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Teatro Albers, una celebrazione del design contemporaneo handmade alla Milano Design Week 2023

Teatro Albers. Installation view. Foto: Natasha Stanglmayr

Teatro Albers: dal 16 al 20 aprile al teatro dell’Istituto Marcelline Tommaseo per la Milano Design Week 2023

La mostra Teatro Albers, una celebrazione del design contemporaneo handmade, sarà l’occasione per presentare le creazioni del designer Marco Campardo e della maestra tessitrice Laura de Cesare, in relazione con il lavoro e gli insegnamenti di Josef e Anni Albers.

Saranno esposti anche i divisori in tessuto di grandi dimensioni, ispirati alle opere realizzate da Anni per la sua mostra personale del 1949 al Museum of Modern Art di New York, e ora prodotti da Clerici Tessuto. La mostra avrà luogo dal 16 al 20 aprile in una location d’eccezione: il teatro dell’Istituto Marcelline Tommaseo. Le opere di Campardo e de Cesare, insieme ai divisori in tessuto di Clerici Tessuto, saranno disponibili su ordinazione su AMO.shop, una piattaforma dedicata alla presentazione del design sperimentale e al supporto dei metodi tradizionali di realizzazione. Una parte del ricavato andrà a Le Korsa, un’organizzazione senza scopo di lucro fondata dalla Josef & Anni Albers Foundation, che si dedica a sostenere le istituzioni senegalesi nei settori della sanità, dell’arte e dell’istruzione.

Teatro Albers segna l’avvio della collaborazione tra la Fondazione e AMO, invitata a interpretare e riprodurre pezzi dell’archivio Albers adattandoli alla vita contemporanea. “Vogliamo convincere i designer contemporanei a tornare alle radici, a partire da opere storicamente significative per plasmare il design futuro, scardinare i confini attuali e creare lavori nuovi che possano essere rilevanti per gli ambienti in continuo cambiamento in cui viviamo ogni giorno”, afferma Ambra Medda, co-fondatrice di AMO.

Attraverso i loro insegnamenti e la loro arte, Josef e Anni Albers hanno trasformato il modo in cui le persone vedono, puntando sulla convinzione che la sperimentazione possa essere oggetto di educazione e che si possa andare ovunque partendo da qualsiasi luogo.

“Gli Albers erano celebranti”, afferma Nicholas Fox Weber, direttore esecutivo della Josef & Anni Albers Foundation. “Se mi immagino i lavori che verranno prodotti penso che essere nella loro tradizione non significhi assomigliare a loro, ma piuttosto avere i loro stessi valori”.

In mostra sono presentate le opere del designer londinese Marco Campardo e della maestra tessitrice pisana Laura de Cesare, che entrano in relazione tra loro grazie alla loro adesione a un design sperimentale guidato dal processo.

Tutti Frutti Megalith, la nuova collezione di sedute di Campardo presentata per la prima volta a Milano, è il culmine delle ultime sperimentazioni degli Albers con la materialità e il colore, quest’ultimo direttamente riferito alla teoria di Josef Albers delineata in Interaction of Color. Campardo, conosciuto per il suo impiego di materiali e metodi industriali filtrati attraverso processi lo-fi, ha prodotto gli sgabelli interamente a mano. Questa collezione di mobili in resina pittorica si basa su una curiosità ossessiva per la produzione di oggetti domestici e sfida i limiti dei materiali e il modo in cui li percepiamo.

L’allestimento della mostra è un invito ai visitatori a utilizzare i posti a sedere come postazione da cui osservare dal vivo il processo di tessitura realizzato da Laura de Cesare che, facendo riferimento a diversi tessuti di Anni e dopo mesi di sperimentazioni in studio, farà emergere le sue opere in situ in modo quasi spontaneo e istintivo. Tessendo a mano, sia da sola che come insegnante, de Cesare partecipa attivamente alla tradizione della ricerca e dell’apprendimento associata alle antiche pratiche di tessitura, le stesse descritte da Anni come “essenzialmente immutate fino ad oggi”.

“Per quanto siamo attratti dalle trame di Anni, è anche la chiarezza di pensiero nella sua scrittura che ci guida”, afferma Veronica Sommaruga, co-fondatrice di AMO. “Lei ha scritto della necessità di essere in ‘contatto con la materia’ e del ‘lento processo di formazione’, concetti che si collegano particolarmente al mondo contemporaneo, in cui le persone sono solitamente distanti dalla creazione e dalla produzione delle cose che usano, indossano e possiedono”.

Accanto alle sedute di Marco e ai telai di Laura, una serie di divisori in tessuto di grandi dimensioni ispirati alle opere distintive di Anni create per la sua mostra personale del 1949 al Museum of Modern Art di New York. Commissionati da AMO, sono prodotti in Italia da Clerici Tessuto. I divisori vivono in un mondo in cui arte, architettura e design sono interconnessi e la loro intrinseca utilità risiede nella molteplicità dei loro possibili usi.

“Anni voleva sradicare alcune delle distinzioni tra arte, design e artigianato. Aveva capito che un mestiere manuale può essere un’opportunità per creare un’opera d’arte indipendente. Era molto interessata alla struttura visiva e alla struttura materiale”, afferma Fox Weber. “Josef aveva valori molto simili, un approccio molto formale alle cose, grande enfasi sulla disciplina, sulla moderazione e sul non essere troppo protagonisti “.

Teatro Albers è allestito nello spazio teatrale dell’Istituto Marcelline Tommaseo, sede di una scuola e di un convento. Entrambe le curatrici hanno frequentato questa scuola da bambine, e proprio quei legami personali – insieme alle finalità educative della mostra – hanno consentito loro l’accesso a questo spazio speciale. Workshop e lezioni sulla tessitura, la teoria del colore e il lavoro degli Albers saranno offerti a studenti e visitatori. L’Istituto sarà quindi la scenografia di un lavoro esplorativo sui valori degli Albers e sul loro impegno nell’educazione, mettendo in luce l’importanza dello scambio di conoscenze nella coltivazione delle tradizioni artigianali. Per questo l’ambiente è simile a quello di uno studio di lavoro, con momenti di quiete, osservazione, dialogo e realizzazione.

Teatro Albers
Teatro Istituto Marcelline Tommaseo
Via Francesco Petrarca ang. Piazza Tommaseo, Milano
Dal 17 al 20 aprile, dalle 10 alle 17
www.teatroalbers.com  

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