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30 anni. Immagini e video dalla mostra della Fondazione Sandretto a Palazzo Strozzi

Maurizio Cattelan, Reaching for the Stars, Palazzo Strozzi, Firenze Maurizio Cattelan, Reaching for the Stars, Palazzo Strozzi, Firenze
Maurizio Cattelan, Reaching for the Stars, Palazzo Strozzi, Firenze
Maurizio Cattelan, Reaching for the Stars, Palazzo Strozzi, Firenze

Palazzo Strozzi abbandona il format di focus personali, e si apre ad un racconto di trenta anni di Collezione Sandretto Re Rebaudengo

Ho iniziato a collezionare nel 1992, ho iniziato a conoscere personalmente gli artisti. Nel 1995 la voglia di sostenere gli artisti e di condividere il loro lavoro mi ha portato a creare la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo”. Con queste parole Patrizia Sandretto Re Rebaudengo introduce la grande mostra Reaching for the Stars. Da Maurizio Cattelan a Lynette Yiadom-Boakye, che presenta una selezione di oltre 70 opere della collezione nei prestigiosi spazi di Palazzo Strozzi.

 

Maurizio Cattelan, Reaching for the Stars, Palazzo Strozzi, Firenze
Maurizio Cattelan, Reaching for the Stars, Palazzo Strozzi, Firenze

Questa mostra segna un momento importante e significativo”, continua la collezionista. “Dal giorno in cui la piccola stella blu dello stemma di Rebaudengo è diventata il simbolo Fondazione, sentivo che le stelle mi avrebbero guidato”. E da qui la scelta del titolo. E le stelle del caso sono alcuni dei più importanti artisti contemporanei italiani e internazionali. Da Maurizio Cattelan a Cindy Sherman, Damien Hirst, Berlinde De Bruyckere, Sarah Lucas, Lynette Yiadom-Boakye.

 

Damien Hirst, Reaching for the Stars, Palazzo Strozzi, Firenze
Damien Hirst, Reaching for the Stars, Palazzo Strozzi, Firenze

Curata da Arturo Galansino, l’esposizione si pone come celebrazione dei trent’anni della Collezione Sandretto Re Rebaudengo. Una delle più famose e prestigiose raccolte d’arte contemporanea a livello internazionale. “La collaborazione tra Palazzo Strozzi e la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo”, puntualizza Galansino, “va oltre la mera esposizione di opere, ma è una sinergia di valori, una piattaforma condivisa in cui stimolare accessibilità, partecipazione e sperimentazione”.

 

Classici ormai metabolizzati

Presenti in mostra opere fondamentali come 1000 Names (1983) di Anish Kapoor o Love Is Great (1994) di Damien Hirst. Immancabile un’ampia selezione di lavori di Maurizio Cattelan, artista centrale per un’esplorazione dell’arte italiana tra anni Novanta e Duemila. Straordinaria la scultura in materiali organici Self-Portrait (1993) di Pawel Althamer, come le sculture di Berlinde De Bruyckere, Mark Manders, Thomas Schütte.

 

Mark Manders, Reaching for the Stars, Palazzo Strozzi, Firenze
Mark Manders, Reaching for the Stars, Palazzo Strozzi, Firenze

Prime impressioni? Per chi abbia seguito l’affacciarsi di queste seminali opere sulla scena nel periodo compreso, una sorta di piacevole shock. Lavori allora percepiti come sperimentali, deflagranti, trasgressivi, oggi – in questo contesto – appaiono dei classici ormai metabolizzati. Assolutamente a proprio agio in un’impostazione di fatto museale. Una selezione che tiene altissima l’asticella del livello qualitativo, che regala davvero uno spaccato di un periodo creativo decisamente animato. Altre impressioni le ricavate dal video e dalle immagini, e dalla nostra intervista ad Arturo Galansino…

 

 

www.palazzostrozzi.org

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