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Tiepolo: le più grandi tele realizzate dall’artista eccezionalmente ammirabili a 9 metri di altezza

Giambattista Tiepolo, Il sacrificio di Melchisedec, dett., Verolanuova (BS), Basilica di San Lorenzo

In seguito al restauro promosso dalla Fondazione della Comunità Bresciana, tornano visibili nel loro rinnovato splendore i due monumentali teleri di Giambattista Tiepolo conservati sulle pareti laterali della cappella del Santissimo Sacramento nella Basilica di San Lorenzo a Verolanuova, in provincia di Brescia. Fino al 4 giugno 2023 sarà possibile ammirare i capolavori ad un’eccezionale distanza ravvicinata, attraverso una struttura effimera che permette di raggiungere la sommità delle tele a 9 metri di altezza.

Una commissione eccezionale quella affidata a Giambattista Tiepolo dalla nobile famiglia Gambara, che riuscì a fregiare la provincia bresciana delle più grandi opere su tela mai realizzate dall’artista. Lo stupore che suscita l’ingresso nella basilica di San Lorenzo a Verolanuova, piccolo centro della provincia bresciana, è direttamente proporzionale all’eccezionalità dei tesori che l’edificio conserva. Varcata la soglia della facciata dai sobri rifacimenti, la ricchezza decorativa della navata conduce a perdita d’occhio verso gli ambienti dell’ideale transetto, costituito dalle cappelle maggiori della chiesa. Sulla destra si apre magnificente la cappella della Beata Vergine Maria del Rosario, che ospita le colossali tele di Andrea Celesti raffiguranti un’Assunzione e una Natività, attualmente celate dai ponteggi del restauro in corso d’opera. Dal lato opposto, la cappella del Santissimo Sacramento vanta invece i capolavori tiepoleschi, abbaglianti nelle cromie restituite dal restauro appena concluso. Si tratta degli immensi teleri rappresentanti rispettivamente Il sacrificio di Melchisedec e La caduta della manna, genericamente risalenti agli anni Quaranta del XVIII Secolo, poichè la documentazione archivistica, recentemente tornata al centro degli studi confluiti nella pubblicazione inerente al restauro, non chiarisce in maniera definitiva le date della realizzazione e dell’arrivo delle opere a Verolanuova, quest’ultimo certamente avvenuto non più tardi del 1748.

 

Giambattista Tiepolo, La caduta della manna, Verolanuova (BS), Basilica di San Lorenzo

 

Giambattista Tiepolo, Il sacrificio di Melchisedec, Verolanuova (BS), Basilica di San Lorenzo

Le rocambolesche vicende conservative dei teleri tiepoleschi di Verolanuova stanno alla base della necessità di quest’ultimo intervento contemporaneo, di cui da decenni si palesava l’urgenza. Il primo restauro risale infatti al 1911, quando Ettore Modigliani, direttore della Pinacoteca di Brera e Soprintendente della Lombardia prescrisse la foderatura dei due dipinti, delicata operazione che ne compromise la già precaria conservazione, tanto che fu necessario un secondo intervento l’anno immediatamente successivo. Ad aggravare le condizioni dei dipinti fu l’avvento del primo conflitto mondiale, quando per preservarli, i colossali teleri furono arrotolati e trasferiti a Roma, preservati a Palazzo Venezia fino al 1920. In quest’anno, al rientro dei dipinti a Verolanuova, seguì il primo intervento di restauro curato da Mauro Pelliccioli, che intervenne nuovamente nel 1952. In questa occasione le opere subirono i maggiori danni: Il Sacrificio di Melchisedec venne nuovamente rifoderato, mentre La Caduta della Manna subì una traumatica operazione di trasporto della pellicola pittorica su un nuovo supporto, intervento che segnò inesorabilmente il destino del dipinto.

Per tali ragioni l’iniziativa, dal titolo Tiepolo a Verolanuova. A tu per tu con i due capolavori restaurati, curata da Davide Dotti, con la collaborazione della Parrocchia di Verolanuova e il sostegno di BPER Banca, rappresenta un punto di svolta decisivo per le più grandi tele tiepolesche. Gli interventi  di restauro, coordinati a livello scientifico e organizzativo da Davide Dotti, sono stati realizzati dagli studi Abeni Guerra di Brescia e Antonio Zaccaria di Bergamo sotto la direzione della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Bergamo e Brescia. Un lungo anno di lavori incessanti, che hanno dapprima previsto l’analisi dello stato delle cromie e delle tecniche adoperate dall’artista, con la finalità ultima di integrare, laddove possibile, l’analoga matericità della pennellata originale. La pulitura della pellicola pittorica ha progressivamente privato i dipinti delle integrazioni successive e dei numerosi strati di vernici riconducibili agli invasivi restauri susseguitisi, fino a restituire la vibrante superficie distesa dal Tiepolo, il cui colorismo inequivocabile può finalmente risplendere nella sua cangiante complessità.

La portata del restauro è resa maggiormente fruibile dalla colossale struttura effimera che consentirà sino al 4 giugno 2023 di ammirare a distanza ravvicinata i due capolavori, permettendo ai visitatori una vera e propria ascesa dei teleri attraverso le gradinate delle impalcature, raggiungendo la sommità dei capolavori ad un’altezza di 9 metri dal suolo. Un’esperienza immersiva irripetibile per sondare, a tu per tu, la grandezza della pittura.

 

Basilica di San Lorenzo, Verolanuova (BS), struttura effimera per la visione ravvicinata dei teleri tiepoleschi

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