Si è chiusa il 1° maggio 2023 con 82.922 visitatori la grande mostra I pittori di Pompei allestita al Museo Civico Archeologico di Bologna dal 23 settembre scorso e -visto il successo di pubblico- prorogata dal 19 marzo
123 opere di età romana, tra le quali oltre 80 affreschi, grazie ad un eccezionale prestito concesso dal Museo Archeologico Nazionale di Napoli, che conserva le testimonianze più numerose e significative degli affreschi restituiti dalle aree sepolte dall’eruzione del Vesuvio del 79 d.C.
Ne ha beneficiato anche la collezione permanente del museo che, grazie ad un biglietto di visita integrato con la mostra, ha visto più che raddoppiare i visitatori rispetto allo stesso periodo di apertura dell’anno precedente, compreso tra il 23 settembre 2021 e il 1 maggio 2022, passando da 31.443 a 73.313 ingressi.
Il progetto espositivo, curato da Mario Grimaldi, ha indagato le figure dei pictores, gli artisti e gli artigiani che realizzarono le raffinate decorazioni delle domus di Pompei, Ercolano e dell’area vesuviana, per contestualizzarne il ruolo nella società romana del I sec. a.C. , oltre a mettere in luce le tecniche, gli strumenti, i colori e i modelli. Sono pochissime le informazioni giunte a noi sugli autori di queste opere e quasi nessun nome ci è noto.
Commenta il curatore: “La mostra si è proposta come un viaggio nel mondo dei pictores alla ricerca delle loro personalità e della loro presenza all’interno delle splendide opere che ci hanno lasciato. È stata una mostra che ha voluto far conoscere ad un grande pubblico chi erano e cosa pensavano quegli artisti che decorarono le case delle città romane”.