Print Friendly and PDF

Un ponteggio a forma di fungo: come è stato realizzato il cantiere per il restauro della cupola del Battistero di Firenze

Il video in time-lapse sulla realizzazione del cantiere per il restauro dei mosaici della cupola del Battistero di Firenze

10 milioni di tessere, oltre 1.000 mq di mosaici e sei anni di lavoro: a Firenze è iniziato il restauro dei mosaici policromi a fondo oro della cupola del Battistero, che per il 2028 toneranno all’originaria lucentezza. Per la prima volta il pubblico potrà salire sui ponteggi e osservare da vicino i mosaici, grazie all’innovativo cantiere che nella parte alta presenta una superficie calpestatile di 618 mq. Le visite avranno inizio dal 24 febbraio 2023.

>>> Leggi qui l’articolo di approfondimento sul restauro

«Per poter restaurare la volta musiva del Battistero di Firenze, – si legge nel comunicato stampa – è stato necessario progettare e realizzare un cantiere tecnologicamente innovativo in grado di rendere accessibile l’intera superficie musiva della volta (oltre 1.000 mq) e allo stesso tempo che avesse il minimo impatto visivo a terra, lasciando così visibili ai visitatori le pareti e la scarsella magnificamente decorate con marmi e mosaici, il cui restauro è terminato a luglio dell’anno scorso. Dopo un lungo periodo di gestazione, la soluzione individuata è stata quella di realizzare un ponteggio a forma di fungo (altezza 31,50 m e diametro 25,50) che si sviluppa su una superficie di 618 mq calpestabili nella parte alta, a fronte di una superficie occupata a terra di soli 63 mq. Il ponteggio, costruito con 8.150 elementi, utilizza delle travi in alluminio di ultima generazione (Layher Flex), che passando attraverso le aperture quadrangolari che si affacciano sul piano attico del Battistero, permettono di distribuire uniformemente i carichi sulla struttura portante del monumento».

 

Commenta con Facebook

Altri articoli