Per i primi francobolli di re Carlo III, in vendita dal 4 aprile, l’immagine prescelta è quella realizzata da Martin Jennings, per le monete del nuovo sovrano
Il francobollo, altra tradizione tutta inglese, non porta il nome del paese emittente, la Gran Bretagna. Basta il profilo del sovrano (o della sovrana) fanno presente a Londra, per indicare che si tratta di un nostro francobollo. Anche se la sottolineatura contiene una apparente alterigia, ha una sua ben precisa ragion d’essere. E’ a Londra che a maggio 1840 nacque il francobollo. Tutti i restanti venuti dopo per essere individuati devono portare il nome del Paese emittente.
Sul francobollo al profilo del nuovo sovrano è stato accostato, come avviene da qualche tempo, un codice digitale, fondamentale, per applicazioni di tracciabilità. I colori, invece, sono quelli a suo tempo impiegati con il ritratto di Elisabetta II, nell’ordine verde agrifoglio, verde pino scuro, viola prugna, turchese marino.
Quattro in totale i francobolli della prima infornata dentellata di re Carlo III, proposti in altrettante versioni: prima (invii veloci) e seconda classe (invii più lenti e meno costosi) normale e “large” (plichi voluminosi).
Prima dei francobolli la Gran Bretagna aveva diffuso le immagini delle nuove banconote, realizzate in polimero, che presentano tagli da 5, 10, 20 e 50 sterline. Il ritratto del Re appare sul fronte delle banconote, oltre che come cammeo nella finestra di sicurezza trasparente. L’entrata in circolazione è prevista per la metà del 2024. Tutte le banconote in polimero con il ritratto della Regina Elisabetta II restano tuttavia in corso e il pubblico può continuare a utilizzarle normalmente.
In linea con le indicazioni della Casa Reale, per ridurre al minimo l’impatto ambientale e finanziario di questo cambiamento, verranno stampate nuove banconote solo per sostituire quelle usurate e per soddisfare l’eventuale aumento complessivo della domanda.
Già lo scorso anno, in attesa delle monete per l’uso corrente millesimate 2023, il ritratto di Carlo III è apparso su tondello monetato. Due coni con valore rispettivamente da 5 sterline e 50 pence.
”E’ l’opera più piccola che abbia mai realizzato”, ha detto Martin Jennings, al quale si deve il diritto, emozionato per il fatto che le sterline “saranno tenute in mano da così tante persone” (e ora anche dai tanti che useranno i francobolli). Recano un’iscrizione in latino, “CHARLES III. D. G. REX. F. D.”, che sta per “Re Carlo III, per grazia di Dio, difensore della fede”.
Il rovescio della moneta commemorativa da 5 sterline presenta due nuovi ritratti della regina Elisabetta II. Il design del rovescio è invece opera di John Bergdahl in collaborazione con la Royal Mint che da 1.100 anni raffigura su monete la famiglia reale britannica, documentando ogni monarca dai tempi di Alfredo il Grande.