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Sostenibilità e biodiversità: Stanya Kahn è l’artista selezionata per la R.U.in.ART 2023 Commission a Frieze Los Angeles

Stanya Kahn, Leucistic Penguin, ©2022 Oil on canvas with reclaimed old growth redwood frame and three porcelain sculptures, courtesy of the artist and Vielmetter Los Angeles. Photo: Brica Wilcox.
Stanya Kahn, Leucistic Penguin, ©2022 Oil on canvas with reclaimed old growth redwood frame and three porcelain sculptures, courtesy of the artist
and Vielmetter Los Angeles. Photo: Brica Wilcox.

Ruinart sarà presente anche all’edizione 2023 di Frieze Los Angeles con R.U.in.ART 2023 Commission. L’artista selezionata è Stanya Kahn

L’iniziativa R.U.in.ART Commission è stata lanciata nel 2019 e invita ogni anno un artista californiano a realizzare un’opera nella lounge Ruinart di Frieze Los Angeles. Guidata da Christine Messineo,  l’edizione 2023 della fiera si terrà dal 16 al 19 febbraio presso la nuova sede all’aeroporto di Santa Monica e presenterà un’ampia gamma di gallerie provenienti da tutto il mondo (leggi qui un approfondimento sulla fiera).

L’opera ideata da Stanya Kahn, Understory, è un’installazione in cui elementi del mondo naturale fanno da cornice a dipinti e sculture raffiguranti animali solitari in terre selvagge immaginarie. L’installazione fa riferimento a ciò che vive tra il suolo della foresta e la chioma, invocando l'”undestory” dell’Antropocene, una storia di dominio e sfruttamento. “Understory” offre una tregua onirica, invitando allo stesso tempo il pubblico a contemplare il proprio rapporto con la disfatta, la trasformazione e una possibile rinascita.

I dipinti presentano una selezione di animali: un picchio dal becco d’avorio in via di estinzione; Harambe, il gorilla dal dorso d’argento tragicamente ucciso dallo zoo di Cincinnati quando un bimbo cadde oltre la recinzione; e un coyote che si stabilì nel cortile della Kahn, il tutto raffigurato tra paesaggi lussureggianti e vibranti, apparentemente incontaminati dall’umanità.

Ogni opera può sembrare quasi un teatrino: ogni dipinto è racchiuso in una cornice dal profilo profondo assemblata da tavole di sequoie secolari recuperate dalle pareti dello studio dell’artista. Simili a finestrelle che ospitano mondi alternativi, queste cornici personalizzate contengono serpenti in ceramica, teschi e altri organismi e manufatti che creano mise-en-scène dioramiche. Un’animazione di un’anatra mutante viene riprodotta in loop su uno schermo. L’installazione invita il pubblico a contemplare la loro relazione con il collasso, la trasformazione e il possibile rinnovamento.

Fabien Vallerian (International Director of Arts and Culture di Maison Ruinart) ha dichiarato: «La consapevolezza che le opere di Stanya Kahn suscitano è in linea con i valori che Ruinart supporta, come la sostenibilità e la biodiversità. Ritraendo specie selvagge e inventate che ci guardano, l’artista punta i riflettori sulla responsabilità umana e sulla necessità di cambiare il nostro modo di interfacciarci con il mondo naturale».

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