La storica Galleria Russo di Roma festeggia i suoi 125 anni con una splendida mostra: “Duilio Cambellotti alle Biennali di Monza e oltre. Raccogliere una forma attorno a un pensiero”. Esposte le opere di Cambellotti (Roma, 1876-1960), eclettico e geniale artista del quale la Galleria Russo gestisce, insieme a eredi ed esperti, l’Archivio dell’Opera
Nel 2023 ricorre anche il centenario della Prima Biennale di Arti Decorative di Monza, fulcro della mostra. E, fino al 6 aprile, Fabrizio Russo apre le porte della sua Galleria, a due passi da Piazza di Spagna, esponendo 156 fra sculture, dipinti, opere grafiche e testimonianze storiche di un artista a tutto tondo.
Duilio Cambellotti è stato scultore, illustratore, decoratore, scenografo, una delle figure più significative del Novecento. Insieme a Vittorio Grassi, Cambellotti organizzò il collettivo di artisti laziali che parteciparono alla prima Biennale, inaugurata il 19 maggio del 1923 nella Villa Reale di Monza. Il percorso monografico della mostra romana comprende il periodo dal 1899 al 1939 ed è curato da Daniela Fonti e Francesco Tetro, responsabili scientifici (con Alessandro Cambellotti, Fabrizio Russo e Sara La Rosa) dell’Archivio dell’Opera di Duilio Cambellotti.
In quei decenni del primo Novecento, il gruppo romano di artisti che parteciperanno alle prime due biennali di Monza collabora alla redazione della rivista “La Casa”. L’iniziativa editoriale, nata nel 1908 a Roma, “intende affrontare dal versante degli artisti la trasformazione dei modelli dell’abitare che hanno fino ad allora interessato solo gli urbanisti”, scrive Daniela Fonti nel catalogo della mostra (Manfredi Edizioni).
L’eposizione e il catalogo affrontano anche il tema della figura femminile, che si incrocia con quello della pace, durante anni martoriati dalla guerra. Scrive Francesco Tetro nel volume, riferendosi alla scultura “Il Pane”: “Qui la contadina con bambino in braccio che incede determinata verso un forno per cucinare le forme del pane, rappresenta la vita che continua, la sua vittoria sulla morte provocata”.