leontè – la pelle di leone che ne copre il capo – possiamo senz’altro identificare con un personaggio in veste di Ercole” ha annunciato sui suoi canali social il Parco Archeologico dell’Appia Antica.
Una scoperta che ha sorpreso l’intero staff del Parco, a cominciare dall’archeologa Federica Acierno, la 27enne a che sta seguendo il cantiere.
La statua non si trova nel suo luogo originario
“Siamo certi di trovarci di fronte a una giacitura secondaria – ha spiegato al Corriere della Sera la funzionaria Francesca Romana Paolillo – il contesto stratigrafico non è quello originario“. Ovvero, la statua originariamente si trovava altrove (saranno tutte le indagini tecniche del caso a indicare dove) ma era stata inavvertitamente collocata sotto Parco Scott proprio durante i lavori di costruzione del condotto fognario, nella prima metà del Novecento. “Ai tempi non c’era alcun controllo archeologico – prosegue la funzionaria –, perciò poteva capitare. Adesso abbiamo spostato il reperto in uno dei nostri depositi e stiamo vagliando diverse ipotesi per ricostruirne la provenienza e la datazione. Quel che ci pare già evidente dalle caratteristiche del volto, comunque, è che rappresenti una figura vestita da Ercole, non l’eroe mitologico stesso“.
La statua in veste di Ercole raffigura una personalità importante di Roma
Secondo il Direttore del Parco Archeologico, Simone Quilici, la sensazione è che ci si trovi di fronte a un ritrovamento di particolare rilievo: “Le foto non rendono le sue reali dimensioni: quando l’ho vista sono rimasto a bocca aperta – ha affermato sempre al Corriere –. Probabile raffiguri una personalità importante dell’epoca“.
Chi potrebbe essere questo personaggio così importante? Il team del Parco, prova a formulare delle prime ipotesi con la premessa che, come già accennato, la scultura non è nel suo contesto originario quindi non è possibile definirne la stratificazione in base ai dati stratigrafici. “Per arrivare all’identificazione e cronologia della scultura dobbiamo quindi ‘cercare dei confronti’” analizzando manufatti assimilabili: una delle principali attività post scavo dell’archeologo” precisa oggi il Parco sui suoi canali social. “Nel corso di queste primissime analisi abbiamo trovato una discreta somiglianza tra il ritratto del nostro personaggio in veste di Ercole e l’imperatore Gaius Messius Quintus Traianus Decius, meglio noto come Decio Traiano, che regna dal 249 al 251, quando viene ucciso, insieme col figlio Erennio Etrusco, nella battaglia di Abrittus tra Goti e Romani“.
Il volto della statua ritrovata infatti ricorda i ritratti ufficiali di Decio e ‘rughe da ansia’ – spiegano – “che richiamano la ritrattistica romana repubblicana ed erano finalizzate a rappresentare la preoccupazione per le sorti dello Stato, virtù valutata molto positivamente nelle alte cariche dell’impero. Altri tratti caratteristici sono il trattamento della rada barba e la morfologia di occhi, naso e labbra“.
Ovviamente sii tratta di una primissima ipotesi di lavoro: dopo la pulizia emergeranno ulteriori elementi che potranno confermarla o indirizzare verso altre identificazioni. “Stiamo infatti esaminando tutte le possibilità, compresa la ritrattistica privata, sempre considerando che il nostro personaggio, rappresentato in veste di Ercole, doveva molto probabilmente essere una figura di rilievo“.
Dove sarà collocata in futuro la statua
Dove sarà collocata la statua una volta terminate tutte le analisi tecniche del caso? Da quanto afferma il Direttore del Parco Archeologico dell’Appia Antica, potrebbe impreziosire la mostra Patrimonium Appiae – Depositi emersi in corso fino al 30 giugno al Casale di Santa Maria. “Sarebbe un’ottima opportunità di valorizzazione” .