Dopo cinque anni di costruzione, il 4 maggio 2023 riapre finalmente l’Istanbul Modern. Il museo di arte contemporanea della città turca, inaugurato nel 2003, vanta ora un nuovo edificio progettato da Renzo Piano.
L’edificio si estende per quasi 11 mila metri quadrati, con uno spazio dedicato per mostre temporanee e permanenti, programmi educativi, proiezioni di film e una caffetteria. È situato in un quartiere storico sul lungomare Karaköy di Istanbul, dove si incontrano lo stretto del Bosforo e l’estuario del Corno d’Oro, lo stesso luogo in cui è stata eretta la sede inaugurale del museo nel 2003.
In riferimento alla lunga storia del luogo come porto per i viaggiatori che si muovono tra l’Europa e l’Asia, la sagoma dell’edificio ricorda navi di diverse dimensioni. Sulla sua facciata ci sono decine di pannelli di alluminio che brillano alla luce come squame di pesce.
Il piano terra è interamente rivestito di vetro, consentendo ai passanti di ammirare due delle preziose opere d’arte esposte lungo la strada: una vecchia e una nuova. La prima è False Ceiling (2005) di Richard Wentworth, una delle opere più longeve nella collezione dell’Istambul Modern; la seconda è Your unexpected journey (2021), un’installazione site specific in tre parti di Olafur Eliasson, commissionata dal museo per il nuovo spazio.
“Il design trasparente e accessibile del nuovo edificio riflette l’ethos del museo: un’esperienza poliedrica che offre ai visitatori mostre e programmi orientati al pubblico e ispirati alla varietà artistica dei giorni nostri“, si legge in una dichiarazione del museo. Oltre che, aggiungiamo noi, una vista panoramica dalla terrazza, rivolta verso il mare.
Già in programma le prime cinque mostre del nuovo Istanbul Modern, ognuna delle quali sarà accompagnata da un catalogo. Tra queste c’è Always Here, che espone 17 opere di artiste donne acquisite dal museo dal 2016; e Floating Islands, una mostra da 280 opere, molte esposte per la prima volta, che viene annunciata come la più completa mai realizzata dal museo fino ad oggi. Un’esposizione che avvicina le opere di artisti turchi come Ayşe Erkmen, Nil Yalter e Fahrelnissa Zeid, ad artisti internazionali quali Mark Bradford, Alicja Kwade e Haegue Yang.
Il rinnovamento del museo rientra nel più ampio progetto di sviluppo del porto di Galata da 1,8 miliardi di dollari, concepito per rinnovare i siti culturali e storici nel quartiere Karaköy della città. Altre nuove costruzioni includono ristoranti, hotel e un terminal per navi da crociera.
