Bologna “in netto recupero” sulle edizioni precedenti, e si torna a numeri pre-covid: oltre 50mila visitatori e ottime vendite annunciate
Ve lo avevamo già anticipato, e come potevamo immaginare i numeri ufficiali ci hanno dato ragione: Arte Fiera, seppur con molta cautela nelle scelte espositive dei galleristi e senza colpi di testa, chiude la sua 46ma edizione con in netto recupero rispetto al 2022 e con gli ingressi che tornano ai livelli pre-pandemia: 50 mila visitatori hanno affollato i padiglioni 25 e 26 in questi ultimi quattro giorni: “Ottime frequentazioni di pubblico nazionale e internazionale, di collezionisti e vip, effetto di un’attenta selezione e campagna di inviti”, si legge nel comunicato diffuso poco fa dalla fiera di Bologna.
Certo, il ritorno della fiera negli storici padiglioni, la chiarezza dei display, “l’esperienza di visita” pianificata dal direttore Simone Menegoi insieme al managing director Enea Righi, sono stati alcuni degli elementi che – in molti confermano – hanno contribuito alla riuscita della manifestazione. Ma ovviamente, la principale soddisfazione è dovuta anche alle consistenti vendite registrate in tutte le sezioni fin dal primo giorno.
Tra gli altri numeri in rialzo vanno contati anche quelli relativi alla vita virtuale della fiera: 180mila le visite al sito durante questo week end, e oltre 1 milione e 600mila la copertura totale social generata dalle azioni in rete.
I premi di Arte Fiera
…E alla fine della fiera non c’è fiera che si rispetti, se non si parla di Premi.
Arte Fiera ne ha assegnati sette, a partire dal nuovo Premio Collezione Righi andato a Massimo Grimaldi, rappresentato da ZERO… (Milano), con l’opera Translucent Island;
Premio ColophonArte a Elena Mazzi , rappresentata da Ex Elettrofonica (Roma);
Premio Lexus – Gruppo Morini ad Andrea Respino della galleria Monitor (Roma, Lisbona e Pereto);
Premio Osvaldo Licini by Fainplast a Lorenza Boisi di Ribot Gallery (Milano);
Premio Rotary alla galleria Ncontemporary (Milano e Londra);
Premio Spada Partners a Silver Lomè di Flavio Favelli, rappresentato da Studio Sales (Roma);
Premio The Collectors.chain di Art Defender a Maha Malluh con l’opera The Mouse, rappresentato dalla galleria MLZ Art Dep.
Per la collezione permanente del MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna, grazie al TRUST per l’Arte Contemporanea, entrano due opere di Micol Assaël (Roma, 1979), reality is not contemporary (Galleria ZERO…) e Lucia Marcucci (Firenze, 1933), Anarchism (Galleria Frittelli Arte Contemporanea), che si vanno ad aggiungere ai lavori di Riccardo Baruzzi, Eva Marisaldi e Serena Vestrucci, acquisite in occasione della 45ma edizione di Arte Fiera.