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“S’Accabadora”. La donna della vita e della morte

Una fantastica mise en scene per Abaco Teatro apre la stagione di Villaspeciosa, Compagnia Anfiteatro Sud, con “S’Accabadora”, spettacolo di ottima qualità estetica e intellettuale con testo e regia di Susanna Mameli

Una prova di grande valore registico e di ottima attorialità da parte delle fantastiche protagoniste Marta Proietti Orzella e Elisa Pistis. La coerenza della rappresentazione, il gioco delle parti tra le due attrici, la presentazione con immagini pittoriche basate su antiche xilografie in movimento nello stile dei videoart e la musica di grande suggestione emozionale, hanno reso questo spettacolo un unicum da non perdere. Nonostante la drammaticità del testo e l’emozione che si generava ad ogni battuta, non si perdeva mai la tensione della storia.

La scenografia e i costumi sono essenziali. Essenziale, il gioco dei colori neutri che si apre con la pregnanza cromatica che generano dei suggestivi papaveri rossi, che diventano storia e prefigurazione di amore e violenza, che è tema della vicenda. I dialoghi sono dei capolavori di sintesi e determinano una mirabile concrezione dei sentimenti.

La lingua italiana e il sardo si intrecciano in un contrappunto emotivo che non lascia spazio all’improvvisazione. Le note finali di troppo Perde’l Tempo una lauda medievale di Iacopone da Todi del 1270, stigmatizzano da drammatica ma liberatoria fine della vicenda.

Uno spettacolo da vedere e da interiorizzare. Mai banale, un encomio a luci e suoni, niente mai scontato. La pièce è ispirata a “Le Serve” di Jean Genet, con musiche di Paolo Fresu ed è vincitrice del Premio per la Miglior Drammaturgia al Roma Fringe Festival 2020.

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